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Vertigo: il tremolo si programma da smartphone
Vertigo: il tremolo si programma da smartphone
di [user #116] - pubblicato il

Il tremolo stereofonico Source Audio offre tre modalità di funzionamento e quattro manopole, può ricevere pedali d'espressione, controlli MIDI e Hot Hand, ma il suo punto di forza è la programmazione via Neuro Mobile App che ne espande gli orizzonti timbrici.
Il tremolo stereofonico Source Audio offre tre modalità di funzionamento e quattro manopole, può ricevere pedali d'espressione, controlli MIDI e Hot Hand, ma il suo punto di forza è la programmazione via Neuro Mobile App che ne espande gli orizzonti timbrici.

Vertigo è il nuovo tremolo progettato da Source Audio con un'estetica che richiama i più classici degli stompbox ma con un potente processore da programmare anche via smartphone.
Il pedale, completo di due ingressi e due uscite per il trattamento in stereo del segnale, è dotato di quattro manopole e un selettore a tre posizioni per alterarne la voce in modo significativo.

Come da tradizione per la categoria, Depth stabilisce quanto è intensa l'oscillazione e Level regola il volume. Shape definisce la durezza della curva d'onda per passare da una dolce sinusoide fino a un'onda quadra o a dente di sega dall'effetto più ritmico e percussivo. Oltre che con il potenziometro Speed, la velocità del tremolo è controllabile attraverso un pedale d'espressione esterno. Un controller Hot Hand 3 può essere usato in sostituzione del pedale d'espressione assegnando anche più parametri ai vari gesti.

Vertigo: il tremolo si programma da smartphone

Uno switch al centro dello chassis mette a disposizione tre modalità di funzionamento differenti per altrettanti voicing ispirati a classici del genere.
La modalità Normal ricrea il tremolo ottico stile Fender blackface, la Harmonic si ispira al Vibrato dei Fender dei primi anni '60, con un effetto ping pong dato dall'enfatizzazione di bassi e alti. La Bias, infine, introduce una leggera saturazione a imitare il timbro delle prime modulazioni valvolari.


Il Vertigo è interamente programmabile attraverso l'applicazione Neuro Mobile App su smartphone per creare modulazioni nuove e modificare parametri al di là delle possibilità offerte dalle manopole. Tra le opzioni, l'utente può avvalersi di equalizzatori parametrici, controllo di mix per segnali wet e dry, tap tempo, low-cut e separazione stereofonica.
Il tremolo è inoltre capace di ricevere informazioni e comandi da dispositivi MIDI per clock, suddivisioni ritmiche e sync con apparecchi esterni.

Il Source Audio Vertigo entra a far parte della serie di pedali One, programmabili e aggiornabili anche via USB con Mac e PC, e sarà prossimamente in Italia grazie alla distribuzione esclusiva a cura di Reference.
effetti e processori source audio vertigo
Link utili
Source Audio Vertigo
Reference
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Analog Dry Path
di swing [user #1906]
commento del 05/07/2015 ore 13:57:04
Sono convinto che l'arma vincente per pedali ed effetti, programmabili e non, sia il fatto di avere il segnale Dry con un cammino di tipo analogico, ho scelto il mio delay in base a questa caratteristica, probabilmente prenderò il tremolo SuperPulsar perché anche lui pur essendo programmabile ce l'ha, di questo pedale non ne è stata fatta menzione ma per essere veramente valido secondo me dovrebbe avere tale caratteristica.
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Re: Analog Dry Path
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 05/07/2015 ore 14:30:18
entrata ed uscita dei pedali, true bypass e non, sono sempre analogici, sia quando sono bypassati che non. Forse non ho afferrato cosa intendi. Comunque l'analogico non è sempre "il meglio", così come il digitale non è sempre il "peggio". Tutto ciò che è fatto bene è bene, tutto ciò che è fatto male è fatto male a prescindere dalle tecnologie utilizzate. E' chiaro che suoneranno diverse tra loro ma ciò non implica che la differenza debba stare per forza nella qualità del suono. Credimi che ho sentito tante, tantissime volte, apparecchiature digitali suonare in maniera eccellente così come apparecchiature analogiche suonare uno schifo. Molti, moltissimi dei miti con i quali ci hanno infarcito le convinzioni negli anni rappresentano delle pure strategie di mercato che vanno a scapito di una sola cosa: la qualità di costruzione degli oggetti che compriamo. I prezzi, è vero, si abbassano, ma che scotto dobbiamo pagare? Non sarebbe forse meglio comprare un solo pedale che suoni bene e che sia con noi per tutta la vita che cento pedali che suonano mediamente bene o male e che si romperanno sicuramente in un certo punto della loro vita?
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Re: Analog Dry Path
di Tubes [user #15838]
commento del 05/07/2015 ore 15:38:37
Ciao Silver,
non sono un tecnico, però non credo che tutti i pedali digitali, sia bypassati o non, trattino il loro segnale dry sempre in analogico . Dico questo per un ragionamento indotto dal fatto che,ad esempio Strymon, un brand del quale possiedo i prodotti top di gamma, sbandiera parecchio il fatto che il segnale dry,attraverso i loro pedali, non viene mai convertito ma passa tal quale . Penso che in un pedale digitale magari di fattura più economica, per risparmiare sul cablaggio,semplificare le connessioni, ecc., il segnale sia subito convertito in digitale all'ingresso, poi trattato e restituito all'output . Altrimenti che senso avrebbe pubblicizzare tale caratteristiche se è un patrimonio comune a tutti gli stompbox ? D'accordo con te quando affermi che se un prodotto è buono non ci deve interessare in che maniera venga trattato il segnale, se digitalmente o analogicamente . Se un pedale suona bene, suona bene e basta !
Ciao
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Re: Analog Dry Path
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 05/07/2015 ore 19:36:24
continua a non essermi chiara sta cosa... mi spiegate bene cosa intendete per questa cosa che il pedale tratta il segnale DRY in analogico? Vi giuro che non capisco cosa significa... A me prima pareva di aver letto nel primo commento "in entrata" o "in uscita" e mi pareva ovvio che in quel punto il segnale fosse analogico. Per forza deve esserlo, in ogni caso. Non so se è stato modificato il commento o se ho letto male io. Allora... se per segnale DRY (secco) si intende laddove il pedale restituisce il suono senza l'effetto allora NECESSARIAMENTE essere in analogico se il pedale è true bypass. Dite che ci sono pedali con la regolazione DRY/WET che comunque processano anche il pulito in digitale e poi lo riconvertono in analogico? Ah ecco... forse ci sono arrivato da solo. Oh mio Dio... :) OH MIO DIO. Davvero esistono pedali che fanno sta cosa? :D
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Re: Analog Dry Path
di Tubes [user #15838]
commento del 05/07/2015 ore 21:05:02
Per quanto ne so, dovrebbe essere così : prendiamo un delay ad esempio. Avremo sicuramente una componente di segnale dry non effettato senza ritardo e poi le ripetizioni, appunto nel caso di un echo ; queste ultime sono per forza convertite digitalmente se il pedale è digitale . Infatti solitamente gli stompbox più costosi hanno una manopola on board di mix per miscelare appunto il segnale effettato con quello secco della chitarra e questo lo possiamo estendere anche ai chorus,reverberi, tutte le modulazioni, ecc. Alcuni costruttori dichiarano quindi di non processare il segnale dry e in output te lo puoi ritrovare senza alcuna conversione/riconversione . Ciò dovrebbe preservare la purezza del suono,in sostanza, ma dando per scontato che la differenza sia realmente udibile, anche i costi della circuitazione dovrebbero alzarsi, forse per alcuni fattori tecnici che non sono in grado di approfondire . Questo concetto dovrebbe essere maggiormente valido quando nella catena un effetto di modulazione segue una distorsione,ad esempio . Io ho notato che alcuni pedali si comportano molto meglio se,appunto, il passaggio del segnale non effettato abbia un analog dry path . Mi sembra che abbiano una definizione maggiore,un degrado inesistente e una generale qualità sonora nettamente superiore . So che TC Electronic ha lavorato molto su questo aspetto nella sua pedaliera di punta, il G-System, che ho dovuto a malincuore rivendere proprio per la cattiva convivenza con i pedali di dinamica esterni . Il fattore true bypass credo non sia imprescindibile, vedi i pedali di Cornish che costano quasi 1000 euro ma sono dichiaratamente bufferizzati .
Saluti
Rispondi
Re: Analog Dry Path
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 05/07/2015 ore 21:20:57
Bah... io quando progetto un pedale do per scontato che il segnale non effettato DEVE passare fuori dalla board. I costi non dovrebbero cambiare... alla fine o fai gestire il segnale alla schedina o direttamente al pot... è la stessa cosa. E' solo leggermente più complicato realizzarlo, almeno artigianalmente, fuori dalla board. Ma a livello industriale è praticamente la stessa cosa... scusami se non ero riuscito a capire la cosa, ma il fatto di far passare il dry fuori dall'effetto per me era una cosa talmente scontata che non ci ho pensato. Grazie per l'esaudiente spiegazione.
Rispondi
Re: Analog Dry Path
di swing [user #1906]
commento del 06/07/2015 ore 10:13:28
Faccendo un esempio gli effetti programmabili EVENTIDE processano il segnale completamente in digitale appena arriva all'effetto, anche ad effetto non inserito (bypassato), mentre un delay tipo il BOSS DD20 o il più moderno Flight Time Delay lasciano passare la parte di segnale che non deve essere effettata in un circuito analogico che non lo converte.
Questo era implicito nel mio post, e che poi è stato spiegato dagli altri commenti sotto.
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Re: Analog Dry Path
di blue stoner sound [user #8271]
commento del 05/07/2015 ore 18:10:13
Totalmente d'accordo.. Quoto in pieno.
Rispondi
A me...
di blue stoner sound [user #8271]
commento del 05/07/2015 ore 18:11:55
A me acchiappa parecchio, sarei curioso di provarlo.
Rispondi
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