di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 26 gennaio 2016 ore 07:30
Paolo non smette mai di stupirci. Dopo la chitarra a sette corde, la decacorde con un manico che è una freeway approda alla Di Battista. Una chitarra solidbody, incrocio tra un basso e una classica con corde in nylon, che Paolo non ha esitato a piegare alle sue esigenze.
Nico di Battista è una nostra vecchia conoscenza. Per chi non lo sapesse, però, Nico non è solo un ottimo chitarrista, ma è la mente che si nasconde dietro le DB Guitars, chitarre a metà strada tra un basso e una nylon string. Quella tra le mani di Paolo Pilo non è l’ultimo modello prodotto in collaborazione con la Liuteria 3G, ma la seconda evoluzione (qui trovate la prima versione). Il principio che sta dietro tutti e tre i modelli è però lo stesso, miscelare le caratteristiche di un basso e di una chitarra. Nello specifico lo strumento in prova oggi è realizzato con un body solido in Black Limba, un legno molto bello, lasciato in evidenza da una verniciatura quasi invisibile. A questo è avvitato un manico in mogano con tastiera in palissandro rio a 24 tasti con giunzione al 14esimo.
La DB è headless, le corde in nylon vengono fissate in fondo al manico, mentre le meccaniche trovano posto sul body e sono sei in linea. Sempre sul corpo è inserita l’elettronica custom elaborata appositamente per questo strumento. I controlli a disposizione sono quelli classici di volume e tono (quest’ultimo è passivo). Paolo, amante delle customizzazioni ha lasciato il solo tomo in vista, lasciando il potenziometro del volume nel vano elettronica (per ogni evenienza).
Di base la DB monta quattro corde standard (EBG e D) e due corde in nylon (con anima in carbonio) speciali, in grado di essere accordate un’ottava sotto, come quelle di un basso. Le particolari forme del body sono studiate per non impedire in alcun modo i movimenti, sia quando la si imbraccia in piedi con una tracolla, sia quando si suona da seduti.
È leggerissima, ma allo stesso tempo bilanciata. Il manico ha un profilo molto più simile a quello di una Strat che a quello di una classica. È arrotondato, sottile e non si fatica a impugnarlo, utilizzando anche il pollice per tastare la sesta corda.
Come spiega Nico direttamente sul sito delle DB Guitars, il metodo migliore per amplificare questi strumenti è sicuramente un amplificatore per basso. Con Paolo abbiamo optato per una cassa attiva, passando solo attraverso un mixer. Come vedrete l’accordatura utilizzata da Pilo è differente rispetto a quella standard, mostrerà un uso diverso rispetto a quello per cui la chitarra è stata progettata, meno slap e più strumming.
Le DB Guitars uno sguardo e una prova la meritano anche se in giro sono davvero rare da trovare. Per scelta non sono strumenti costruiti su larga scala. Sono chitarre che incuriosiscono molto. Lo scorso SHG in collaborazione con Dogal Strings è stato presentato il modello 2.0, leggermente diverso, ma con le stesse caratteristiche di base.