di guitarhero81 [user #7159] - pubblicato il 19 novembre 2015 ore 11:00
Un costruttore italiano riprende e rivede il "fuzz del caprone" che ha conquistato il cuore di tutti i fan di David Gilmour. Il Rams Head ha lo spirito del muff, ma una serie di controlli pensati per renderlo più gestibile e versatile. Eccolo alla prova.
Quando si parla di David Gilmour e fuzz non può mancare all'appello un pedale molto ricercato da Gilmoriani e non: il Rams Head. Vi propongo un test del clone realizzato da EMS Pedals che racchiude dentro di sé il suono leggendario di quegli anni insieme a numerose sfumature sonore.
Realizzato con componentistica di prima scelta in pieno stile boutique, il pedale si presenta con una scocca in metallo robusto unita a un design molto essenziale.
Il pedale risulta essere così composto: uno switch true bypass, un indicatore LED ad alta luminosità, i controlli di Volume, Tono e Sustain e uno switch a tre posizione per i tagli sulle frequenze medie. Il tutto è alimentato a 9 volt come i più classici dei pedali, non è però prevista l'alimentazione tramite batteria.
Personalmente ho sempre associato il suono del fuzz al genere noise/stoner/grunge, ma questo pedale mi ha colpito positivamente per la versatilità che riesce ad avere. Infatti spesso troviamo fuzz difficili da controllare o gestire, basti pensare che alcuni fuzz più moderni integrano addirittura un gate al loro interno. Questo pedale invece riesce a spingersi dal noise ai suoni solisti più lirici e legati.
Lo switch dei medi, che opera tagli diversi sulle frequenze medie, diventa il nostro coltellino svizzero per inacidire e/o addolcire il suono che risulta essere sempre pieno di armoniche in pieno stile fuzz.
Una nota sul layout del pedale. Io ho una delle prime versioni fatte con lo switch dei medi al centro, mentre nelle successive versioni e in quelle che potete acquistare oggi lo troverete in questo layout.
È stato spostato lo switch dei medi in modo da renderlo più "protetto", lontano dal bottone dell'on/off e dalle eventuali pedate durante i live. Tuttavia, se lo usate in un looper non avrete di questi problemi.
Nel video di test ho voluto strizzare l'occhio al suono più gilmouriano, ma poi nella parte centrale della prova ho cercato di ricavare anche il sound acido degli anni '60-'70 fino al grunge degli anni '90.
Ho usato il Kemper unicamente per avere il suono dell'HIWATT che purtroppo non possiedo unito alla parte di effettistica interna del kemper per l'intro. Ho voluto evitare di collegare altri pedali o multieffetti che non fossero di qualità e che ne degradassero il suono.
Forse i puristi disdegneranno un po' il test con il Kemper perché non è un ampli con le valvole, ma ultimamente anche le demo della Electro-Harmonix sono fatte con questa macchina, e se lo usano loro che sono tra i più grandi produttori di pedali ci sarà un perché.