di nix [user #8287] - pubblicato il 06 agosto 2015 ore 07:30
Il tempo dei sistemi wireless inaffidabili, complicati da usare e costosi è passato. Oggi il mercato offre soluzioni molto performanti a prezzi contenuti e con ingombri ridotti al minimo, di pari passo con latenze del tutto trascurabili. È il caso dell'inglese Smooth Hound Innovations Classic.
Frankfurt Musikmesse 2015. Dopo averci provato per qualche anno, questa è stata la volta buona. Siamo partiti alla volta di Francoforte il venerdì pomeriggio, facendo dribbling tra gli impegni di lavoro con la scusa di un’importante fiera di settore (senza andare troppo nei dettagli). Trento - Francoforte non-stop con unica sosta per caffè al Brennero dove è ancora abbastanza buono, e per würstel da qualche parte in Germania, dove le aree di servizio si chiamano tali per un motivo, ovvero offrire servizi, efficienti e di qualità, incluso il pernotto. Tra i servizi a pagamento, la mega colazione che ci ha ben predisposti a una giornata tosta a base di utensili dal numero variabile di corde, pedali, pedalini, pedaloni, combo, casse, testate, simulatori, custodie, tracolle e tonnellate di accessori. Il tempo è poco, quindi scelta oculata dei padiglioni da visitare e avanti a testa bassa.
Dopo aver provato svariati strumenti e con le orecchie ormai fumanti stemperate solamente dall’ottima Weizen servita all’esterno, incappo nel primo pomeriggio in un piccolo stand semivuoto, due persone al bancone, una Stratocaster sul cavalletto e un combo JCM900. Attirato dalla non appariscenza dello spazio espositivo e dalla poca originalità nella strumentazione mi avvicino per capire di che si tratta e vengo avvicinato da Chris. Allora comincio a capire. Chris mi racconta che stanno commercializzando un sistema wireless per chitarra e basso che lavora nella banda del WiFi ma implementa un protocollo proprietario, che fa lo switch del canale nel momento in cui il sistema rileva delle interferenze, delle diverse modalità di recupero dei pacchetti, eccetera.
Mi racconta che prima lavorava nel settore delle telecomunicazioni e, anche lui ingegnere come me, iniziamo una piacevole chiacchierata. Più ne discutiamo e più il prodotto mi sembra interessante e ben studiato. A Chris piace parlare e mi racconta un po' la sua storia, come ha pensato all'oggetto e come alla fine ha fondato la Smooth Hound Innovations UK, con il suo forte accento british che non lascia dubbi in merito alla sua autenticità britannica. Gli dico che sono italiano e mi racconta della sua passione per le macchine italiane, delle sue Alfa, quelle che ha in garage e quelle che ha avuto in passato, della 308GT4, e così via. Pareva ci conoscessimo ormai da una vita. Alla domanda "Lo vuoi provare?" non gli ho neanche dato il tempo di finire la frase che avevo già imbracciato la Strat. E a me la Stratocaster non piace neanche tanto. Ma si sa, in fiera si prova tutto quello che si può.
Togliamo lo stand-by dal JCM, alziamo un po' il volume per stare al di sopra del livello di rumore della folla e comincio a suonare. Spostandomi faccio quei gesti ormai inconsci di cercare il cavo e spostarlo per non inciampare, e solo lì mi accorgo di quanto fedele sia la risposta che sentivo dai coni. Chris mi dice, "Vatti a fare un giro, a dopo". Così comincio a pascolare nei dintorni dello stand, con un po' di visitatori un po' stanchi e un po' attoniti che mi guardano a chiedersi cosa diavolo facessi a passeggio suonando una Stratocaster spenta nel marasma della fiera. Poco più in là il combo stava fedelmente riproducendo le mie plettrate, senza comprimere, senza togliere dinamica e senza percepire latenza dovuta alla conversione A/D, e facendomi sentire bene l’attacco del plettro, proprio come piace a molti di noi. Infatti il motivo per cui vendetti qualche anno fa il sistema che avevo era proprio per la costante sensazione che mancasse qualcosa. Così, soddisfatto del mio momento di gloria, ripongo la chitarra e dopo altre due chiacchiere di commiato riprendo la visita con in testa il pensiero costante a questo prodottino interessante, made in UK with love and passion, compatto, e dal prezzo interessante. Da qualche anno a questa parte l’artigianato di qualità (soprattutto quello italiano) mi attrae tantissimo, mi piace vedere persone che propongono prodotti fatti con le loro mani, in cui ci mettono tutto il loro know-how, per distinguersi tra mille altri. Così torno a casa e scrivo a Chris: ne compro uno! E ora, quando ne ho l’occasione, suono anche io senza cavi.
Nel tempo libero e per ringraziare Chris delle chiacchiere, della gentilezza, e del servizio clienti ineccepibile, ho pensato di condividere il mio entusiasmo per il sistema con due brevi video che raccontano il Classic visto dal mio modesto punto di vista.