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Ibanez Artstar AF155
Ibanez Artstar AF155
di [user #32554] - pubblicato il

Negli ultimi anni, le jazz box Ibanez hanno conquistato il cuore degli appassionati grazie a rapporti qualità-prezzo convenienti e a una varietà di modelli sufficiente a coprire pressoché ogni necessità. La AF155 ne è uno degli esempi meglio riusciti.
Negli ultimi anni, le jazz box Ibanez hanno conquistato il cuore degli appassionati grazie a rapporti qualità-prezzo convenienti e a una varietà di modelli sufficiente a coprire pressoché ogni necessità. La AF155 ne è uno degli esempi meglio riusciti.

Quando si testa una nuova chitarra, razionalità e obiettività sono caratteristiche importanti. Solitamente mi prendo sempre qualche giorno per spupazzare per benino lo strumento in questione. L'entusiasmo e l'adrenalina vanno scemando lasciando spazio ai confronti obbiettivi per poter elencare al meglio pregi e difetti ma, nel caso di questa Ibanez Artstar AF155, dopo oltre venti giorni di utilizzo pressoché quotidiano fatico ancora a trattenere il sorriso che mi si stampa in faccia quando imbraccio la bella semiacustica. Tutto è grazie a uno dei rapporti qualità-prezzo più favorevoli che mi siano capitati, indubbiamente al suono strepitoso aiutato da un feeling pazzesco e non da meno un'entusiasmante rifinitura che coinvolge gli occhi oltre le orecchie e mani. Sono tutte caratteristiche che, nell'insieme, confezionano uno strumento che dà molto più della somma delle singole parti.

Ibanez Artstar AF155

Colpisce subito il sunburst ambrato tendente all'arancio che lascia vedere in trasparenza il top laminato in un bellissimo acero fiammato. La forma del body riprende la classica L5, ma leggermente più piccola e confortevole.
Come da concezione costruttiva nei modelli hollowbody, i due pickup modello Ibanez Super 58 Custom sono incastonati sul top, cinti da mascherine in plastica nera. Completano l'elettronica i doppi controlli di tono e volume e uno switch a tre posizioni.
I venti tasti medium hanno ricevuto un trattamento speciale definito anch'esso "Artstar" e sono posizionati con precisione e ottima rifinitura su una tastiera in ebano liscia e nera come un'autostrada, spezzata solamente da segnatasti in abalone luccicante e piacevole all'occhio. Il manico, come da miglior tradizione Ibanez, è piuttosto piccolo, confortevole e piacevolmente veloce. Termina con una classica paletta a tre meccaniche per lato, morbide e molto precise nel loro lavoro di accordatura, e capotasto in plastica a chiudere il tutto.

Ibanez Artstar AF155

La chitarra si colloca per sua definizione sonora al top del jazz sound di miglior tradizione, complici anche la muta di corde lisce in acciaio D'Addario .012-.056 montate di serie.
Estratta dalla custodia rigida fornita all'acquisto, è praticamente perfettamente accordata e settata. Suoni subito e con un feeling tale che è quasi come se la possedessi da sempre, è quindi molto difficile staccarsene.
Il sound è caldo, rotondo al punto giusto, bilanciato nell'esposizione sonora delle sei corde. Bassi profondi e definiti sono accostati a cantini generosamente grossi e mai fastidiosi anche se molto presenti. Nel caso, è sufficiente una leggera limatina con l’equalizzazione dell’ampli, o più semplicemente un cambio plettro, magari meno spigoloso per assecondare la giusta rotondità. Il risultato finale è un timbro generale da fuori serie.

Comoda e scorrevole, la chitarra è bilanciata nel temperamento di tutta la tastiera, regalando l'opportunità di snocciolare accordi e rivolti anche al quindicesimo tasto. I due pickup permettono di spostarsi anche su terreni blues e country con la posizione centrale e al ponte, ottenendo risultati dignitosi anche se non sempre esaltanti.
Il contenimento del feedback ad alti volumi è più che sufficiente. L'ho provata con un Fender Twin Reverb, ho sperimentato con Roland Jazz Chorus, con Polytone e si sposa bene con tutto, a patto di capire e contestualizzare il suono allo stile prediletto dall'ampli di turno.


Per la prova filmata ho optato per il DV Mark 601 Acoustic, sostituendo il riverbero onboard con un Cavern Hall dello Zoom MS 70 CD-R.
Ribadendo che oltre una certa soglia tutti gli strumenti suonano dal "bene" all'insù, i fattori di giudizio si spostano su come una chitarra ti fa suonare, il feeling che trasmette senza dimenticare un occhio al portafoglio.
Vengo a conoscenza solo secondariamente della costruzione eseguita in Cina. Siamo ormai distanti anni luce dai primi modelli di mediocre fattura e la casa giapponese riesce a delocalizzare mantenendo alti standard qualitativi nell'assemblaggio e nel settaggio generale, il tutto a vantaggio del prezzo, fattore di notevole rilevanza.
Con la AF155, si parla di una cifra che oscilla tra i 750 e gli 800€, ma bisogna ammettere che la chitarra non sfigura accanto a modelli dalle fasce di prezzo nettamente superiori, in alcuni casi persino doppie.
Il prezzo sul cartellino non è di certo tra i più bassi, ma la Ibanez può considerarsi una di quelle spese "per sempre". Indipendentemente dal fatto che nel futuro si potranno fare acquisti ben più costosi, lei potrà rimanere una sorta di coltellino svizzero del jazzman con cui partecipare alle jam, utile per il professionista che deve affrontare una lunga giornata di lezioni e senza disdegnare l'impiego live in un jazz club rinomato.
af155 chitarre semiacustiche ibanez
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Condivido in pieno Paolo,ho un ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 25/12/2014 ore 15:25:10
Condivido in pieno Paolo,ho un paio di Ibanez tra le mie chitarre (hollow e semi),ne ho avute altre,e tutte non hanno mai tradito le aspettative...anzi! Questa qua mi sa che appena la provo sarà mia ;-)
Un saluto!
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gran bello strumento
di henrysg [user #40175]
commento del 25/12/2014 ore 21:52:15
Visto che si parla di ibanez hollow body qualcuno conosce la Ag75? Grazie e un saluto a tutti gli accordiani
Rispondi
La serie AG ...
di musicmaster [user #30940]
commento del 27/12/2014 ore 08:10:03
La serie AG non è niente male, e confermo i giudizi espressi sull'ultiima produzione Ibanez, in Hollow e semi-hollowbody. In particolare ho avuto Una AK 95 DVS, complessivamente un buon strumento, particolarmente buona la qualita della tastiera anche se non a tutti puo piacere il profilo del manico, davvero piuttosto moderno e sottile, ma indubbiamente agevole, l'estetica è sempre ricca e curata a volte anche troppo "fronzoluta" ma i gusti sono gusti, i battipenna delle serie"permium" sono in legno con finiture coeve a quelle del top, a volte un po troppo spessi e forse piu delicati di un battipenna in materiale plastico, come nelle archtop piu tradizionali. Trovo discutibili le cordiere a volte davvero esteticamente eccessive e non sempre funzionali, le farei un po piu sobrie e solide (magari di metallo solido e non trafilato) e non con quei complicati arzigogoli e con quanto risparmiato da battipenna e cordiere doterei gli strumenti di pickup leggermente migliori, i "super 58 custom" nono so come suonino, ma sulla serie "Artcore" ho sempre trovato pickup un po inespressivi , tendenzialmente troppo nasali e un po' impastati sul fraseggio staccato, discutibile anche la qualita' dei potenziometri, sono upgrade fattibili ma un po indaginosi specialmente nelle archtop.
Comunque la qualita' liuteristica è molto buona e il rapporto qualita prezzo è indubbiamente il punto di forza del marchio.
Rispondi
super 58
di enox [user #16521]
commento del 25/12/2014 ore 22:08:33
Peccato solo che monti i super 58 custom..... e non i super 58....

Antonio

Auguri di buon natale
Rispondi
Re: super 58
di luvi [user #3191]
commento del 25/12/2014 ore 22:58:11
Guarda, rispetto ai Super 58 (che possiedo da tanti anni su una Ibanez anni '80) questi sono un tantino più aggressivi, ma la qualità è più o meno equivalente e l'impostazione sonora similare: entrambi sono un po' "freddini" rispetto al sound che caratterizza le cugine americane di pari proporzioni e tipologia.
Devo dire che l'elettronica di serie di questa AF155 non suona affatto male, anche perché è aiutata da una risposta dinamica dello strumento assai superiore alla media delle produzioni cinesi (che si tratti di Ibanez o meno).
Per un salto di qualità verso un sound più "americano" occorre un upgrade dei pickup verso modelli più prettamente "PAF-oriented"...
Rispondi
Da possessore . . .
di luvi [user #3191]
commento del 25/12/2014 ore 22:47:20
. . . felicissimo della chitarra in oggetto (da oltre un anno), non posso che concordare in pieno con le tue valutazioni.
Uno strumento dal rapporto q/p semplicemente incredibile. Dimostrazione che non conta granché il luogo geografico nel quale un prodotto viene realizzato (la Cina in questo caso) quanto il progetto che dietro quel prodotto risiede, oltre ovviamente alla definizione dello standard qualitativo che la produzione è tenuta a rispettare.
Ibanez per questa serie ha evidentemente esportato in Cina gran parte delle scelte tipiche della sua migliore produzione nipponica di fascia alta ed il risultato parla (o meglio, suona) da sè... ;-)
Rispondi
Re: Da possessore . . .
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 27/12/2014 ore 10:28:11
Parole Sante!!
Rispondi
Io ho avuto una af75 ...
di sdl [user #5004]
commento del 25/12/2014 ore 23:23:16
Io ho avuto una af75 con bigsby...era abbastanza comoda, ma proprio non mi andava giù come suono, neanche dopo un cambio pick up. Era piuttosto povera di medie e poco incisiva, poco "a fuoco". Son stato sfortunato o, al di la' dei pick up, la 155 e' effettivamente diversa come realizzazione?
Rispondi
Re: Io ho avuto una af75 ...
di luvi [user #3191]
commento del 26/12/2014 ore 17:36:38
a mio parere, "la seconda che hai detto" ;-)

vedi il mio commento più sotto :-D
Rispondi
super 58
di enox [user #16521]
commento del 25/12/2014 ore 23:57:24
Non ho ben capito...... specifico meglio..... Intendevo dire che super 58 custom sono ben diversi dai super 58 in termini di risposta dinamica e complessita` armonica, ovviamente in favore dei super 58 che attualmente credo siano montati solo su alcune ibanez semiacustiche al top di gamma.
Sono d' accordo che questa suoni bene ma tanto del merito va alla' esecutore.

Antonio
Rispondi
Re: super 58
di luvi [user #3191]
commento del 26/12/2014 ore 17:35:17
Come ti dicevo: possedendo una vecchia AS200 e data, come dire, la "distorsione professionale" ;-), ho dato un'analizzata ad entrambe le serie di pickup (Super58 e Super58 Custom), constatando che i 58 Custom sono appena differenti a livello di resa (più aggressivi nell'attacco e meno caldi dei 58), ma non particolarmente inferiori quanto a qualità (risposta dinamica, articolazione, ecc.) e sono comunque caratterizzati (come già i Super 58) da una timbrica appena più freddina rispetto ai relativi simil-PAF di fabbricazione USA (ad es. Gibson Burstbucker I e II).
Le carenze che tu hai rilevato non mi sono nuove, ho provato altri modelli con i 58 Custom rilevandole anch'io, ma credo siano ascrivibili per lo più alla differente classe degli strumenti, che nel caso delle archtop è davvero significativa!
Questa AF155 ha poco a che vedere per qualità di costruzione e materiali impiegati con le archtop economiche delle serie Artcore (quelle che montano i pickup serie ACH) ed è anche decisamente più performante delle Artcore Custom, più rifinite e costose delle linee entry level e che montano anch'esse i 58 Custom.
In pratica, se non fosse nota la provenienza cinese della AF155, estraendola dal suo lussuoso astuccio e suonandola la si potrebbe scambiare facilmente per un modello giapponese di fascia medio-alta. :-)
Rispondi
E la LGB30?
di Rothko61 [user #32606]
commento del 26/12/2014 ore 00:10:05
Belle queste Ibanez! E suonano benissimo.
Qualcuno ha provato la LGB 30? Esteticamente mi piace di piú...
Rispondi
super 58
di enox [user #16521]
commento del 26/12/2014 ore 19:29:02
Ciao e grazie per il chiarimento, che peraltro capita a fagiolo, sto appunto valutando l' acquisto di una semiacustica ibanez la AS120 per la precisione prodotta in korea tra il 2000 ed il 2001 che stando ai cataloghi ibanez dell' epoca monta appunto i super 58.
Ma visto che appunto che secondo quanto scrivi le differenze tra le due generazioni di pick up non sono cosi marcate posso anche guardare alle semiacustiche di casa ibanez piu recenti.....

Devo pero` per completezza riportare uno stralcio di un post in cui mi sembra tu asserisca qualcosa di diverso da quanto scrivi sopra.... Cito "Pur registrando che la AS103 è un bell'oggettino dal punto di vista estetico, devo deluderti da quello sonoro... nel senso che non è paragonabile all'AS200. I Super58 sono gli hb storici di Ibanez (Super70 a parte), con magnete in Alnico III, una sorta di versione più aggressiva del PAF Gibson, mentre i Super58 Custom sono pickup recenti e più economici, dal suono più duro e basati su magnete ceramico."
Il post intero è a questo link:
vai al link 00-e-ibanez-as103/

Antonio
Rispondi
Re: super 58
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 27/12/2014 ore 10:42:2
Esatto, questo è estratto dall'Ibanez Forum e scritto da un Tech Ibanez:

Super 58 pickups(3PU1J158G1 & 3PU1J158G2) for made in Japan signature models (Alnico magnet, warm and classical tone)


Custom 58 pickups (3PU1H58NG & 3PU1H58BG) for Artcore custom (Ceramic magnet, warm but little bit bright sound :compare to Super 58 pickups)
Rispondi
Re: super 58
di luvi [user #3191]
commento del 27/12/2014 ore 14:41:41
Il commento attuale non mi pare in contrasto con quanto scrissi allora, anzi... :)
Il mio giudizio, oggi come allora non del tutto entusiasta, è a livello di timbrica, più che di qualità.
Il Custom 58, il cui impiego del magnete ceramico è certamente una scelta motivata dal risparmio economico, non è caratterizzato da una risposta pessima. Semplicemente la sonorità che propone è meno calda di quel che (personalmente) preferisco e così è, anche se in misura minore, il Super58, che pure è in AlNiCo III.
Il caso del post sull'AS103 era diverso perché la chitarra mi è parsa meno convincente rispetto all'AF155 (che veramente ci mette del suo per essere uno strumento dalla sonorità interessante) e per di più si poneva in quell'occasione un confronto, mica da poco, con la Gibson 335!!
Rispondi
super 58
di enox [user #16521]
commento del 27/12/2014 ore 20:35:50
Ringrazio Luvu e Peterpanico per i chiarimenti e chiudo..... non vorrei inquinare troppo il bell' articolo di Paolo.

Antonio
Rispondi
di fabrizio.rastiello@hotmail.com [user #45999]
commento del 09/12/2016 ore 16:13:02
Ciao,
ho acquistato questa chitarra nuova a 700 euro (ottimo prezzo) e devo dire che mi piace abbastanza anche se molto fa anche l'amplificazione.
Essendo la mia prima chitarra jazz volevo chiedere se è normale che l'accordatura sia spesso poco stabile... cioè basta qualche bending e l'accordatura non tiene. premetto che da quando l'ho comprata(3 sett.) non ho mai cambiato corde

Potrebbe essere un problema della chitarra oppure si tratta solo di aspettare che si stabilizzino meccaniche e capotasto?
Rispondi
di paoloanessi [user #32554]
commento del 11/12/2016 ore 01:49:21
Ciao Fabrizio,
Ti consiglio vivamente un cambio corde è un setup generale presso un buon liutaio, ho personale esperienza (possedendo lo stesso modello dell'articolo) che la chitarra se tenuta in ordine è molto stabile nell'accordarura e intonazione.

Buona musica!

PaoloAnx
JazzRock
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