Quella che vi presento, per il sottoscritto è stata sempre la marca dell'ascia per antonomasia, magari non per fama, ma sicuramente per un legame affettivo che mi riporta ai tempi in cui, capellone e metallaro convinto, la vedevo suonare dai miei paladini. Sto parlando di Charvel, che ho sempre suonato iniziando con una produzione giapponese, Model 2 del 1988, passando per una rara Model 88 fino ad avere tra le mani questo gioiello che ha una storia particolare. L'ho infatti acquistata in USA, dove sono spesso per lavoro, dai ragazzi del negozio Wild West Guitars a Riverside, vicino a Los Angeles.
Lo strumento proviene dal Custom Shop, è stato costruito dal master builder Red Dave e poi aerografato da Mike Learn. Siccome è stata realizzata solamente in 13 esemplari per commemorare l’indipendenza dei primi 13 stati USA dall'inghilterra, il corpo chitarra rappresenta la famosa bandiera del Generale Gadsden nella quale campeggia il motto "Don’t Tread On me" ovvero non mi calpestare, raffigurante il serpente a sonagli che era poi l’incarnazione degli USA che intimavano all’invasore i propri istinti bellici.
Il corpo è in tiglio, il manico in acero, 22 tasti jumbo, un solo pickup humbucker al ponte Bare Knuckle Holy Diver, paletta in tinta con il corpo, ponte Floyd Rose, meccaniche Schaller, controllo di volume. È quindi molto essenziale.
Sarà perché è la mia chitarra, sarà perché ha una storia affascinante e mi è stata consegnata da Erik Turner, chitarrista dei Warrant e anche co-proprietario del negozio Wild West Guitars, ma vi garantisco che ha un suono pazzesco.
Il pickup è estremamente versatile e quindi si possono tranquillamente suonare accordi, arpeggio e assolo clean, ma ovviamente sui distorti il mostro si scatena. Io la uso attraverso un Fender Pro Jr. del 1994 con un Boss DS1, un TS9, e poco altro. Quello che mi ha impressionato è la scorrevolezza del manico, che anche negli ultimi tasti permette di muovere le dita agevolmente e quindi di compiere assolo precisissimi.
La chitarra pesa molto, ma anche da spenta ha un suono molto presente e squillante. Il Floyd Rose poi è una garanzia per un utilizzo smodato della leva vibrato.
Insomma, queste Charvel a mio avviso sono quanto di meglio sulla piazza sia per un rock duro ma anche per fare generi più tranquilli. Io, per esempio, ci suono la musica di Zappa.