di redazione [user #116] - pubblicato il 25 marzo 2015 ore 08:00
Il digitale e i transistor hanno i loro innegabili pregi, ma secondo alcuni la valvola sarà sempre un gradino più su. Allo scorso Custom Shop Milano, Astor Amplitube ci ha spiegato perché un chitarrista dovrebbe affidarsi a un buon valvolare, non solo per migliorare il suono ma anche se stesso.
Il digitale e i transistor hanno i loro innegabili pregi, ma secondo alcuni la valvola sarà sempre un gradino più su. Allo scorso Custom Shop Milano, Astor Amplitube ci ha spiegato perché un chitarrista dovrebbe affidarsi a un buon valvolare, non solo per migliorare il suono ma anche se stesso.
Le sale isolate di Custom Shop hanno permesso al pubblico di scambiare idee e opinioni con i costruttori di chitarre, effetti e amplificatori. Durante una nostra chiacchierata con Astor Amplitube, sono emersi alcuni punti di vista interessanti riguardo l'amplificazione e il suo legame con le capacità tecniche del chitarrista che la utilizza.
Esattamente come in un rapporto di dare-avere, i ragazzi di Astor ritengono che un amplificatore di qualità, in particolare un valvolare vecchio stampo, privo di fronzoli e con componenti scelti, effettui degli scambi continui con il suo proprietario. Per sfruttarlo al massimo, il musicista deve avere padronanza dello strumento, controllo sul tocco e sui suoni. Al contempo, un amplificatore del genere gli permetterebbe di evidenziare ogni imperfezione aiutandolo a migliorarsi tecnicamente. Da qui, la domanda sorge spontanea: un amplificatore moderno penalizza il suo proprietario nascondendo pecche esecutive e non offrendogli "quel" suono con tutte le sue nuance? Lo abbiamo chiesto in una breve intervista con Astor Amplitube, dopo aver conosciuto più da vicino il suo catalogo in video.
Dicevi che il vecchio ampli valvolare non ti dà nulla, devi essere tu a saperci suonare dentro. Vuol dire che il transistor o un amplificatore di taglio moderno in generale ti facilitano e non ti permettono di progredire come musicista? Le nuove generazioni non sono abituate a sentire i veri suoni, sono abituate a qualcosa di digitale, a illusioni. Le valvole purtroppo non possono essere sostituite e, per avere un suono vero, devi affidarti a loro. Il transistor per me è un palliativo, non potrà mai prendere il posto di una valvola. La differenza è evidente soprattutto se si suona in saturazione. La distorsione ti dà la sensazione di star facendo qualcosa che in realtà non stai facendo. La chitarra satura ti dà un'illusione, ma non stai suonando davvero quello. È come mettere un delay e fare un assoletto, senti il doppio delle note ma non le stai suonando realmente. Il discorso delle valvole, oltre che nel suono, sta nelle dinamiche: è il modo in cui risponde a ciò che suoni. Se suoni più piano, una valvola rispetta il tuo tocco, se suoni più forte si incattivisce... è un altro mondo rispetto al transistor. Io, da musicista e appassionato, sono affascinato dalla valvola... I ragazzi oggi non sono stupidi e meritano di essere di nuovo abituati ad ascoltare il vecchio, perché di nuovo non si può più dare niente secondo me. Quello che è stato dato dalla chitarra e dal rock in particolar modo dagli anni '50 ai '70 basta e avanza per altri duecento anni.
Sulla pagina Facebook di Astor Amplitube sono presenti alcun esempi audio catturati proprio a Custom Shop Milano 2015. Anche noi ci siamo soffermati per registrare due note al loro stand, ma di questo riparleremo.