di redazione [user #116] - pubblicato il 10 dicembre 2014 ore 14:00
Un gustoso fraseggio tra blues e vigoroso southern rock, apparentemente semplice e invece ricco di insidie tecniche e armoniche: slide, coordinazione della pennata, precisione e consapevolezza armonica di ciò che si sta suonando.
Un gustoso fraseggio tra blues e vigoroso southern rock, apparentemente semplice e invece ricco di insidie tecniche e armoniche: slide, coordinazione della pennata, precisione e consapevolezza armonica di ciò che si sta suonando.
Questo lick è costruito con la tecnica dell’hibryd picking, approccio che prevede un utilizzo combinato tra plettro (tenuto tra pollice e indice) e dito medio.
Tutto si sviluppa su una diteggiatura articolata tra le corde di G e E cantino.
Prima di affrontarlo, analizziamo l’armonia sopra il quale è suonato.
Si tratta di un riff costruito su semplici power chord, formati da fondamentale, quinta e ottava.
Non avendo la terza, e quindi non essendo possibile definire la natura maggiore o minore dell’accordo, l’identificazione della tonalità potrebbe essere meno immediata.
Ma, l’idea alla base di questo riff, è proprio quella di non pensare a un giro in tonalità; non lo si affronterà con un fraseggio che - appoggiandosi alla stessa scala - si muova attraverso tutti gli accordi. Tutti e quattro gli accordi sono pensati come maggiori e quindi impossibili da ricondurre a un’unica tonalità.
Coloreremo, per tanto, ogni accordo del giro come un evento armonico a se stante. Cambiando tonalità su ogni cambio.
( Dalla semplice progressione dei power chord si potrebbe ricondurrebbe il giro a un Em dorico.
Derivando dalla tonalità di D maggiore, gli accordi potrebbero in tal caso essere essere: Em, G, A7, D, Em. Suonandolo così, ci si accorge però di quanto l’atmosfera si lalontani dal vigoroso sapore southern rock del riff)
Analizziamo il fraseggio accordo per accordo.
Nell’apertura sull’accordo di E, il fraseggio si apre con passaggio tra terza e minore, espediente che porta una marcata sonorità bluesy e si utilizza sopra gli accordi di Dominante.
Abbiamo evidenziato in partitura come il fraseggio scandisca le note dell’accordo di E (E, G#, B) arricchendole con la blue note, b3 e la quarta giusta, il A.
Anche sul secondo accordo, il G è scandita la triade (G, B, D) con l’aggiunta della quarta giusta C e della seconda maggiore A.
Lo stesso identico pattern è riproposto sul successivo A (A, C#, E).
In chiusura, si susseguono due accordi, ognuno della durata di un quarto.
Il primo è un D scandito dal fraseggio che ne suona terza maggiore e fondamentale (F# e D) e un A7 tradito dalla presenza della 7b, il G.
A questo punto affrontiamo il fraseggio completo:
Anche dal punto tecnico esecutivo, questo lick propone parecchie insidie: bisogna mantenere costante il ritmo degli slide gestendone allo stesso tempo la precisione. Serve un tocco sicuro per controllare i vibrati sulla corda di E cantino che potrebbero far sfuggire la corda fuori dal manico. Da ultimo, bisogna concentrarsi perché la nota strappata con il dito medio non suoni moscia, meno decisa e ritmicamente precisa, di quella percossa con il plettro.