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Paul Gilbert: famoso per cose di cui mi scuso
Paul Gilbert: famoso per cose di cui mi scuso
di [user #17404] - pubblicato il

Paul Gilbert spiega l'errore più comune di tanti chitarristi troppo concentrati sulla tecnica e il virtuosismo: scordarsi che quello che suonano dovrebbe funzionare applicato alla musica. Invece, praticano per ore solo fraseggi funambolici, senza preoccuparsi della loro musicalità o - peggio ancora - costruiscono canzoni come pretesto per sciorinare le loro acrobazie sulla sei corde. Peccati di gioventù che lo stesso Gilbert, oggi si rimprovera.
"Il problema dei tanti esercizi, di tanta tecnica chitarristica, dei lick shred che ho insegnato nei miei metodi è che molti musicisti li studiano e suonano fuori dalla musica. Suonano questi fraseggi, questi passaggi separatamente, quando invece sono stati scritti e composti per stare dentro la musica, come parte di una canzone, sia pure quella più funambolica, magari nel cuore di assolo.
Isolati dalla musica, decontestualizzati, questi lick sono suonati con l’unico obbiettivo di farli il più velocemente possibile. E invece l’obbiettivo dovrebbe essere un altro: riuscire a incastrare i lick nella musica, farli funzionare sul tempo.
Quando suono sono totalmente concentrato sul tempo, sulla pulsazione della batteria. Se suonando su un pezzo, anziché assecondare queste cose ci suoni sopra un lick velocissimo, snocciolato più veloce del groove della base, non va bene! Perché non c’entra nulla, non gira assieme alla canzone. Gran parte dei fraseggi che siete abituati a sentirmi suonare veloce, vengono dal mio lavoro con le band, dal fatto di suonare canzoni assieme ad altri musicisti. Nascono per essere applicati in un contesto musicale reale. Non per essere suonati da soli! 
 
Paul Gilbert: famoso per cose di cui mi scuso
 
Ho sviluppato i miei fraseggi suonando e improvvisando su classici del rock come "School's out" di Alice Cooper; partivo dal riff e dal groove del pezzo e i lick che suonavo dovevano girare su quel tempo, su quella tonalità.
Poi quando suoni, quando improvvisi c’è sempre qualcuno che ti dice: “Ok, ma adesso, plettra velocemente!”. Va bene, posso farlo ma a patto che questo vada a tempo con il groove, funzioni con il brano che sto facendo.
Ma nemmeno questo è sufficiente. Perché poi, la cosa più importante è chiudere questi fraseggi veloci in maniera sensata: con delle pause, delle chiusure coerenti e convincenti. Ed è pazzesco perché -credimi - il 99% dei chitarristi che sento shreddare non sono in grado di chiudere i loro fraseggi in maniera sensata. Il loro playing è un aereo che continua a volare alla stessa altezza senza scendere o salire mai di quota! 
 
Paul Gilbert: famoso per cose di cui mi scuso
 
Per questo è fondamentale suonare in una band, suonare delle canzoni: così da costringersi a dare musicalità a fraseggi che altrimenti resteranno solo esercizi di tecnica. Così ho fatto io.
Per carità, anch’io per un piccolo periodo della mia vita mi sono esercitato solo sulla tecnica, eseguendo da soli lick e fraseggi. Ed era buffo perché in quel periodo costruivo le canzoni attorno ai miei lick. Le canzoni erano le cornici attorno al mio fraseggio shred. Quando dovrebbe essere esattamente il contrario.
E sfortunatamento, in qualche maniera, sono diventato famoso per questo. Ma davvero mi scuso per aver fatto musica in questo modo."
 
lezioni paul gilbert
Link utili
Il sito di Paul Gilbert
La pagina di Paul Gilbert sul sito Ibanez
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di Mimmo66 [user #26026]
commento del 09/12/2015 ore 18:04:36
va beh dai, scuse accettate ;-)
Rispondi
di ciun [user #15167]
commento del 09/12/2015 ore 19:35:55
Si, però ora ci ha un po' rotto con questa storia!
E lascia che ognuno si eserciti! Se poi ciascuno vuole rimanere ancorato ai lick anziché alle canzoni che faccia pure, se vuole troverà la sua via per "redimersi" come ha fatto Paul, bene, altrimenti pace.
Dopotutto essere uno shredder non vuol dire andare in giro ad ammazzare gente, sembra che l' attività principale di Gilbert ora sia dissuadere i ragazzi dal tentare la sua stessa carriera. Va bene voler insegnare per il meglio, ma forse vale di più far vedere quanto vale l' alternativa, piuttosto che rinnegare il proprio passato.
Rispondi
di wrugg25 [user #31282]
commento del 09/12/2015 ore 20:21:54
Concordo, in parte: ormai il buon Paul sembra non voler dire altro... ma d'altra parte, sono felice che continui a farlo, perchè lui era uno dei musicisti che spesso mi venivano proposti per "farmi cambiare idea" quando sciorinavo i miei pareri sullo shred (pareri tutt'altro che positivi), e che chi lo nominava il tal senso debba ora sentirlo rinnegare (fino ad un certo punto, comunque...) il suo passato mi rende intimamente felice :D
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 09/12/2015 ore 22:14:50
Beh, ma è anche naturale.
Un artista che si evolve nel tempo, quando ascolta le cose che ha registrato nel passato quasi non si riconosce più. Da John Coltrane ai Dream Theater, da Miles Davis ai Radiohead, sono moltissimi gli artisti che si evolvono o comunque cambiano in modo profondissimo.
Ultimamente l'ho letto in un'intervista a Thom Yorke, diceva proprio di non riconoscersi ascoltando il suo album di soli sei anni fa, The Eraser (e conoscendo a fondo la sua produzione non mi stupisco).
Nel tempo si cambia, si cambiano ascolti, si cambiano gusti, ci si stanca e ci si innamora di altre cose e quello che Paul era negli anni '80 è probabile che adesso gli vada stretto.
Ora lui mette in guardia sugli effetti "negativi" (sempre relativamente parlando) di un certo tipo di chitarrismo, perché sostanzialmente è sempre stato uno che ama la forma canzone.
E' poi fa figo fare "outing" ;-)
Io, comunque, mi allarmo di più quando noto che un "artista" non cambia praticamente mai nei decenni.
Rispondi
di ciun [user #15167]
commento del 09/12/2015 ore 22:27:04
Intendiamoci, non sono un fan del vecchio ne' del nuovo Gilbert, sono d'accordo con voi in merito all'evoluzione doverosa per un musicista, ma, diamine, ultimamente Paul non sa fare altro che sparare sul suo passato. Ciò che é stato é stato, é giusto vedersi in termini diversi rispetto al passato e anche fare autocritica, ma, come dice anche il titolo, se tutto il passato fosse mondezza lui sarebbe un pincopallino che oggi non si fila nessuno.
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 10/12/2015 ore 13:44:38
boh, io l'ho interpretato diversamente. non vedo un rinnegare il suo passato, lo vedo come un consiglio per coloro che si stanno formando oggi.

lui ha avuto la fortuna non soltanto di avere una tecnica pazzesca, ma di aver avuto le capacità per creare ottima musica anche partendo dal fraseggio shred fine a se stesso (la cosa di cui si scusa): purtroppo il chitarrista shredder youtuber moderno partendo dallo stesso fraseggio compone una cagata pazzesca! Lui è comunque un ottimo compositore, Billy Sheehan lo invitò nei Mr. Big anche per questo ma ora essendo molto preso dalla didattica e trovandosi molto probabilmente circondato da velocisti della domenica che suonano freddi come il ghiaccio mi sa si sente in parte reponsabile di questa deriva.
se ci pensate abbiamo un utente che se ne viene fuori con frasi del tipo "il tapping di Vai lo impari in 2 giorni" come se la qualità di un brano o di un fraseggio dipendesse dalla difficoltà di esecuzione.
Rispondi
di darkfender [user #16554]
commento del 11/12/2015 ore 10:05:57
Se seguissi gli youtubers vedresti che diventano famosi per come scrivono e come suonano.
E il problema è proprio questo....
Oggi Gilbert non è più il punto di riferimento che era in passato per un cambio stilistico piuttosto pesante.

Se vedi i chitarristi più apprezzati oggi vedi gente come Andy James o Angel Vivaldi (che tralaltro sono "gli youtubers che secondo te scriverebbero "cagate pazzzesche").

Gibert rimane un riferimento più per la tecnica delll'alternate picking che per la composizione che francamente soprattutto con i racerX lasciava a desiderare.

Ma anche il discorso del suonare freddi..... stiamo parlando di composizione o esecuzione?
A vedere l'effetto che ha, si dovrebbe scusare per le interviste degli ultimi mesi semmai....
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 11/12/2015 ore 10:25:59
sicuramente abbiamo gusti diversi... io i primi 2 dischi dei Racer X ce li ho sul lettore mp3 da quasi un anno, mentre Andy James l'ho conosciuto pochi mesi fa, mi sono iscritto alla sua news letter (per un concorso mi pare) e dopo aver sentito 2 o 3 sue composizioni/esercizi mi sono disicritto subito: si, è uno di quelli che considero cagate pazzesche.

l'altro non lo conosco, appena possibile gli darò un'ascoltata.
Rispondi
di darkfender [user #16554]
commento del 11/12/2015 ore 12:49:59
Se io dicessi che considero Jimi Hendrix una cagata pazzesca non è che chi mi legge consideri Jimi Hendrix una cagata pazzesca, ma forse dubita della mia competenza musicale.

Senza essere Jimi Hendrix Andy James è comunque uno dei chitarristi più influenti degli ultimi anni... considera che reazione può suscitare la tua frase.....


Ora quello che leggo dalle persone che celebrano questo odio contro un certo stile è sempre caratterizzato dall'assenza di concetti concreti.

Ad esempio leggere che un chitarrista suona in maniera fredda, compone brani senza contenuti solo per esporre capacità tecniche e infine perfino concetti di blues contro shred mi dovrebbe far capire quanto confuso sia l'interlocutore su concetti musicali oggettivi.

Se volete celebrare un finto successo nella "caccia alle streghe" fate pure... quello che mi infastidisce è il danno didattico di come è posto questo articolo o intevista...
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 12/12/2015 ore 14:57:36
guarda, sarò sincero: dubito che a qualcun altro a parte te importi qualcosa di come considero Andy James... quindi non credo di suscitare nessuna reazione.

poi se stai imputando a me una battaglia ideologica di shred contro blues mi sa che non hai capito i miei interventi. a me piacciono entrambi, sono più un amante degli shredder per la loro manifesta energia (spacconaggine?) quando suonano ma adoro Hendrix, Vaughan, Moore, Winter, ecc. tutti chitarristi piuttosto energici nel loro modo di suonare.

purtroppo il povero Andy James (son sicuro non ci dormirà la notte, guarda...) lo trovo moscio come lo stracchino ed i suoi suoni moderni mi fanno cascare le palle,
sono gusti. io non "celebro odio", è che prorpio non mi dice nulla. mentre scrivo sto ascoltando il suo pezzo "time and time again": mica è brutta, è che non ci trovo niente di interessante. se a te piace non vedo cosa ci sia di male, a me annoia e mi ascolto altro.

ciao
Rispondi
di darkfender [user #16554]
commento del 14/12/2015 ore 10:30:23
guarda che IO non faccio nessuna battaglia... ho suonato un po' di tutto nella mia vita, ma Andy James è uno dei chitarristi più precisi al mondo e questo richiede un grandissimo lavoro.
fare un paragone con Vaughan e compagnia ha senso come paragonare una ducati a un'alfa romeo. Peròti racconto una cosetta molto IN topic. Se parliamo di chitarristi al servizion della musica, sicuramente Vaughan, Hendrix e compagnia sarebbero da escludere a priori.. mi andrei a sentire invece "eat 'em and smile" visto che se ne parla.
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 14/12/2015 ore 11:20:08
mica ti ho detto che fai battaglie.

guarda, non è una gara a chi ce l'ha più lungo, a chi è più preciso o suona più veloce. la mia è una semplice constatazione riguardo i miei gusti: Andy James non mi garba e preferisco omettere il mio pensiero su Angel Vivaldi che è meglio.

ma una cosa la posso dire: Gilbert fa il musicista di professione da circa 30 anni, ha jammato con fior di chitarristi (Satriani, Vai, Petrucci, Timmons, Lukather, Govan, Bettencourt, Kotzen...) non ha bisogno ne delle mie "difese" ne di quelle di nessun altro perchè il suo contributo alla musica ed alla didattica è innegabile.

mentre James e Vivaldi sono youtubers: al di fuori del mondo virtuale di internet in pratica non esistono, non ho mai sentito parlare di loro su riviste, mai letto di loro clinic o di loro concerti.

poi James può essere anche tecnicamente preparatissimo ed essere un ottimo insegnante, non lo nego, ma per me è e rimane di una noia mortale.

del tuo commento non comprendo questo: "Se parliamo di chitarristi al servizion della musica, sicuramente Vaughan, Hendrix e compagnia sarebbero da escludere a priori". non capisco il perchè. ciò che hanno fatto non era musicale? o di qualità?

e per finire "eat 'em..." lo conosco, una decina di anni fa con un gruppo facevamo la cover di shy boy, uno dei pezzi più divertenti che abbia mai suonato!
Rispondi
di darkfender [user #16554]
commento del 16/12/2015 ore 10:50:17
Tu non hai detto non mi piace.... i gusti sono soggettivi.
A me gli Elio e le storie tese fanno schifo, ma riconosco che sono musicisti da paura.


Il problema è...come persona puoi giudicare in base ai gusti, ma se ti definisci musicista devi tenere conto di fattori OGGETTIVI.

Quello che tu chiami "freddo" significa invece una ricerca della pulizia esecutiva frutto di anni e anni di studio (aspetto molto curato anche da molti turnisti contemporanei)
Questo è funzionale a musica un po' più piena E COMPLESSA senza una band che viva in funzione del chitarrista.

La spiegazione al commento è semplice... Vaughan, Santana, Hendrix e compagnia scrivono musica basata su loro stessi... senza una visione di gruppo... (stesso problema che pare affliggere Gilbert quando parla di "scale" anziché chiedere scusa dovrebbe ringraziare chi ha trasformato in musica quelle scale, con tastiere, linee di basso e voci scritte ad arte).
Per la parte riguardo a Hendrix e compagnia....

Se vogliamo davvero "salvare" i chitarristi da esecuzioni fine a se stesse non dobbiamo spiegargli come usare scale diverse... non cambierebbe nulla.

Bisogna appoggiare lo strumento e mettersi a studiare armonia e analisi musicale per trasformarsi da chitarristi a musicisti.

Altrimenti cambiamo solo il tipo di esibizionismo...
Nel caso accettiamo che esistano compositori ed interpreti...senza fare distinzioni di stile.
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 16/12/2015 ore 16:58:
senti, direi di finirla qui. a me Andy James e quell'altro non piacciono, non ho intenzione di farmeli piacere e non li ritengo dei musicisti così preparati come li definisci tu.

non gli ho sentito trovare armonie o melodie interessanti, usare tecniche funamboliche o fare alcunchè di anche solo lontanamente interessante.

abbiamo gusti diversi: per me James e Vivaldi sono due chitarristi mediocri soprattutto dal punto di vista compositivo, dubito che riusciranno a farmi cambiare idea.

a te piacciono? ascoltali, ma non cercare di convincere me, non mi interessa.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 10/12/2015 ore 08:52:59
Per me non sta rinnegando il passato, vuole solo mettere in guardia i principianti da un chitarrismo esclusivamente tecnico.

Le sue scuse sono un vezzo; dice "anch’io per un piccolo periodo della mia vita", come a dire che la maggior parte della carriera ha suonato soprattutto col cuore. E chi lo segue da anni, sa quanto sia vero. Oggi è meno shred e più posato (ha 50...e vorrei vedere), ma i suoi licks assassini sono sempre lì a farci tremare i denti!
Rispondi
di Xavante [user #31708]
commento del 10/12/2015 ore 10:01:41
Concordo in pieno. Non só quanto abbiano di vero questi articoli. Ultimamente mi sembra di mangiare la solita minestra. Non credo che Paul ultimamente rilasci questo tipo di interviste e nei live invece metta dentro a buon gusto licks a trentaduesimi. Predicare bene e razzolare male??bah.
Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 10/12/2015 ore 04:38:07
...semplicemente non vanno più di moda shred e guitar heroes.
Gilbert é davvero forte e credo sarebbe in grado di suonare qualunque cosa. Sta semplicemente seguendo la corrente.
Rispondi
di blues65 utente non più registrato
commento del 10/12/2015 ore 05:20:01
E' normale per un artista ai grandi livelli come è sempre stato lui evolversi. L'evoluzione nello stile musicale è naturale e succede praticamente a tutti. Il brutto semmai sono quelli che continuano a fare sempre le stesse cose... Malmsteen, per esempio, non si è mai evoluto e continua a suonare fuori la batteria con gli assoli che sia in entrata che in uscita non c'entrano niente con il pezzo in questione... Un altro grande invece, Vinnie Moore, anche se era bravissimo nello shred e nel neoclassico, dopo un LP grandioso "Time Odyssey" ha abbandonato completamente quello stile per passare ad altro e purtroppo cadere nel dimenticatoio... Sono scelte che si fanno, sbagliate o corrette che siano...
Rispondi
di darkfender [user #16554]
commento del 10/12/2015 ore 11:33:27
Evolversi?
Per evolverti artisticamente devi fare qualcosa con valore artistico.
Se vuoi ascoltare del blues pagando un CD compri un disco di Gilbert?


Se la risposta è no, Gilbert sta scadendo come artista e come didatta parecchio...

Per ora la situazione è questa:
Se voglio sentire della bella musica hard rock, i Mr Big (in cui ci sono fior fiore di musicisti quindi Gilbert può anche non chiedere scusa) sono una possibilità.


Chi vuole un buon metodo sull'alternate picking... Gilbert ne ha fatti.

Ma non credo proprio (per fortuna) che per qualunque altra necessità Gilbert sia un riferimento né nel blues né nella teoria.

Se Gilbert rinnega il suo passato allora non merita più di essere ascoltato per la fama che sta rinnegando lui stesso in argomenti in cui non ha ancora dimostrato nulla.
Rispondi
di blues65 utente non più registrato
commento del 10/12/2015 ore 11:59:35
Non è mica detto che per evolversi uno debba fare per forza qualcosa con un valore artistico... Lui si è evoluto dallo shred che faceva prima e sta cominciando ad incanalarsi nel blues... E' uno dei tanti esperimenti che i chitarristi arrivati fanno quando si accorgono che sono stanchi di suonare sempre le stesse cose. Logico che non potrà mai essere un Vaughan o un Clapton ma lasciamolo fare... Anche Gary Moore che aveva cominciato con la Fusion si è evoluto più volte fino ad arrivare al Rock-Blues... Alex Sholnick dal Thrash è passato al jazz e non mi dispiace affatto... lasciamoli sperimentare che poi esce qualche cosa buona da ascoltare... :)
Rispondi
di darkfender [user #16554]
commento del 10/12/2015 ore 13:40:19
a dire il vero si che vuol dire.
L'evoluzione è mutare in qualcosa di migliore altrimenti non è evoluzione ma una delle tante aberrazioni genetiche che finiscono nell'estinzione.

Suonare sempre le stesse cose non dipende dallo stile ma dal musicista.
Passare dal metal al blues o dalla fusion al blues NON si può chiamare evoluzione ancora una volta per definizione...

Lo shred peraltro non esiste....non è un genere.
è un termine dispregiativo che soltanto i chitarristi (chiediti perché...) usano per definire i virtuosi.

Per fortuna nessuno chiama Paganini o Rachmaninov shredder perché una cultura musicale differente insegna una differente forma di rispetto.

(e anche banalità come il fatto che tecnica, teoria e creatività non hanno legami tra loro e nemmeno con generi musicali....sono 3 aspetti che un musicista deve avere per essere completo o barcamenarsi con quello che ha).
Rispondi
di blues65 utente non più registrato
commento del 10/12/2015 ore 16:41:11
Siamo d'accordo... ma chi ti dice che per Paul suonare il blues (adesso) non sia migliore di suonare shred? Tu la chiameresti involuzione, per lui è un'evoluzione... ha sempre suonato lick velocissimi e adesso che finalmente può fare qualche bending lento e qualche vibrato in più gli vuoi tarpare le ali? Lo shred ai tempi miei si chiamava guitar virtuoso, per inquadrare quel genere... ma col tempo tutto cambia, anche le definizioni... Chi è che ha detto questa cippata che tecnica, teoria e creatività non hanno legami tra loro? Forse volevano dire che la troppa tecnica a volte soffoca la creatività e il sentimento... non vedo altre spiegazioni!!!... Ciao
Rispondi
di darkfender [user #16554]
commento del 11/12/2015 ore 09:34:28
La musica non si può limitare alla singola linea di chitarra.
Ci sono pezzi di Mozart con parti fatte da continue scale veloci avanti e indietro e vengono chiamati capolavori.

Qua lo vedi a prima vista anche:
vai al link

La troppa tecnica non soffoca MAI la creatività e in Europa abbiamo 400 anni di storia musicale a provarlo.
Le lacune teoriche lo fanno e a volte succede che persone che si dedicano molto alla tecnica non dedichino altrettanto alla teoria.

Per uno studente è normale (all'inizio si cerca di imparare come usare lo strumento e in seguito cosa suonare), per un professionista non dovrebbe esserlo.

E infatti non lo è se guardiamo agli altri chitarristi famosi.

E ripeto lo SHRED è un termine offensivo...
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 13/12/2015 ore 12:40:40
"La troppa tecnica non soffoca MAI la creatività ..."

Qui potrei essere d'accordo, ma è un argomento complesso. Sono anche molti a dire il contrario.
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 10/12/2015 ore 07:36:58
uagliu' comunque non credo che paul gilbert stia ogni giorno a rimproverarsi per il suo passato eh. semplicemente credo siano parti di intervista che n po' per volta la redazione decide di pubblicare! ce lo vedete voi, il buon gilbert, che ogni 5 minuti si dispera? secondo me se ne passa p'o cazz. :D
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 10/12/2015 ore 08:41:5
Già, è solo una chiaccherata amichevole dal quale estrapolare piccole indicazioni, puntualmente decontestualizzate da titoli a volte fuorvianti.
Rispondi
di stono [user #11272]
commento del 10/12/2015 ore 08:07:29
Poi il fatto che la 'musica' non si faccia con la sola tecnica è il luogo comune più banale nell'universo musicale. E' come se avesse detto: "Vedete? Qui una volta era tutta campagna..." :) Oppure: "Ragazzi!! Non ci sono più le mezze stagioni!"
:)
Rispondi
di Mimmo66 [user #26026]
commento del 10/12/2015 ore 11:16:1
"...Tu sei il primo che puoi capire cosa intendo: la tecnica fine a se stessa non porta più a nulla. Sono tantissimi i circensi, troppi. Il panorama si è appiattito a tal punto che quando spunta un Bonamassa o un John Mayer la nostra attenzione torna a vivere..."
Cesareo. ;-)
Rispondi
di esseneto [user #12492]
commento del 10/12/2015 ore 09:08:37
Le parole di Paul Gilbert sono l'epitaffio della musica suonata a mille.......io provengo dal Rock Blues : Clapton , Page , Beck , Hendrix il fenomeno shred l'ho osservato da lontano ma ho sempre avuto una immensa ammirazione per Paul , tra i tantissimi chitarristi funambolici degli anni 80/90 lui si è sempre distinto per la grande musicalità e per quel tocco blues che adesso lo caratterizza molto di più rispetto a prima. Le sue dichiarazioni sono a mio parere una grande dimostrazione di umiltà ,di amore sincero verso la musica e di responsabilità nei confronti di chi suona e vede in lui un punto di riferimento .
Rispondi
di vanhandren [user #25556]
commento del 10/12/2015 ore 12:20:4
Non saprei come interpretare certe interviste. In fondo lui si scusa per aver composto dei pezzi attorno a dei suoi licks..ma se la composizione (shred o blues) avesse dei requisiti fissi, perderebbe di interesse e creatività. Dunque scusa di cosa? A me i suoi pezzi coi Mr.Big piacevano e piacciono, dunque "scuse non accettate"! Viceversa, non sono ancora convinto delle sue composizioni "blueseggianti". De gustibus....
Concordo invece sul fatto che un solo, non andrebbe strutturato senza essere integrato con la ritmica del pezzo, o che un lick, dovrebbe "cadere in piedi" per suscitare interesse! (il condizionale è d'obbligo..la presenza stessa di regole, implica un utilizzo della ragione che potrebbe incatenare la spontaneità)
Fermo restando che il Blues non si dovrebbe studiare, ma suonare ed interpretare.
Lo Shred si studia sicuramente ed andrebbe servito..senza odorare di esercizio!
Rispondi
di materlab [user #42800]
commento del 10/12/2015 ore 15:26:37
Condivido tutto quanto detto da Gilbert, anche se poteva fare a meno di scusarsi tanto. E' legittimo che un chitarrista faccia il suo percorso musicale, ed è legittimo che dopo anni di fraseggi col turbo ti rompa un pò di suonarli. Apprezzo la sua onestà intellettuale prima che etica, ma non mi pare abbia rinnegato il suo passato.
Rispondi
di SuperAdrian utente non più registrato
commento del 10/12/2015 ore 17:09:35
Nessuno si è soffermato su una cosa interessantissima detta da Paul: cioè che in un certo periodo costruiva le canzoni al servizio dei suoi lick e non il contrario, come invece dovrebbe essere.
E' vero, avendo ascoltato dosi massicce di Mr Big riconosco questo suo approccio in tantissimi brani passati della band...uno su tutti? Colorado Bulldog, il cui intro è una mostruosa e velocissima progressione pentatonica a tre note per corde che sa quasi di esercizio fine a sè stesso, un pò staccato dal senso del brano (che a me piace parecchio).
vai al link
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 11/12/2015 ore 10:33:17
a me da il senso di una zuffa tra cani, veloce, incompresnibile a molti ma con le sue "regole". lo risentivo 3 giorni fa, non mi da la sensazione di slegato dal pezzo ma soprattutto lo trovo coerente con il titolo che appunto cita il bulldog!
Rispondi
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di SuperAdrian utente non più registrato
commento del 11/12/2015 ore 10:43:17
potrebbe anche essere :) woof! :D
Rispondi
di angusnoodles [user #13408]
commento del 11/12/2015 ore 18:07:08
Stairway to heaven, Hotel California, Comfortably Numb... Gli assoli più belli e musicali della storia del rock sono costruiti sulla pentatonica... Non si dovrebbero sempre e cmq esplorare sonorità altenative se non abbiamo ancora completamente esplorato tutte le possibilità espressive e creative della scala più utilizzata della storia...
Rispondi
di George S.L.A [user #10210]
commento del 13/12/2015 ore 08:48:35
Secondo me la sintesi del concetto è questa:"l’obbiettivo dovrebbe essere riuscire a incastrare i lick nella musica, farli funzionare sul tempo."
E ovvio che se lui nn avesse speso tante ore ad esercitarsi, nn sarebbero mai venuti fuori pezzi magnifici come addicted to that rush, colorado bulldog o l'intro di Green Tinted Sixties Mind o daddy brother, lover, little boy....
Tutte le energie vanno canalizzate nel giusto contesto musicale e lui ci è riuscito perfettamente nel periodo Mr Big.
Rispondi
di darkfender [user #16554]
commento del 14/12/2015 ore 10:33:03
Si ma il vero concetto dovrebbe essere... Studiate anche teoria oltre che la tecnica.

Solo che Gilbert fa un guerra di genere sputando su uno degli stili più complessi a livello compositivo...(se ben fatto).
Rispondi
di francescolomunno [user #38311]
commento del 14/12/2015 ore 10:49:14
Quello che dice Paul non fa una piega, non sputa sullo shred, ma sullo shred fatto male...infilare più note possibili senza tener conto della base armonica ne' di quella ritmica non è shred, è zozzeria; ho ascoltato tutta la produzione di Racer X e Mr.Big e non mi pare che Paul abbia mai fatto ciò, per cui credo che lui si scusi non tanto per quello che ha prodotto in prima persona quanto per le porcate prodotte da altri e ispirate da lui...un discorso simile lo fece anche Van Halen in una intervista su Chitarre, anni e anni fa ("se sono stato io la causa di tutto questo chiedo scusa", più o meno..)
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 16/12/2015 ore 19:36:53
Direi che siamo alla fiera dell'ovvio; Gilbert non dice altro se non che la musica va scritta e suonata con gusto (musicale). Dopodichè è ininfluente se la musica è rock, metal, sinfonica, folk blues o country. Lo shred è una tecnica, come lo è il finger picking o lo slide e come tutte le tecniche si può usare bene o male. Non capisco le scuse e mi pare solo l'ennesimo exploit di un artista che tenta di rifarsi una verginità attraverso i media più che attraverso le sue (nuove) opere.
ciao
Rispondi
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