Mr. Saul Hudson, in arte Slash, spegne oggi cinquanta candeline esatte, almeno trenta delle quali passate a far rock con tutto quelle che ne consegue, sex & drugs compresi. Oggi Slash soffia sulla sua torta in modo diverso, più rilassato e completamente ripulito, come si conviene a una rock star che ne ha sì combinate di ogni genere, ma ha anche saputo mettere un freno al momento giusto, evitare che gli eccessi lo portassero a una fine prematura e godersi finalmente la sua musica. Altri famosi chitarristi lo hanno preceduto su questa via di redenzione, a cominciare da Eric Clapton, per esempio, ma molti altri si sono tristemente persi per strada.
Un cinquantenne assolutamente in gamba, ancora attivo e carico di energia sul palco, anche se con qualche chiletto di troppo. Ma cosa importa? Slash è ormai un’icona del rock: il suo cappello a cilindro e i sui impossibili capelli ricci sono diventati un marchio, un simbolo inconfondibile, così come il suono della sua chitarra. Già, perché se oggi festeggiamo un po’ tutti insieme a lui questa data, è sicuramente per la sua chitarra, quella Les Paul che ha fatto sognare migliaia di ragazzini. Diciamolo: quanti di noi non sono rimasti a bocca aperta la prima volta che hanno ascoltato Appetite for destruction, nell’ahimè lontano 1987? E Slash, che allora di anni non ne aveva ancora compiuti 22, prepotentemente veniva fuori con i suoi riff e con degli assolo che da tempo non si sentivano più.
Ventidue anni: ci pensate? Oggi un artista di ventidue anni, se non è passato da qualche contest televisivo, probabilmente non ha già più un futuro. Non c’è da sorprendersi se proprio Slash, qualche giorno fa, ha dichiarato che . Non c’è più spazio per le garage band, per i giovani con tanta voglia di suonare e di fare gavetta. L’industria discografica vuole tutto e subito: brucia i talenti prima ancora di averli scoperti.
Ma, fortunatamente, ci sono ancora molti giovani che imbracciano uno strumento e, magari proprio per la voglia di imparare a suonare pezzi come "Sweet child of mine" provano e riprovano sulla loro chitarra, sognando le gesta di un eroe di (ormai) cinquant'anni.
E allora, come ho anche scritto nella sul mio blog personale: grazie Slash e buon compleanno.
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