Aquila Strings Rubino, Hotel California, Paolo Pilo e i Gipsy King
di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 27 gennaio 2015 ore 14:00
Caliamo nuovamente Paolo Pilo nella parte del tester come solo lui può farlo. Tra le sue grinfie, una chitarra flamenca vintage e un set di Aquila Rubino. Non è il caso di fare test scientifici con le corde, ma possiamo riportarvi il parere di un musicista che, con la chitarra, vive in simbiosi.
Caliamo nuovamente Paolo Pilo nella parte del tester come solo lui può farlo. Tra le sue grinfie, una chitarra flamenca vintage e un set di Aquila Rubino. Non è il caso di fare test scientifici con le corde, ma possiamo riportarvi il parere di un musicista che, con la chitarra, vive in simbiosi.
Quando si parla di made in Italy, non bisogna dimenticare i molti produttori di corde che han messo tutta l’esperienza e la conoscenza di anni di ricerca al servizio di moderne linee di produzione per creare un prodotto di qualità elevata. L’evoluzione però non si ferma, nemmeno per le corde in nylon come nel caso delle Aquila Rubino.
L’innovazione non è limitata al solo colore rosso rubino dei cantini, che le rende subito distinguibili ed evidenti, ma si nasconde nella mescola. Questa è stata modificata per rendere la sua densità più alta per ogni singola corda. Questa particolarità permette di lasciare pressoché invariati i diametri. Corde più sottili vibrano con più intensità producendo un suono più pronto e squillante. L’applicazione è innovativa, l’idea però è antica quanto l’arpa. In questo strumento per garantire l’omogeneità tra le corde di intonazione diversa si varia la loro lunghezza. Nella chitarra questo non è possibile e quindi i tecnici della Aquila Strings hanno deciso di intervenire sull’unico parametro che si poteva ancora variare.
Al tatto, le corde non danno una sensazione diversa rispetto a quelle standard, si nota però una maggiore durezza, "solidità" oseremmo dire. La vibrazione, soprattutto dei cantini, è potente ma non esageratamente vistosa. Questo garantisce allo strumento un maggiore volume di uscita. Unito a dei bassi definiti e altrettanto potenti, creano un’ottima combinazione per dare voce anche a strumenti con scarsa proiezione di per sé.
Certo: la scelta delle corde, soprattutto su strumenti classici e acustici, è legata anche alla tipologia di strumento oltre che al gusto personale del musicista, per questo è difficile che si facciano veri e propri test sulle corde. Quello che possiamo fare però è riportarvi quello che ci ha raccontato Paolo Pilo dopo averle provate per un bel po’ di tempo. Lo potete ascoltare nel video che segue. Paolo non ha perso tempo e già che c’era ha voluto mostrare, seppur brevemente, un arrangiamento davvero sfizioso di "Hotel California", che si rifà a quello dei Gipsy King, niente di meglio per mettere alla prova una chitarra flamenca con corde ben tese.