La lunga chiacchierata con Van Halen allo Smithsonian
di redazione [user #116] - pubblicato il 18 febbraio 2015 ore 08:00
Lo scorso 12 febbraio, Eddie Van Halen è stato al museo Smithsonian di Washington DC per donare due delle sue chitarre e un amplificatore. Ospite all'interno della rassegna What It Means To Be American, è stato protagonista di una lunga intervista tra aneddoti e dimostrazioni pratiche.
Lo scorso 12 febbraio, Eddie Van Halen è stato al museo Smithsonian di Washington DC per donare due delle sue chitarre e un amplificatore. Ospite all'interno della rassegna What It Means To Be American, è stato protagonista di una lunga intervista tra aneddoti e dimostrazioni pratiche.
Una replica della sua Frankenstein, una Stealth e un amplificatore EVH 5150 sono entrati a far parte della collezione dello Smithsonian National Museum. Il neo-sessantenne Eddie Van Halen li ha donati in occasione della sua visita per la rassegna What It means To Be American, a cui ha fatto seguito l'evento con tema "Is rock n' roll all about reinvention?". Letteralmente "il rock n' roll si basa sul reinventare?" è stato un incontro interessante della durata di quasi un'ora, documentato integralmente dalle telecamere del museo e poi diffuso online a titolo gratuito.
Dopo uno scambio sulla sua gioventù, sugli esperimenti di liuteria e sulla sua musica, Eddie dà una dimostrazione pratica delle sue tecniche più famose, dai principi del tapping all'uso combinato con gli armonici.
L'intervista è piuttosto lunga e - naturalmente - in lingua inglese, ma ricca di spunti (imperdibile la chicca sul Marshall proveniente dal mercato britannico alimentato erroneamente con la tensione americana) con tanto di spazio alle domande del pubblico (260 fortunati) in chiusura. Fatevi un favore e ritagliatevi 55 minuti tutti per voi.