di paoloanessi [user #32554] - pubblicato il 09 febbraio 2015 ore 15:45
Tal Farlow è stato uno dei pionieri della chitarra e del sound bebop.
Esploriamo il suo chitarrismo attraverso una serie di fraseggi in stile e trascrizioni estrapolate da improvvisazioni su celebri standard. Le difficoltà nelle diteggiature, unita alla velocità sostenuta, ne confezionano una piccola sfida brucia metronomo!
Tal Farlow appartiene alla generazione appena successiva a Charlie Christian ed è stato uno dei pionieri, nonché padri fondatori, della chitarra e del sound bebop.
Raccogliendone l’eredità artistica di Charlie Christian Tal Farlow, intorno ai 25 anni, padroneggiava perfettamente il sound bebop.
Questo particolare stile di fraseggio non è riconducibile a un unico colore: non è certo semplicemente con una scala o con un alterazione della stessa, che possiamo ottenere questo particolare sound.
Ecco un fraseggio nello stile di Farlow.
Prima di addentrarci nel suo chitarrismo con una serie di esempi e trascrizioni, ecco una spiegazione di alcuni elementi armonici evidenziati nella partitura nell’esempio appena proposto.
• passing tones: nota di passaggio e collegamento tra due chord tones che mantiene la stessa direzione di moto ascendente o discendente. Il passing tone può essere diatonico o cromatico: su un C6, per esempio, tra il G e il A la nota G# o Ab è il passing tone cromatico
• upper and lower neighbor tones: nota di passaggio e collegamento con superamento di un grado inferiore o superiore alla nota successiva dell'accordo.
• chromatich approaches: cromatismo (semitono) inferiore o superiore tra due note di pari altezza musicale
• double chromatich approaches: passaggio di un tono superiore o inferiore coadiuvato da un approccio cromatico verso la nota successiva dell'accordo.
• indirect resolution: la risoluzione indiretta si ottiene con un passing tone superiore o inferiore che indirizza su un cromatismo che porta a risoluzione. Per intendersi, su un G7 la sequenza di note G, A, F#, G la nota F# è considerata indirect resolution
• arpeggio e intervallic patterns: sequenza di note dettata da arpeggi che possono contenere chord tones e tensioni diatoniche e non diatoniche, con movimenti dettati da precise sequenze intervallari, movimenti geometrici funzionali all'armonia.
Il fraseggio che possiamo sentire nei dischi bebop registrati allora, non arrivava da libri di scale e arpeggi, accostati a esercizi di pura meccanica. Le frasi arrivavano da modelli sonori semplicemente trasmessi a orecchio, o magari trascritti sul pentagramma dal collega sassofonista, pianista, bassista, trombettista...
La preoccupazione era fare musica prima di ogni inquadramento o spiegazione didattica.
La stessa cosa vorremmo fare in questa lezione, affidandovi fraseggi di cui assaporare e fare proprio il sound, per poi, in totale autonomia trovarne una collocazione e giustificazione armonica.
Ecco una raccolta di frasi estrapolate da improvvisazioni di Tal Farlow.
La difficoltà nelle soluzioni intervallari con diteggiature non sempre comodissime, unite ad un alta velocità d’esecuzione ne confezionano una piccola sfida brucia metronomo!
Partiamo con dei fraseggi in stile pensati per particolari aree armoniche.
Nel primo esempio ci muoviamo tra un Cm7, un F7 e risolviamo su Bbmaj7.
Una frase da suonare sopra un Cmaj7.
Un'idea per il Am7.
Finiamo con un passaggio in Dm7.
Quindi confrontiamoci con veri e proprio frammenti di fraseggio, trascritti da improvvisazioni di Tal Farlow:
"NIGHT AND DAY"
"GONE WITH THE WIND"
"SEVEN COME ELEVEN"
"STELLA BY STARLIGHT"
Cimentarsi con il chitarrismo di Tal Farlow significa misurarsi con i tempi fast, brani eseguiti a velocità stratosferiche, oltre i 200 bpm. La raccomandazione è di iniziare a tempi bassissimi, prendendo confidenza sia con la coordinazione dei movimenti che con diteggiature della mano sinistra riportate con i numeri sul pentagramma: 1 per indice, 2 per medio, 3 per anulare e 4 per mignolo. La difficoltà principale risiede nel mantenere vivo il portamento swing. Una soluzione potrebbe essere quella di dimezzare la velocità di metronomo con un’interpretazione in sedicesimi, sempre swingata. Ma l’effetto non sarebbe comunque lo stesso: un tempo a 200 bpm ha un effetto completamente diverso sulla nostra percezione rispetto a un tempo di 100 bpm. A queste velocità, mantenere l'esposizione morbida e fluida richiede molta pratica: consiglio di spingersi allenandosi anche a 20 bpm oltre la reale velocità di esecuzione. Solo così ci garantiremo la necessaria rilassatezza nell’esecuzione live.
Due parole sulla chitarra di Tal Farlow che ha utilizzato prevalentemente Gibson: dal modello ES-350 del 1949 passando per delle L5 e qualche 175. In qualche foto e video lo si vede anche con una L4 al collo. La Gibson gli ha dedicato un modello unico e originale, caratterizzato da una sorta di ricciolo ricavato con il binding e posizionato sulla spalla inferiore del body. La prima uscita in catalogo di questa chitarra risale al 1962. Le corde erano rigorosamente lisce, calibro 0.12.
Per chi volesse avvicinarsi alla musica di questo chitarrista, consiglio di ascoltare i primissimi lavori per capire a che livelli spettacolari Tal suonasse poco più che trentenne. “The Tal Farlow Album” (1954; Norgran), “Swing Guitars” e “Poppin’ and Burning” sono dischi divertenti e frenetici. Per godersi però il capolavoro di maturità improvvisativa e artistica raggiunta nel fraseggio di Farlow è d’obbligo “The Swinging of Tal Farlow”.