Sono molti i musicisti impegnati in opere di carità e la chitarra è stata sempre al centro di messaggi sociali e pacifisti, ma forse non tutti sanno che diversi idoli delle folle nascondono il vizietto della caccia, e c'è stato un periodo in cui anche il mercato degli strumenti si divertiva con i fucili.
Non tutti sanno che alcune delle più apprezzate rock star, spesso impegnate in opere di beneficenza, hanno uno strano hobby: la caccia.
Il più famoso è Ted Nugent che ne ha fatto un vero e proprio stile di vita oltre che un business. . Ma se il truculento rocker americano non ha mai mostrato tendenze politicamente corrette, sorprende trovare una folta schiera di cacciatori tra i nostri beniamini spesso occupati in opere di beneficenza.
I più impegnati sono sicuramente Eric Clapton e Roger Waters. Le loro petizioni per la caccia alla volpe in Inghilterra, regolamentata nel 2005, sono famigerate. Sono in buona compagnia di Bryan Ferry, Roger Daltrey e Mike Rutherford. Lo stesso Steve Winwood si abbandona volentieri alla caccia al fagiano. La collezione di fucili e armi di Clapton è celebre tra i frequentatori di aste e Waters addirittura sostenne di essere andato a vivere negli USA perché "la legge mi fa vergognare di essere inglese" riferendosi ovviamente a quella sulla volpe.
Eppure ci fu un periodo in cui si giocò con la caccia e con i fucili senza spargere sangue. I pionieri furono gli olandesi Peps nel '67 che, in chiave western, sfoggiarono dei prototipi di chitarre fucile.
Tom Jennings di Vox volle addirittura mettere in produzione una cosa molto simile con i modelli Outlaw, Winchester e Gunmann Bass sotto il marchio Jennings e Winchester, Repeater e Bushwhacker per Vox fatti con i manici Eko inutilizzati, fatti per la Marauder.
In Italia si andava oltre, aggiungendo un trasmettitore senza fili e la possibilità di attivare effetti pirotecnici: la Marines di Masetti, un attrezzo di scena a scopi surreal-pacifisti, poteva sparare razzi che spesso provocarono incidenti che costavano l'incasso.
Eko, vista la moda, mise subito in commercio una cinghia per chitarra a forma di cartucciera.
Dieci anni dopo, a viale Ceccaroni a Recanati, venne messo in produzione il modello M 33/35 detto anche Short-Gun o Fuciletto. La storia vuole che un giorno un "capellone" citofoni allo stabilimento Eko proponendo uno strano modello di chitarra senza corpo, come un calcio di fucile. Per prima cosa si portò questo ragazzo al ristorante: era arrivato a piedi da chissà dove, da Torino diceva lui.
Era . La chitarra andò in produzione a testimonianza, se mai ce ne fosse bisogno, che erano altri tempi. Per la musica, per l’industria, per l’Italia.