Dunlop svela i segreti del "Band of Gypsys Fuzz Face"
di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 03 novembre 2014 ore 08:00
In alcuni tra i concerti simbolo della vicenda di Jimi Hendrix, era possibile notare un Fuzz Face diverso dal solito ai suoi piedi. Dunlop è partita alla ricerca di quel sound perduto e ne è tornata con il Fuzz Face Mini Distortion FFM6, insieme a una demo ufficiale con cui ascoltarlo.
In alcuni tra i concerti simbolo della vicenda di Jimi Hendrix, era possibile notare un Fuzz Face diverso dal solito ai suoi piedi. Dunlop è partita alla ricerca di quel sound perduto e ne è tornata con il Fuzz Face Mini Distortion FFM6, insieme a una demo ufficiale con cui ascoltarlo.
Ricreare il suono di Jimi Hendrix senza un buon fuzz è impensabile, e non si può immaginare di avvicinarsi all'inimitabile tono che, dal palco di Woodstock, lo ha spedito dritto nell'olimpo del rock senza andare a fare le pulci al particolare Fuzz Face che lo accompagnava in quel periodo. Tra il 1969 e il 1970, Jimi Hendrix ha tenuto i tre concerti che più di ogni altro hanno contribuito a farne l'icona della chitarra elettrica per gli anni a venire. Durante il Live at Woodstock, il Live at Berkeley e il Live at the Fillmore East, ai piedi del chitarrista era possibile notare un Fuzz Face diverso dal solito. Delle manopole bianche erano state piazzate sullo chassis al posto dei canonici pomelli neri, e il suono che ne scaturiva sembrava essere più aggressivo, sporco, incisivo rispetto a quello di ogni altro fuzz usato da Jimi fino a quel momento. Molti appassionati hanno attribuito proprio a quello specifico esemplare il cuore del suono sfoggiato da Hendrix all'apice della carriera. Si sa poco sul pedale originale, negli anni molti hanno tentato di catturarne l'essenza e oggi Dunlop dichiara di esserci riuscita.
Presentato in anteprima solo grazie ad alcuni store di fiducia, un nuovo Fuzz Face promette di offrire tutta la magia dell'Hendrix tone così come era stato possibile ascoltarlo nei tre concerti ora entrati nell'antologia del rock. Il pedale, contrassegnato dalla sigla FFM6 e soprannominato Band of Gypsys Fuzz Face Mini Distortion, ricalca l'estetica dello stompbox originale, con livrea rossa e manopole bianche, ma lo fa in uno chassis in miniatura, simile a quelli già adoperati da Dunlop per i Mini Fuzz Face al germanio, al silicio e per il signature di Jimi. Come i suoi simili, il Band Of Gypsys è aggiornato con un ingresso per l'alimentatore standard da 9 volt e un LED di funzionamento al centro. Restano le caratteristiche fondamentali come le sole due manopole di Fuzz e Volume e la configurazione true bypass.
I progettisti spiegano di aver raggiunto il risultato desiderato partendo da una variante del classico circuito fuzz Octavio, nello specifico priva di segnale all'ottava superiore. Una serie di personalizzazioni e test hanno dato vita all'FFM6. Si tratterebbe quindi di un pedale differente nell'essenza rispetto a un Fuzz Face standard e anche piuttosto distante dal modello signature.
Un giudizio reale sul pedale sarà possibile solo quando il Band Of Gypsys Fuzz Face si affaccerà sul mercato italiano, ma nell'attesa Dunlop ha deciso di scaldare gli animi con una demo in collaborazione con il prodigio del blues/rock Eric Gales. Va detto che, a giudicare dal video, l'aggressività promessa c'è tutta. Di certo, la mano (mancina, neanche a farlo a posta) di Eric ci mette del suo.
Il pedale sarà disponibile inizialmente solo attraverso una ristretta cerchia di rivenditori su scala internazionale, e bisognerà attendere il 2015 per vederlo in tutti i negozi.