di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 08 settembre 2015 ore 07:30
La Eastman ACTG-1 è una travel acustica realizzata con cura, con legni selezionati per dare il meglio anche con dimensioni ridotte. L'abbiamo provata con Paolo Antoniazzi nell'acoustic room di Lucky Music.
Abbiamo già provato diverse Eastman qui su Accordo e, se vogliamo trovare una caratteristica comune a tutti i modelli, dobbiamo citare il rapporto qualità prezzo. La ACTG, per gli amici Acoustic Travel Guitar, sembra non essere da meno, almeno sulla carta.
Il legno scelto per la tavola armonica è l’abete Sitka, massello in questo caso. Per le fasce e il fondo, invece, è stato utilizzato il sapele laminato. Questo legno è molto simile al mogano, sia come risposta sonora sia esteticamente. Lo shape del body è su per giù quello di una concert, ma le proporzioni della parte bassa della cassa tendono a quelle più tondeggianti di una jumbo. Tutto è in scala ridotta, ovviamente, fatto salvo il manico in mogano che invece ha un diapason più che accettabile da 23,5 pollici.
Il binding nero e la leggera rosetta disegnata intorno alla buca sono le uniche concessioni all’estetica che troviamo sulla Eastman. La finitura natural, l’assenza di battipenna e dot segnatasto sono perfettamente amalgamati e danno alla travel un aspetto tutt'altro che economico.
Chiudono la panoramica tecnica le meccaniche cromate e il ponte in palissandro con selletta in osso.
Le dimensioni della travel non sono esageratamente minute, anzi. Per essere una chitarra da viaggio è abbastanza ingombrante. Sotto al braccio destro non riempie lo spazio come una jumbo, ma non sembra nemmeno di avere tra le mani una 3/4.
Il manico è la parte che soddisfa di più nel playing. Un setup perfetto fa il paio con il profilo ribassato che non impegna eccessivamente la mano. Sembra che le corde siano di burro tanto sono morbide e non si fatica a effettuare neanche i bending più estremi. Non è affatto difficile entrare in confidenza con la ACTG e in un attimo possiamo concentrarci su quello che sentono le nostre orecchie.
Quello che raggiunge i timpani è un sound pieno, inaspettato. Si sente il legno vibrare sulla pancia, trasmette insomma delle belle sensazioni fin dalle prime note. La cassa non è microscopica e riesce a mettere nel mix una giusta dose di basse, trasformando la voce della ACTG da traveler a (quasi) acustica full-size. Il volume è sufficiente non solo per una cantata intorno al fuoco e ben distribuito attraverso tutto lo spettro delle frequenze.
La comodità con cui ci si muove su e giù per il manico ci trasmette subito la voglia di dedicarci al fingerstyle, ma lo strumming è davvero la morte sua. Con un plettro morbido si finisce per passarci assieme l’intera vacanza.
La Eastman ACTG-1 è una travel guitar molto guitar e poco travel. È realizzata con cura, come gli altri strumenti del marchio cinese. L’acustica di oggi viene venduta per un prezzo che si aggira intorno ai 350 euro, con custodia rigida inclusa. Visto quello di cui è capace, il prezzo è adeguato, anche se non proprio contenuto.