Spezzetta e ripeti come un disco rotto: Charlie Foxtrot
di redazione [user #116] - pubblicato il 23 novembre 2015 ore 11:00
Un buffer digitale analizza pezzetti di segnale, e nelle mani dei progettisti Malekko serve a mandare in tilt una chitarra con un risultato unico nel suo genere. La mente dietro il Charlie Foxtrot è di Peter Holmström dei Dandy Warhols, che ne offre un esempio suonato in video.
Per definizione, un buffer digitale è un circuito che raccoglie e processa una parte di segnale di una durata data ripetendo l'operazione ancora e ancora, come una lente puntata su una porzione di nastro che scorre. Nell'accezione comune, è come se "studiasse un po' per volta" il segnale per permettere poi a un processore di applicargli i calcoli matematici del caso. Dal punto di vista dei progettisti Malekko, invece, serve a mandare in tilt una chitarra. Quando si parla di buffer, si è portati a pensare a un dispositivo ideato per migliorare la resa di uno strumento elettrico su linee più complesse, che lavora in sordina sullo sfondo di un normale suono di chitarra nel modo più trasparente possibile. Un Digital Buffer e Granular Pedal come il Charlie Foxtrot, invece, si basa sullo stesso concetto di "analisi spezzettata del segnale" per generare un effetto decisamente singolare. Il pedale Malekko tagliuzza il segnale raccolto entro un dato lasso di tempo e lo ripete come un disco incantato con un risultato che può ricordare quello ottenuto in alcuni live da Jonny Greenwood con i Radiohead, sua stessa opera attraverso il software di programmazione musicale Max MSP. A rivolgersi ai laboratori Malekko per il Charlie Foxtrot è però un altro artista: Peter Holmström dei Dandy Warhols, che per il suo ultimo stompbox signature ha voluto qualcosa di decisamente diverso dal solito overdrive.
Il pedale dispone di sei controlli. Size decide la durata del "sample" da registrare e ripetere, cioè l'entità del buffer, tra un minimo di 200ms e un massimo di 600ms. Duration è la quantità di ripetizioni, da 100ms fino a 10 secondi. Pitch mode, quattro modalità differenti più una random. Stutter è la prima nell'ordine e mantiene il pitch delle note immutato. La seconda è Up e modula l'altezza delle note ripetute verso l'alto con velocità e intensità casuali. La terza è Down e fa lo stesso nella direzione opposta. La quarta alterna le due precedenti per la funzione Both. Random, infine, miscela tutte le precedenti. Threshold è la soglia oltre la quale il segnale viene raccolto dal pedale e processato. Regolato al minimo, ogni nota sarà "bufferizzata", mentre portandolo al massimo si accederà a una modalità manuale in cui è il musicista ad azionare il processo a piacimento. Si potrebbe desiderare di miscelare il suono pulito con quello effettato per rendere la parte bufferizzata come un leggero colore nell'insieme o una componente prepotente per un effetto estremo e da musica elettronica in piena regola. Per questo, il Mix permette di andare da un segnale 100% dry a uno 100% wet. Un pedale che genera copie delle parti suonate causa sempre uno squilibrio dei volumi percepiti all'interno del mix. Parti doppiate suonano più forti e potrebbero richiedere un abbassamento del livello generale per non stonare nel complesso o, viceversa, un leggero boost può essere necessario per far sentire bene tutti gli effetti creati. A questo scopo, il Charlie Foxtrot fornisce anche una manopola di Preamp Level con cui attenuare o amplificare il segnale in ingresso. Tutti i parametri possono essere gestiti manualmente attraverso un pedale d'espressione esterno.
Il Charlie Foxtrot è già disponibile sul mercato e può essere acquistato direttamente dal sito ufficiale a questo link, dove Malekko pubblica anche maggiori informazioni tecniche sul pedale.