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50 anni di Slash
50 anni di Slash
di [user #35828] - pubblicato il

Oggi 23 luglio 2015 Saul Hudson compie cinquant'anni. La sua storia è l'emblema del "sesso, droga e rock n roll", ma anche la storia di un rocker che ha saputo darsi una regolata per raggiungere la mezza età in buona salute e con tanto da dire grazie all'inseparabile Les Paul.
Mr. Saul Hudson, in arte Slash, spegne oggi cinquanta candeline esatte, almeno trenta delle quali passate a far rock con tutto quelle che ne consegue, sex & drugs compresi. Oggi Slash soffia sulla sua torta in modo diverso, più rilassato e completamente ripulito, come si conviene a una rock star che ne ha sì combinate di ogni genere, ma ha anche saputo mettere un freno al momento giusto, evitare che gli eccessi lo portassero a una fine prematura e godersi finalmente la sua musica. Altri famosi chitarristi lo hanno preceduto su questa via di redenzione, a cominciare da Eric Clapton, per esempio, ma molti altri si sono tristemente persi per strada.

50 anni di Slash

Un cinquantenne assolutamente in gamba, ancora attivo e carico di energia sul palco, anche se con qualche chiletto di troppo. Ma cosa importa? Slash è ormai un’icona del rock: il suo cappello a cilindro e i sui impossibili capelli ricci sono diventati un marchio, un simbolo inconfondibile, così come il suono della sua chitarra.
Già, perché se oggi festeggiamo un po’ tutti insieme a lui questa data, è sicuramente per la sua chitarra, quella Les Paul che ha fatto sognare migliaia di ragazzini. Diciamolo: quanti di noi non sono rimasti a bocca aperta la prima volta che hanno ascoltato Appetite for destruction, nell’ahimè lontano 1987? E Slash, che allora di anni non ne aveva ancora compiuti 22, prepotentemente veniva fuori con i suoi riff e con degli assolo che da tempo non si sentivano più.

50 anni di Slash

Ventidue anni: ci pensate? Oggi un artista di ventidue anni, se non è passato da qualche contest televisivo, probabilmente non ha già più un futuro. Non c’è da sorprendersi se proprio Slash, qualche giorno fa, ha dichiarato che l’industria discografica ormai fa schifo. Non c’è più spazio per le garage band, per i giovani con tanta voglia di suonare e di fare gavetta. L’industria discografica vuole tutto e subito: brucia i talenti prima ancora di averli scoperti.

Ma, fortunatamente, ci sono ancora molti giovani che imbracciano uno strumento e, magari proprio per la voglia di imparare a suonare pezzi come "Sweet child of mine" provano e riprovano sulla loro chitarra, sognando le gesta di un eroe di (ormai) cinquant'anni.

E allora, come ho anche scritto nella mia dedica a Slash sul mio blog personale: grazie Slash e buon compleanno.
gli articoli dei lettori slash
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Intervista a Slash sull'industria discografica
Dedica a Slash
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di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 23/07/2015 ore 21:11:04
Solo un appunto, se mi è concesso: oggi siamo qui a festeggiarlo prima di tutto per la sua musica...Poi si, è vero che, nel mio caso come per molti altri, forse il motivo principale per cui ho una Les Paul è lui, ma, appunto, ho la Les Paul per lui, non è che compro i suoi dischi per la chitarra che usa...Auguri grande eroe! :))))))
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di SuperAdrian utente non più registrato
commento del 23/07/2015 ore 21:13:54
Proprio questi giorni sto rileggendo la sua biografia...una vita incredibile, eccessi di ogni tipo ma anche tanto amore per la musica.
Rocker iconico come pochi, happy birthday!
Rispondi
di mmas [user #15948]
commento del 24/07/2015 ore 09:13:58
Anch'io ho letto la sua biografia qualche mese fa ( mi è piaciuta) fra le cose che mi hanno colpito di piu' c'è il fatto che durante la registrazione di appetite non riuscisse a trovare il suono giusto con le chitarre che aveva, allora il suo produttore o manager (Alan qualcosa?) un giorno gli fece trovare una bella custodia con dentro... la sua Les Paul . L'ampli invece, un marshal modificato non si sa come, fu preso a noleggio insieme a tantissimi altri e poi fu giudicato il migliore. I settaggi furono fatti insieme al fonico in sala.
Nonostante la ricerca non riusci piu' a ritrovare quel suono li'.
Insomma, da sfatare in questo caso la ricerca della chitarra perfetta con il lanternino, anche perchè fatto com'era a quei tempi non so propio come riuscisse a suonare e a scrivere. E' comunque un grandissimo, credo l'ultimo archetipo di chitarrista rock ( con tutti i limiti che questa definizione puo' avere). Sopratutto per quello che ha scritto e per come l'ha suonato. Grande Slash. Auguri.
Rispondi
di stratoide76 [user #43221]
commento del 23/07/2015 ore 22:01:21
Non vorrei sembrare poco cortese nei confronti di un signore milionario ,ma personalmente a me non è mai piaciuto il suo stile, inoltre anche dal punto di vista di ciò che rappresentava e del messaggio che dava ,e che da,ho molto da dire.
Molta droga e alcol .. francamente non è un eroe per me.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 24/07/2015 ore 08:53:42
Ti comprendo bene. È un mio coetaneo.
Che abbia fatto buona musica, io lo posso concordare.
Definirlo eroe, mi sembra francamente troppo. Gli eroi, per me, sono altri.
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 24/07/2015 ore 11:24:23
Ci si può semplicemente riferire alle 6 corde eh...E lì è tutta una questione di gusti musicali...Quindi sarebbe come parlare del sesso degli angeli...Per il resto, almeno per me, è abbastanza scontato che a 32 anni bere una bottiglia di wiskey in un sorso solo o altre cazzate del genere non abbiano niente di eroico, come non c'è niente di eroico nella vita della maggior parte dei calciatori o degli attori...E' solo un'espressione verbale che si usa per sottolineare magari un grande gesto in un determinato campo.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 24/07/2015 ore 12:03:46
Sì, avevo capito :-) Sì, in effetti sarà che 50 anni iniziano a pesare, e qualche somma inizi a tirarla, ma a sta gente non ci trovo davvero nulla di eroico. Mi hanno regalato buone (anche ottime) sensazioni musicali (o sportive), ed è poi quello che dovevano fare, diciamo il loro mestiere, ma dal punto di vista umano, nulla, anzi, se devo trovarci un lato positivo mi hanno fatto vedere come non devo essere. Comunque, Auguri davvero! mezzo secolo è sempre importante.
Rispondi
di AsDesign [user #19923]
commento del 23/07/2015 ore 22:01:4
Grande Slash !!!
Rispondi
di George S.L.A [user #10210]
commento del 23/07/2015 ore 22:09:4
Sicuramente l'ultimo rappresententante di un certo modo di intendere il Rock'nroll, mio eroe personale e ormai nell'olimpo della musica che attraversa le generazioni...
Ancora oggi l'ultimo baluardo per chi ama il rock e l'hardrock tradizionale senza(o quasi) contaminazioni moderniste...
AUGURI!!!
Rispondi
di stono [user #11272]
commento del 24/07/2015 ore 07:14:24
auguri al più grande tamarro della storia. :)
Rispondi
di lazydaniel [user #28418]
commento del 24/07/2015 ore 10:25:12
Grandissimo Slash! La sua ultima incarnazione musicale per me memorabile sono stati i Velvet Revolver (praticamente tutti gli altri Guns e Scott Weiland alla voce). Nella sua versione solista con Miles Kennedy non mi entusiasma, ma rimane uno degli ultimi guitar hero dal successo planetario
Rispondi
di francescolomunno [user #38311]
commento del 24/07/2015 ore 12:02:14
auguri all'ultimo guitar hero
Rispondi
di telecrok [user #37231]
commento del 24/07/2015 ore 14:35:23
So che riceverò cenni di disapprovazione e costernazione ma lo voglio dire anche se è già stato detto e ridetto. Siete tutti chi più chi meno grandi estimatori di buona musica, quella vera, quella capace di smuovere qualcosa dentro e anche fuori via, è cosi? Ditemi quanti chitarristi, partendo dal blues finendo al rock più o meno duro o d'annata che vi fanno sentire o vi hanno fatto sentire il rimescolarsi delle frattaglie e quel godimento tipico dell'ammalato di sensazioni e vibrazioni, facevano o fanno uso di droghe, alcool e sesso in abbondanza? Perché bisogna sempre mettere in chiaro: "si certo è bravo, un vero genio, mi ha fatto venir voglia di suonare ed imparare, fa degli assoli che mi fanno impazzire" e via dicendo, ma non approvo assolutamente la sua vita, quello che faceva, i messaggi che ha dato.........e che tizio ha fatto questo e l'altro ha fatto quest'altro senza fulminarsi, perché salta sempre fuori un pizzico di ipocrisia quando si parla di questo argomento? Io penso chiaramente e lo dico apertamente che per fare quella che noi chiamiamo musica degna di essere ascoltata, ovvero con quel qualcosa in più che anche bravissimi esecutori non riescono a fare c'è bisogno di un rinforzino e non solo, c'è bisogno spesso di vita grama, errabonda, sbronze colossali, relazioni amorose disastrose con donne difficili e bellissime, uso di droghe e spesso rovina assoluta, vita d'artista insomma, dico "Artista" e a chi mi dice che non è vero che per fare musica o arte in genere di altissima qualità non è necessario ubriacarsi e bombardarsi fino a volte a morirne gli rispondo che purtroppo è proprio così. Anche se a me Slash non fa impazzire, nel senso che non mi piace moltissimo il genere che fa e come lo suona, ho sempre apprezzato lo stile e la "passione" vera e sanguigna che metteva nel suonare, ma ho già notato che da quando si è "ripulito" a già perso quel qualcosa di cui parlavo prima, non l'ha più. Risulta più piatto e senza fantasia e non è un caso. Comunque è ovvio che ha fatto bene a ripulirsi ma non è più Slash. Da Caravaggio (che era un vero artista non un vignettista divulgatore per conto della Chiesa) a Modigliani, da Jimi H. a J. Page, da Robert Johnson a M. Wathers, da Coltrane a Parker, mi spiace dirlo, ma i fuoriclasse, parlo di "fuoriclasse" erano e sono tutti dei bombardoni, come mai? Gli fa piacere crepare prima? Fa parte della vita, dell'essere umano, l'evasione indotta da droghe e alcool spesso sono momenti di pace e vera vacanza per animi angosciati, spesso soli e disperati che quando imbracciano una chitarra allora parlano di sé, lo vogliono dire al mondo quello che stanno soffrendo, perché è la sofferenza e spesso la follia che li invoglia ad esprimersi con una forma artistica, la parola non gli basta, non è per esibirsi ma per prendere la medicina. Perché non si vuole capire ed accettare questa semplice questione? O meglio, perché si gira la faccia dall'altra parte mente si ascolta la loro musica o si guarda un quadro o si legge una poesia? Chi può parlare o suonare d'amore in modo da far morire dentro noi stessi, uno con la mogliettina a casa che lo aspetta tutte le sere davanti al piatto di minestra? Il sig. Slash, come molti suoi colleghi, se non avesse frequentato i bassifondi di LosAngeles, tra barboni e drogati, suonato i club fumosi e pieni di personaggi disturbati non sarebbe diventato Slash ve lo garantisco, se Dylan non avesse frequentato gli Homeless di N.Y. o i portuali incazzati neri dei Dock's di S.Francisco ubriachi fradici e lui con loro nelle taverne dell'angiporto, se non avesse condiviso vezi e vizi degli sfigati di mezza america pieni di pasticche psichedeliche e spesso d'eroina non sarebbe diventato Dylan e non avrebbe scritto di loro se non li conosceva, Idem per Kerouac e posso fare mille e mille esempi, di fuoriclasse però, solo fuoriclasse. Innescherò, immagino, una discussione accesa e tremenda, non replicherò a nessuna risposta, ho già detto abbastanza e trastullarsi per l'ennesima volta su questioni che almeno su un sito che dovrebbe, dico dovrebbe, essere frequentato da persona che non dico giustifichino ma almeno accettino l'evidenza, senza condannare nessuno, non me la sento più ma dovevo dire ciò che và detto, scusatemi. ciao a tutti
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 24/07/2015 ore 15:01:34
Chissà cosa ne penserebbe Frank Zappa di questo post...ha speso più parole per demistificare la questione droga-musica che per spiegare le sue composizioni.
Tralasciando che Caravaggio soffriva di una fortissima intossicazione da piombo (che unita al pessimo carattere gli ha accorciato la vita di 30 anni) restando nel campo musicale si possono citare altrettanti artisti eccezionali che non hanno mai avuto problemi di dipendenza.
Non bastasse questo servirebbe leggere le testimonianze degli stessi artisti con problemi di dipendenza (uno su tutti Charlie Parker proprio) che senza di essa dichiarano tutti che avrebbero dato molto di più..e sono parole loro.
Hendrix quando era pieno suonava peggio di quando era sobrio (bilanciando le parole pieno\sobrio sui suoi standard..non sui nostri..) Pastorius e Chet Baker hanno lasciato su quella strada tonellate di musica e talento.
I problemi della droga nella musica non sono legati alla produttività artistica ma sono legati al singolo musicista così come in ogni campo artistico.
Insisto :-)... per ogni artista "fucked up" da alcool o droga ce n'è un altro di pari valore non dipendente da loro.
Le uniche eccezioni le trovi nelle produzioni "lisergiche" ma lì si parte già sapendo che l'unica via è quella, datosi che la produzione artistica dipende dal minestrone chimico che va in ebollizione dentro il cranio.
Lasciate perdere sta questione droga-arte e leggete le biografie degli artisti..non solo di quelli caduti nel trappolone ma di quelli che non lo han fatto..sono tantissimi davvero.
Rispondi
di rockmaniac [user #35828]
commento del 24/07/2015 ore 16:23:09
Concordo. Posso citare, ad esempio, Mark Knopfler, per restare nel campo chitarristi.
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 24/07/2015 ore 18:02:23
angus young ritchie blakmoore johnmacetc..george benson genesis stewe winwood robert fripp rage against the machine ted nugent (ma purtroppo abominevole per suo sostegno alla rifle association..) il boss gene simmons bruce dickinson...senza cercarli..solo così a pesca libera
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 27/07/2015 ore 11:41:55
molti degli artisti da te citati magari non facevano uso di alcol o droghe ma non è detto che non avessero comunque dei "disturbi", delle turbe interiori di qualche tipo.

generalmentechi faceva uso di droghe (quando ancora la tossicodipendenza non era per i figli di papà ma per i disgraziati) o di alcol lo faceva a causa di una situazione di disagio: non dico fosse cosa buona ma il motivo era quello.
Blackmore magari non ha mai fatto uso di droghe (ci credo pochissimo) ma che non fosse tutto nei suoi cenci è un dato di fatto, stesso discorso per Fripp.

uno come Simmons che non beve e non si droga ha comunque una personalità come minimo "eclettica", non è certo un individuo comune. è certo un suo merito non aver sentito la necessità di devastarsi, ma probabilmente la vita che conduceva lo avrà aiutato, per altri le difficoltà saranno state insormontabili senza droghe o alcol.
io non c'ero li con loro, conosco però la storia che si narra su tutti i Guns, dagli abusi sessuali subiti da Axl al fatto che Slash per raccattare soldi facesse la cavia per una marca di sigarette. anche io ho un bel po' di disturbi di personalità, non mi drogo (mai fatto neanche una canna) e non mi ubriaco ma solo perchè in qualche modo ho sempre tirato avanti.

quando sono stato male davvero ho composto tantissima musica, ma sono anche stato sull'orlo del baratro, li li per non essere più qui a scrivere... il caso ha voluto che mi riprendessi ed eccomi qui. per qualcuno il caso non basta.
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 24/07/2015 ore 15:28:32
La prima cosa che mi verrebbe da chiederti è quanti anni hai? E sai perchè mi interessa questa cosa? Perchè al di là del fatto che è vero che viviamo in una società ipocrita sotto tutti i punti di vista e che da un lato si criticano per perbenismo molti comportamenti e poi di nascosto si fanno le peggio cose, dall'altro quando si rendono pubblici i propri pensieri ci si prende la responsabilità di "influenzare", positivamente o negativamente non sta a me giusdicarlo, le menti di coloro che leggono o asoltano, ancor più se si tratta di persone giovani e in via di formazione. Ed il tuo messaggio racchiude un unica "verità" (per te): vuoi fare buona musica? Allori devi distruggerti. In tal senso a me della buona musica non me ne può fottere una beneamata minchia (scusatemi per il francesismo), ho frequentato per un po' di anni la facoltà di medicina e chirurgia e ho assistito a diverse sedute di gruppo e rinuncerei volentieri a tutta la buona musica sulla faccia della terra in favore del recupero di tutte quelle vite distrutte o anche solo intaccate dalle droghe. Non sono un bacchettone e non credo che una cannetta (si me le sono fatto pure io qualche volta) in comitiva il sabato sera sia il male assoluto di questo mondo, ma rifiuto con fermezza il tuo messaggio. E francamente non credo nemmeno che una mente disturbata abbia bisogno dell'aiutino chimico per buttare fuori il proprio malessere e metterlo in musica in maniera geniale. Ho letto la biografia di Slash e non c'è scritto da nessuna parte che conducesse quel genere di vita per tormenti interiori, più che altro è nato in un certo ambiente e certe cose erano prassi comune. D'altronde non credo di dire una cazzata se penso che, crescendo in mezzo alle macerie di una guerra, sia molto più facile conferire alla vita stessa un valore inferiore e considerare giusti e normali certi atti che in una società in pace vengono invece intesi come illegali. Credo che molto derivi pertanto dal contesto, ma se sai suonare lo sai fare, punto e basta. Puoi trovare un bel riff in qualsiasi momento, a maggior ragione se l'unica cosa che fai nella vita è stare con una chitarra in mano dalla mattina alla sera. Non c'è bisogno di vivere in uno stato di incoscienza perenne, anche perchè poi mi piacerebbe sapere come fai a ricordarti tutti i passaggi geniali in cui ti sei imbattuto...E per scrivere una bella canzone d'amore non c'è bisogno di scoparti tutte le donne che incontri per strada, ne basta una che ti spezza il cuore e questo può succederti anche a sedici anni, quando ancora stai a casa con i tuoi e hai un lessico leggermente più forbito del "xkè" e "tvumdb", che vanno tanto in voga oggi...Non penso ci sia da offendersi, manifesto in maniera legittima tanto quanto te il mio pensiero, senza il bisogno che arrivi qualcuno a darmi dell'ipocrita solo perchè ho una maggior considerazione per la vita più che per l'arte. P.s: a quindici anni pure io mi gasavo pensando che Slash fosse davvero cazzuto a bere una bottiglia di Jack in 3 canzoni o che Best fosse figo quando diceva di "aver speso i suoi soldi in alcol e donne, mentre tutto il resto lo avevo sperperato" o ancora ero convinto che Santana fosse un grande quando asseriva di aver suonato un serpente a Woodstock o che Jim avesse offerto una perla di saggezza in una sua raccolta di suoi scritti, il cui significato può conoscere solo lui, quando aveva asserito che "le droghe sono una scommessa con la tua mente"...Oggi ci ripenso e l'unica cosa che mi viene in mente è "che coglioni".
Rispondi
di Marco536 [user #38835]
commento del 24/07/2015 ore 16:07:24
Apprezzo la musica di Slash anche perchè ha segnato un bel periodo della mia vita ma a parte questo condivido in toto quanto hai scritto.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 25/07/2015 ore 20:19:07
Sono più o meno d'accordo con te.
Certo, non dovrebbe mai passare il messaggio che per essere un artista ti devi distruggere, ma le più grandi opere sono nate da tormenti interiori. Se poi, come qualcuno ti ha già risposto, per tormento si recepisce solo "tossicodipendenza" allora si è capito ben poco di quello che volevi dire :)
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 25/07/2015 ore 21:28:04
Le più grandi opere sono nate da tormenti interiori.

L'unico tormento che un artista conosce,patologie a parte è il non riuscire ad integrare in una forma a lui soddisfacente il materiale grezzo della sua pratica..note colori parole o che altro sia.
Gli scazzi non producono musica e la mancanza di topa non produce poesia.
Il tormento interiore lo tiene il bancario l'urologo lo spazzino ed anche a volte il musicista ma non è da quello che spunta l'opera d'arte.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 26/07/2015 ore 10:23:02
Infatti Charlie Parker non riusciva ad integrare in una forma le note che aveva in mente. Lou Reed non riusciva a scrivere i testi e Jaco Pastorius non riusciva a fraseggiare sul basso.
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 26/07/2015 ore 15:17:56
secondo le loro stesse testimonianze lo facevano peggio del loro standard abituale..poi sai anche la neurologia diventa un opinione e va bene tutto quindi ok suonavano meglio da fatti e senza sfiga non c'e' arte..per me va benissimo.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 26/07/2015 ore 16:59:20
Tu hai travisato il senso di quello che ha scritto telecrock. Nessuno sta dicendo che se non ti droghi e se non sei sfigato non puoi fare buona musica. Si stava solo notando come una buona parte degli artisti più creativi abbiano avuto vite complicate, fin dai tempi di Mozart. Magari non sarà la droga (infatti telecrock citava Dylan....) o la sfiga, ma di certo, se fai il ragioniere in ufficio, difficilmente avrai una fervida creatività artistica. Ci puoi girare intorno quanto vuoi, ma è un dato di fatto (non una regola). Ora tu vuoi farci credere che Slash, se non si fosse drogato, avrebbe prodotto musica migliore? Può essere. Fatto sta che è famoso per quella che ha prodotto da strafatto. Mettece 'na pezza.
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 26/07/2015 ore 21:04:42
Senza entrare nel merito, anch per non essere ridondante, ma nella biografia di Slash non è che c'è scritto che fosse sempre strafatto...Più che altro si dice esplicitamente che prima di salire sul palco si facesse di brutto ed infatti esistono tanti video, anche amatoriali, in cui, gusti personali a parte sulla sua musica, suona abbastanza male. Sinceramente non credo che i riff più belli li abbia registrati o anche solo composti subito dopo una pera...Ed in fin dei conti, mio personalissimo pensiero, forse i tormenti sono più "importanti" per chi deve scrivere un testo...Sempre parere personale, un bel riff immagino che puoi comporlo più che altro se sai suonare e hai fantasia...
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 26/07/2015 ore 22:06:45
La pezza è meglio se la metti nel tuo modo di ragionare.
Non c'era bisogno di travisare telecrock perchè quello che ha scritto è solo la solita sfilza dei luoghi comuni sull'arte e sull'artista maledetto.
Magari non sarà la droga (ma prima lo era) ..da un post all'altro cambia il senso e l'unico scopo è reggere il punto. Che vuoi che ti dica..rimane scritto :-)
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 26/07/2015 ore 22:13:13
Credo che la risposta fosse per Guycho...:)))
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 26/07/2015 ore 23:03:3
anche la mia....
il rispondi funziona con un criterio scarsamente selettivo mi sa.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 26/07/2015 ore 23:39:16
appunto perchè è scritto. riporto da me stesso:
-Se poi, come qualcuno ti ha già risposto, per tormento si recepisce solo "tossicodipendenza" allora si è capito ben poco-

Come vedi, non è "ma prima lo era" e non è "reggere il punto", io sono stato coerente. La verità è che non hai più niente da dire, perchè la realtà è, luogo comune o come ti pare, che Slash ha fatto successo da tossico.
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 27/07/2015 ore 12:29:3
Telecrock----->Io penso chiaramente e lo dico apertamente che per fare quella che noi chiamiamo musica degna di essere ascoltata, ovvero con quel qualcosa in più che anche bravissimi esecutori non riescono a fare c'è bisogno di un rinforzino e non solo, ---> ,..non la composizione,addirittura l'esecuzione :-))

Guycho-------> Nessuno sta dicendo che se non ti droghi e se non sei sfigato non puoi fare buona musica.

Mettetevi d'accordo che poi a sbrogliare i casini che fate tra una dichiarazione e l'altra ci va la cassazione.

Poi a seguito degli stupefacenti (tesi principale e fondativa) segue la vita grama ma sempre dopo il rinforzino..quindi è il rinforzino indispensabile, non il tormento interiore (squaraus forse..anzi..quasi sicuramente) che viene dopo.
Il punto non era se il chitarrista della boy band in questione avesse avuto o no successo da tossico ma che l'essere tossico sia indispensabile per fare buona musica (Charlie Parker Pastorius e lou reed)...poi la questione è virata sulla vita grama perchè la tesi del tossico solo un cretino potrebbe sostenerla.

Abbiamo anche scoperto nel corso della discussione che una vita artistica è spesso incompatibile con una esistenza piccolo-borghese e di questo vi ringrazio perchè io personalmente non lo avevo ancora capito.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 27/07/2015 ore 14:24:31
Ma sei stato tu a rispondermi, A ME, che non c'è nessun tormento interiore!

"Gli scazzi non producono musica e la mancanza di topa non produce poesia.
Il tormento interiore lo tiene il bancario l'urologo lo spazzino "

l'hai scritto a me, e non si parlava di droga. Surreale.
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 28/07/2015 ore 15:34:50
Guycho------->Se poi, come qualcuno ti ha già risposto, per tormento si recepisce solo "tossicodipendenza" allora si è capito ben poco di quello che volevi dire :)

Post numero 1 della interminabile serie :-)
Rispondi
di caldaia [user #12139]
commento del 26/07/2015 ore 15:20:39
Può chi se la sente di lodarlo fino alla nausea ma a mio avviso è un mediocre camuffato da rockstar. (I veri chitarristi sono altra gente)
Venia ma per me è così.
Enzo
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 26/07/2015 ore 20:58:55
Ed ok il ibero pensiero di tutti, ma trattandosi semplicemente di post di auguri questo cosa c'entra? Domanda retorica eh!
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 27/07/2015 ore 11:49:22
Hai ragione Tyler, quindi: "tanti auguri a slash" un mediocre chitarrista, diciamocelo senza retorica. Lo stesso post che lo celebra ricorda appetite for destruction e basta. Sinceramente, al di là di un giudizio basato sul gusto musicale (che apprezzo) non si può trasformare in musicista di riferimento uno che in 22 anni di altalenante carriera (il che vorrà pur dire qualcosa) ha lasciato un solo disco veramente significativo.
Rispondi
di asidisi [user #16165]
commento del 27/07/2015 ore 18:09:46
mitico Slash, uno dei miei chitarristi preferiti.La prima volta che l' ho visto dal vivo e' stata a Torino con i Guns negli anni novanta. L'ultima a Milano l'anno scorso. Bellissimo il periodo degli Snakepit,ero andato a vederlo all 'Alcatraz. Facevo le superiori ed era gia' un mito, e dopo 30 anni dall'esordio e' sempre un grande .Anche per me uno degli ultimi guitar hero. Auguri rocker.
Rispondi
di saketman2 [user #18572]
commento del 29/07/2015 ore 14:13:51
Che accese discussioni... Forse è meglio pensare al periodo in cui hanno vissuto, sia socialmente che emotivamente, tanti Artisti, forse è meglio pensare che moltissimi Artisti, sia nella musica, che in altre forme di Arte, come ho letto anche in altri commenti sopra, sono o sono stati, "bipolari"... Una "patologia" molto sfaccettata che ha coinvolto, nel bene e nel male, centinaia di Grandi Artisti portandoli a sperimentare gli eccessi... Forse tutti i Grandi Geni, lo sono stati (bipolari). Slash non è assolutamente un "Genio" è solo un chitarrista compositore ( con forte similitudini verso questa "patologia") che ha segnato, nel bene o nel male, anche lui la Storia musicale degli anni '80 e si è ritrovato dentro il "colpo di frusta sociale" che in quegli anni '80 ha riportato fuori gli anni '60 o '70... Poi, si sa, le debolezzae oppure le accentuazioni psichiche ( nel senso di accentuazioni in termine di sensazioni, vulnerabilità o rotture di schemi per "andare senza freni") hanno fatto il resto. Comunque sia, non sono forse drogati oggi molti ragazzi con dipendenze da social net, oppure da intensissimo uso di cellulari e videogiochi? Non so, per me, anche quella di questi anni è droga di tipo "psichica" che, comunque non ti porta a comporre, grandi opere... Non giustifico le droghe degli anni '60 e '70, ma comunque, fanno parte della storia della musica dal Blues al Rock, volente o nolente... Ogni Epoca ha avuto le sue "sintomatologiue sociali" è indubbio.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 29/07/2015 ore 17:34:55
Infatti l'argomento è molto più complesso e ricco di storia per essere bollato con un semplice "drogarsi fa male" (come se non si sapesse). Che poi, se penso a Keith Richards mi viene pure il dubbio... :)

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di saketman2 [user #18572]
commento del 29/07/2015 ore 17:58:14
Difatti, la penso allo stesso modo ... Oggi si tende spesso ad estrapolare le situazioni dal loro contesto spazio-temporale. Quasi come se oggi si tendesse ad appiattire tutto ,come hai detto appunto tu, senza approfondire nulla... Senza appunto considerare i "movimenti d'opinione" hippy (o hippie che dir si voglia), la contestazione sociale di quei tumultuosi anni e movimenti inerenti di contestazioni sociali fortissimi sia in Europa che in U.S.A. qui appunto, oltre alla "Beat Generation" anche le contestazioni nate con la guerra del Vietnam per esempio di cui la musica ne è stata grande protagonista..
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di SuperAdrian utente non più registrato
commento del 30/07/2015 ore 10:55:04
Capisco e comprendo le critiche verso il suo stile di vita, quello che invece non capisco è il motivo per cui un sacco di gente gli da addosso come chitarrista. A me sembra tutto tranne che scarso o sopravvalutato, ha riportato in auge un modo di suonare estremamente basato sulla melodia e sulle dinamiche in un epoca in cui vigeva l'ipertecnicismo e la velocità esasperata assieme a tonnellate di gain. Il suo successo può fare rabbia ma va incastonato ed inquadrato nel periodo storico in cui i Guns sono emersi. I suoi assoli e riff sono spesso estremamente cantabili e questa caratteristica secondo me lo ha fatto apprezzare al maggior numero di persone possibile. Tanti ragazzi oggi imbracciano la chitarra e sognano di diventare rockstar anche grazie al contributo di Saul Hudson alla storia del rock, secondo me questo è sufficiente a renderlo una leggenda.
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di rockmaniac [user #35828]
commento del 30/07/2015 ore 11:13:47
Mi ha fatto piacere leggere il tuo commento, SuperAdrian. Nel mio post volevo proprio sottolineare come, senza tener conto dei gusti (che per carità sono sempre soggettivi), Slash abbia veramente portato molti ragazzini verso la chitarra, in un periodo in cui il gusto di suonare si stava un po' perdendo.
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di francesco72 [user #31226]
commento del 04/08/2015 ore 20:43:10
beh, dai non esageriamo. appena tre anni dopo appetite for destruction usciva passion & warfare di Steve Vai e se pur molto tecnico non si può certo dire che trascuri la melodia. Lo stesso dicasi per il suo maestro Joe Satriani che proprio nell'87 faceva uscire Surfing with the alien da cui cito always with me, always with you e satch boogie giusto per segnalare che non è esattamente un disco tritanote. Se l'alter ego di slash fosse un joe taffolla qualunque ok, ma che ci permettiamo di trascurare sic et simpliciter soggetti come soundgarden o pearl jam facendo del solo slash il paladino della melodia e del chitarrismo "espressivo" mi pare un po' eccessivo.
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di SuperAdrian utente non più registrato
commento del 04/08/2015 ore 23:27:07
Citi generi e personaggi distanti anni luce, non capisco come puoi paragonare il grunge a gente come Satriani e Vai.
Qui si parla di qualcosa di diverso, un tipo di chitarrismo molto classico, abbastanza grezzo e poco tecnico, che è arrivato al cuore della gente molto di più di quanto abbiano fatto gli artisti che hai citato.
Questo è un dato di fatto che nessuno può negare, poi che Slash possa non piacere vivaddio, ognuno ha i suoi gusti.
Ma il ragazzo ha anche i suoi meriti che spesso non gli vengono riconosciuti, e questo mi da abbastanza fastidio perchè non scaturisce da una visione oggettiva delle cose ma piuttosto da opinioni personali.
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di francesco72 [user #31226]
commento del 05/08/2015 ore 13:11:10
Infatti non li paragono, segnalo solo che nel momento in cui esplodeva la cometa Guns N Roses, decine di altri musicisti di vario genere ed estrazione si affacciavano alla ribalta. Questo unicamente per ampliare un po' l'orizzonte rispetto al tuo intervento secondo cui in quel periodo vigevano ipertecnica e velocità high gain ed il solo Slash si distingueva. Volevo significare che l'espressività l'hanno dimostrata anche altri artisti. Dopodichè, che Vai o Satriani o i pearl jam siano arrivati meno al cuore della gente, perdonami, mi sa che è proprio solo una tua opinione. In chiusura una precisazione: a me lo Slash di appetite for destruction o always on the run piace e molto; ma proprio perchè si tratta (a mio parere) di exploit, mi pare che sia un po' sopravvalutato. ciao
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di SuperAdrian utente non più registrato
commento del 05/08/2015 ore 13:32:16
"ha riportato in auge un modo di suonare estremamente basato sulla melodia e sulle dinamiche in un epoca in cui vigeva l'ipertecnicismo e la velocità esasperata"
Io veramente ho solo scritto che il suo modo di suonare era abbastanza controcorrente rispetto a quello che si sentiva in quel periodo, non volevo certo dire che gli si debba dare la palma di supremo paladino della melodia, sarebbe abbastanza esagerato.
Per quanto riguarda arrivare alla gente, beh perdonami ma io parlavo in termini quantitativi ed i numeri dei Guns in termine di vendite sono diversi e molto da quelli di Satriani e Vai.
Poi ognuno è libero di avere le proprie opinioni, naturalmente. Saluti.
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di francesco72 [user #31226]
commento del 06/08/2015 ore 18:53:39
sulle opinioni concordo, ma sull'equazione: arrivare al cuore = dischi venduti, avrei qualcosa da ridire. Di questo passo le las ketchup con Asereje hanno lasciato un'impronta significativa nel cuore della gente, ma dai.
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di telecrok [user #37231]
commento del 03/08/2015 ore 16:09:5
Avevo scritto in premessa che non avrei replicato, ma ho buttato la bomba e visto come si son messe le cose, non posso esimermi dal farlo, ma non farò filippiche con esempi e scorci di vita relativi a Tizio e Caio, mi limiterò a proporre un quiz, o meglio, un sondaggio, se volete e se ne avete voglia, OK allora, mettetemi in fila 5 nomi di chitarristi completamete astemi, che non hanno mai fatto uso di droghe, che non abbiano mai preso farmaci stimolanti o psicotropi in genere, che tra gli anni 60 e gli 80' ma se volete i 90', (trent'anni mi sembrano più che sufficienti ma se volete partiamo dagli anni 50), hanno fatto epoca, hanno lasciato un segno nella storia del Rock'n'rol con dentro il blues, Hard Rock, Progressive... ecc ecc, nonché del Pop in generale, intenso come Pop nell' accezione più dignitosa del termine, per intendersi: per favore non i Castellina Pasi che pur di Pop... si tratta, intesi? Anche se pure qui avrei delle riserve..... Nomi che hanno fatto la storia e che almeno 70 o 80 persone su 100, giovani e meno giovani, nei vari periodi, hanno conosciuto, riconoscono e ricordano, al di fuori di ogni dubbio, come star, senza anteporre gusti ed opinioni personali, ma a premiati a furor di popolo dei fuoriclasse, "veri" outsider dello strumento, o frontman padroni assoluti della band e non solo, insomma mi avete capito cosa intendo, forza, vediamo cosa ne viene fuori. Per esempio un David Bowie non lo si può lasciare fuori da questo contesto anche se non lo menzioniamo certo come chitarrista, in quanto contava sui sevigi di un personaggio che comunque anche lui non era né astemio né allergico alla coca, o a psicofarmaci di tutti i tipi, almeno nel periodo che "contava qualcosa"......, metteteci dentro chi volete ma valgono le discriminati di cui sopra, non saltate fuori con nomi che conoscono in 5 e solo i fan dell'epoca. Facciamo questo sondaggio, non ci saranno premi, riconoscenze o diplomi, solo così per giocare ed alleggerire la discussione e forse... renderla ancora più credibile e anche io mi sentirò meglio se sarò tacciato di pressapochismo e ignoranza, non mi dispiacerebbe affatto, perché lungi da me fare l'apologia degli stupefacenti e di tutte le alterazioni, ma alla sincerità non bisogna mai rinunciare, specie a quella storica, non l'ho mai fatto e a chi mi chiedeva quanti anni ho posso rispondere che sono sulla 60ina e le ho viste pressoché "tutte", pertanto presumo di sapere quello che dico. Avete voglia di fare questo gioco? Se alla fine la maggioranza darà una media di 3 su 5 smentendo la mia tesi, chiederò ancora scusa, scavate nella vostra memoria e siate sinceri. E a proposito, a chi ha menzionato Frank Zappa, ricordo che il buon Frank fino al momento di schiattare, fumava 80 Marlboro al giorno e dichiarava che se glielo avessero impedito non avrebbe suonato più, ( l'ha detto e ridetto più volte ai vari proibizionisti che lo intervistavano) non aveva pregiudizi sulle droghe e diceva che ognuno si scoppia come gli pare, snobbava lo spinello ma faceva onore al Bourbon, oltre al gran uso di pasticche varie più o meno potenti da qui la sigaretta sempre in bocca........ Fate il giochetto se volete sinceramente e indicate i nomi che davvero sono stati significativi, non faticate oltremodo per smentirmi, per me sarà un piacere darvi ragione. ciao
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