di giacomorosso [user #30183] - pubblicato il 07 febbraio 2015 ore 18:00
Che la si porti a bordo di un aereo passando per lo scanner della sicurezza o si voglia solo sincerarsi di cosa si nasconde al suo interno, una chitarra può trovarsi a tu per tu con una macchina a raggi X per più di una ragione. È rischioso esporla? Ma, soprattutto, ha senso correre il pericolo?
Che la si porti a bordo di un aereo passando per lo scanner della sicurezza o si voglia solo sincerarsi di cosa si nasconde al suo interno, una chitarra può trovarsi a tu per tu con una macchina a raggi X per più di una ragione. È rischioso esporla? Ma, soprattutto, ha senso correre il pericolo?
Ho una Gibson Les Paul Standard del 2007 acquistata nel 2009. Ho letto che, se ho capito bene, proprio nel 2007 la Gibson ha cominciato a fare strumenti con camere tonali o fori di alleggerimento. Non credo che la mia Les Paul abbia camere tonali in quanto abbastanza pesante, però potrebbe avere i cosidetti fori di alleggerimento. Avrei la possibilità di controllare il mio strumento ai raggi X (ho visto pubblicate delle foto di radiografie di chitarre) grazie a un apparecchio per uso veterinario, ma mi sono chiesto se i raggi X non danneggiano le componenti elettroniche (i pickup). Posso procerede con tranquillità oppure rischio di rovinare lo strumento? Ringrazio con anticipo.
Risponde Luca Villani di I-Spira pickup: non ci dovrebbero essere grossi problemi con i pickup per una foto ai raggi X, ma posso dirti che la commercializzazione da parte della Gibson di corpi con alleggerimenti risale al 1983, mentre le camere tonali arrivano alla metà del 2006, quindi sulla tua chitarra sono presenti per certo gli uni o le altre. Ritengo piuttosto l'accertamento in questione non particolarmente significativo da un punto di vista pratico (al di là della legittima soddisfazione della curiosità personale) e mi spiego meglio: certamente la risonanza di un corpo "chambered" è diversa da quella dello stesso corpo completamente pieno, ma lo scopo della Gibson è l'alleggerimento del peso, portato al massimo livello nella seconda versione: l'interno del body resta infatti in ogni caso spesso e solido in ogni sua parte, lasciando poco spazio per comportamenti realmente "inediti". Oltretutto, la resa finale è sempre il risultato della somma delle interazioni tra tutti gli elementi combinati tra loro e le corde, variabile impredicibile e unica, che rende sostanzialmente impossibile delineare un profilo timbrico generalizzabile differenziato dalla sola presenza o meno di alleggerimenti di questo tipo nel body.