Roland Tone Capsule: il non-valvolare di Eric Johnson al Namm 2015
di redazione [user #116] - pubblicato il 27 gennaio 2015 ore 08:00
Roland studia da vicino i migliori amplificatori di Eric Johnson per dar vita alla prima Tone Capsule. Non un semplice amplificatore signature, il dispositivo è un innesto after-market per i combo Blues Cube e permette di alterare il timbro senza ricorrere alla bistrattata simulazione digitale tradizionale.
Roland studia da vicino i migliori amplificatori di Eric Johnson per dar vita alla prima Tone Capsule. Non un semplice amplificatore signature, il dispositivo è un innesto after-market per i combo Blues Cube e permette di alterare il timbro senza ricorrere alla bistrattata simulazione digitale tradizionale.
Sempre in cerca di nuovi modi per raggiungere il sound che ha in mente, Eric Johnson non è certo di bocca buona quando si parla di valvole e di effetti. Il chitarrista è diventato famoso per la sua attenzione alla costruzione del suono e per il suo rig voluminoso, affollato di stompbox e caratterizzato da amplificatori differenti montati in simultanea per modellare gli inconfondibili clean e lead. L'orecchio di Eric è così discusso tra i chitarristi da aver generato delle vere e proprie leggende metropolitane più o meno verificabili, come quella che lo vedrebbe in grado di riconoscere il tipo di alimentazione dei suoi pedali. Adesso quella stessa mania per il tone è messa a disposizione degli esperti Roland per la creazione della nuova Tone Capsule, un dispositivo a innesto per gli amplificatori Blues Cube capace di alterarne in modo pesante il suono, ma con una logica diversa dalla comune simulazione digitale.
Lo scopo di Roland è quello di restituire tutte le nuance di un amplificatore valvolare attraverso i suoi combo solid state, realizzando "un'espansione" che ne modificasse la voce per replicare la pasta, la dinamica e la reattività di determinati modelli storici per il mondo delle valvole. Per farlo, i tecnici hanno contattato Eric Johnson e gli hanno chiesto di testare sul campo uno dei loro amplificatori. Armato di un Roland Blues Cube Artist, il team ha visitato Eric nel suo studio in Texas ed è partita la sperimentazione.
Il risultato del lavoro combinato tra Roland, Eric e Bill Webb - il tecnico personale di Johnson - è la Eric Johnson Tone Capsule. Il dispositivo consiste un'espansione per gli amplificatori Blues Cube e si basa sulla tecnologia Tube Logic già presente al loro interno. I combo Roland sono realizzati a partire da preamplificatori e finali analogici, e la Tube Logic permette di avvicinare il loro comportamento a quello delle valvole ispirandosi ai primi tweed. Anziché limitarsi a progettare un amplificatore signature, i tecnici hanno deciso di partire dalla base del Blues Cube, lasciare intatta la sua voce originale e ideare una "non-valvola" da innestare sul retro dell'amplificatore capace di alterarne il suono per imitare quello dei due amplificatori principali di Eric, aggiungendo di fatto due sonorità nuove e del tutto diverse tra loro. Il concetto funzionale è differente dalla semplice simulazione digitale: una volta inserita nel suo slot, la Tone Capsule modifica attivamente i parametri elettrici interni al circuito per offrire nuove sfumature, una nuova compressione e dinamica ad hoc. Per l'occasione, sono stati studiati a fondo il Fender che Eric usa nei puliti e il Marshall dedicato ai distorti e sono stati assegnati ai due canali separati del Blues Cube.
Eric Johnson è il primo musicista a prestare la propria collaborazione per la realizzazione di un dispositivo come la Tone Capsule, presentata in anteprima quest'anno al Namm. Nuove versioni, signature e non, potrebbero seguire a ruota.