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Martin DR52
di
303
[user #1648]
- pubblicato il
10 dicembre 2014 ore 14:46
Ciao a tutti,
cosa ne pensate della Martin DR52?
E quale mi consigliereste tra: Martin DR52, Martin GPCPA5K e Martin DX1RAE?
Grazie!!!
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la dr52 non la conosco ...
di
giuseppe40
[user #18743]
commento del
11/12/2014 ore 23:40:14
la dr52 non la conosco e quindi non mi esprimo. La GPCPA5K suona bene, non c'è che dire e ha un sistema di preamplificazione moderno ed efficace. Ma come la DX1rae usa questi materiali "strani". la tastiera è in materiale sintetico, il fondo e le fasce sono un una particolare mistura di legni pressati...alcuni semplificano dicendo segatura e colla, non credo sia proprio cosi...però...
è vero che la tavola e le catene fanno il grosso del suono, però con quei soldi si possono comprare chitarre a mio giudizio migliori. E che migliorano nel tempo ( i materiali sintetici rimarranno sempre uguali...). Diciamo che si paga molto il nome sulla paletta ( nome che amo anche io, molto ).
Poi, se dicessi che suonano male sarei disonesto intellettualmente. Ma la tastiera sintetica mi lascia molto perplesso, cosi come il materiale del manico.
Rispondi
forse....
di
jhonnypayommi
[user #3703]
commento del
12/12/2014 ore 08:36:5
..... sara' mica la DRS2, perche la 52 sul sito martin non compare.
poi se devo spendere 1000 euro per una martin che martin vera non e,' allora preferisco comrare yamaha tipo la ll16 che almeno è tutta in massello.
per una martin vera devi spendere dai 2000 euro a salire (sul nuovo).pensaci bene prima di spendere soldi su un pezzo di legno laminato.
ciao Giovanni
Rispondi
Re: forse....
di
prada
[user #19807]
commento del
12/12/2014 ore 10:18:4
Probabilmente sarà la DRS2. Perdonami Jhonny ma non sono d'accordo con quanto dici; io possiedo una DRS1, quindi un po' diversa dalla DRS2, ma ne sono estremamente soddisfatto. Ti posso garantire che è una vera Martin, pur se ovviamente non si tratta né di una D28 né di altri blasonati (e costosi) modelli. Qua parliamo di uno strumento sotto i 1.000 €, però con top e fasce in massello, tastiera in Richlite (in sostanza una cellulosa, non chissà che cosa) e il manico in multistrato (non stiamo parlando di cartone).
Di conseguenza e, ripeto, per quel prezzo, si tratta di un'ottima chitarra - ribadisco che parlo della DRS1, ma la 2 è parecchio simile nella filosofia di costruzione - con un più che dignitoso sistema di amplificazione e che anche non amplificata ha un vero e proprio suono Martin, non essendo infatti, come dici tu, "un pezzo di legno laminato" ma un bel pezzo di legno massello. Inoltre ci sono una serie di recensioni e dimostrazioni cui si può attingere in rete a dimostrazione di quanto dico.
Ovviamente non pretendo di essere il depositario della verità assoluta, ma parlo solo in quanto sono un paio di anni che utilizzo questo strumento, poi ognuno la pensa come meglio vuole.
Con amicizia
Rispondi
Re: forse....
di
jhonnypayommi
[user #3703]
commento del
12/12/2014 ore 11:54:10
ciao Prada perdonami ma sul sito martin leggo:
solid sitka spruce per il top e per fondo e fasce "sapele" e non "solid sapele" mentre per la d35 leggo "solid indian rosewood"
e per mia esperienza chi non dichiara espressamente "solid" significa che di solid non ha nulla.
poi posso sempre sbagliarmi.
io provai tempo fa una di queste martin con il manico stratificato e ti assicuro che se la metti a confronto con una yamaha ll16 (che costa 300 euro meno ed è tutta solida) ti rendi conto che non ne vale proprio la pena.
ti assicuro che non parlo per sentito dire ma con cognizione di causa possedendo una martin hd35 e avendo suonato e posseduto martin e gibson di fascia alta, ma se a te piace quello che hai comprato e sei contento allora sono contento anche io.
ciao Giovanni
Rispondi
Re: forse....
di
prada
[user #19807]
commento del
12/12/2014 ore 12:12:38
;-)
Rispondi
Richlite
di
LuckyPierluigi
[user #40183]
commento del
12/12/2014 ore 22:56:23
Solo una precisazione: il Richlite è un materiale composto da carta riciclata e resina fenolica (ovvero plastica). Personalmente trovo un'aberrazione il fatto che un materiale del genere (usato in genere per le tavole degli skateboard) venga usato sulle chitarre: e questo non tanto per il suo impiego su chitarre come la Martin in questione (che almeno non costa tantissimo), ma per il suo impiego da parte di marchi come Gibson sulla nuova serie Custom. E' dal 2012 che molti comprano LP Custom a quasi 3000 euro per poi scoprire che hanno la tastiera in plastica e carta riciclata. E non è bello.
Se scrivessero chiaramente, e non usando l'altisonante nome Richlite, che le chitarre in questione hanno la tastiera in plastica e carta, penso non le comprerebbe più nessuno. Tra l'altro non si fa mai menzione dei seri problemi che queste chitarre presentano in fase di ritastaggio, per l'ovvia difficoltà di ricostruire le sedi dei tasti su un materiale plastico.
Per chi voglia approfondire sul Richlite:
vai al link
Rispondi
Lascia perdere.
di
dale
[user #2255]
commento del
12/12/2014 ore 10:30:46
Guarda 303, io capisco benissimo che si desideri il nome Martin sulla paletta, io stesso l'ho desiderato per anni prima di poterne avere; però fidati, lascia perdere questi modelli diciamo "ibridi", hanno solo il nome Martin sulla paletta, suonano anonime, non sono Martin di fatto.
Allora, meglio rinunciare al nome e prendersi una Aria ad80 e credimi che va davvero bene, chiaro non è una Martin ma almeno ha un suono vero e caldo, con rifiniture e costruzione ottimale, poi almeno è di legno, tutto legno, vero legno, non un'accozzaglia di materiali laminati, riciclati e stratificati.
Fra l'altro queste che hai indicato non costano nemmeno poco, cioè a quel punto con 900 euro vai a provare una Martin D15, però occhio che il top in mogano dà un sound particolare, non aperto come l'abete dunque è da provare bene, credimi , lascia perdere quei modelli, purtroppo per una Martin bisogna spendere di più.
Rispondi
Re: Lascia perdere.
di
jhonnypayommi
[user #3703]
commento del
12/12/2014 ore 12:03:41
straquoto tutto, io avevo indicato la yamaha ll16 ma avevo dimenticato la aria ad80 che forse vira di piu al suono martin. l'ho provata e devo dire che è molto vicina alla d28 come suono.
poi c'è una sigma di cui non ricordo il nome (tutta solida) mi sembra dsr28 che è proprio un clone sia come suono che come feel e costa sui 1000 euro, proprio la cifra a cui 303 prenderebbe la drs2.
ciao Giovanni
Rispondi
e, a questo punto, una ...
di
303
[user #1648]
commento del
12/12/2014 ore 16:32:29
e, a questo punto, una taylor, tipo quella 3/4 (da viaggio)???
Rispondi
Loggati per commentare
Re: e, a questo punto, una ...
di
dale
[user #2255]
commento del
12/12/2014 ore 17:53:30
La Baby-Taylor?
A questo punto la domanda sorge spontanea:
- Cosa ci devi suonare?In che contesto?Sonorità di riferimento?
d.
Rispondi
Il fatto è che si ...
di
303
[user #1648]
commento del
12/12/2014 ore 19:45:31
Il fatto è che si tratta di un regalo (aiuto una mia amica a fare un bel regalo - inaspettato - al fidanzato).
Lui ha una tele usa molto bella; suona radiohead, pixies, strokes, etc.
Ma ormai suona poco, perché lavora.
Io so che questa chitarra della Taylor è usata anche da Thom Yorke (Radiohead)
Quale modello della Taylor più piccola mi consigliate?
Rispondi
Re: Il fatto è che si ...
di
jhonnypayommi
[user #3703]
commento del
12/12/2014 ore 20:08:18
la baby taylor è un bello strumento con la scala molto corta e monta corde 013 ma è molto morbida proprio per via della scala, risultera' un po difficile reperire le corde 013 nei normali negozi quindi io propenderei per una bella dread tipo la yamaha ll16 m are che trovi ad un prezzo di 650 euro e ti assicuro la tua amica fara' un figurone.
la baby taylor ha fasce e fondo in laminato pero' suona molto bene, vedi un po tu
Rispondi
Con le acustiche, molto più ...
di
alexus77
[user #3871]
commento del
15/12/2014 ore 21:44:46
Con le acustiche, molto più che con le elettriche, vale spesso la regola per cui prezzo più alto uguale maggiore qualità e viceversa.
Personalmente non ho una grande opinione di queste chitarre fate con materiali di dubbia qualità. Alla fine mi sembra che tu paghi soltanto per il nome sulla paletta ma non per la qualità dello strumento.
Suggerirei piuttosto di cercare uno strumento usato di migliore qualità. Per quel prezzo ne puoi trovare uno valido, fatto con legni buoni, con un bel suono.
Tra le nuove più economiche le mie preferite continuano ad essere le Breedlove coreane, anche se quelle prodotte 5/6 anni fa erano migliori, la vecchia serie Atlas. Ora invece si chiamano diversamente, costano di più, e sono rifinite peggio. I modelli più economici sono adesso fatti in Cina. A trovare però una bella serie Atlas della metà anni 2000 in buone condizioni, è un vero affarone. Le Seagull e le Simon & Patrick sono anche dignitose, senza pretese, ma suonabili, un po' come tutti i marchi del gruppo Godin.
Rispondi
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