di redazione [user #116] - pubblicato il 23 marzo 2016 ore 08:00
I piccoli lunchbox avanzano inesorabili, ma a Custom Shop Milano più di un costruttore si è mostrato fedele alla linea del "più grande è meglio". BRBS è in prima linea tra i produttori di amplificatori potenti e voluminosi, e ha le idee ben chiare sul perché una testatina portatile non li scalzerà mai.
Sempre più chitarristi preferiscono dismettere le grandi testate valvolari dal wattaggio elevato in favore di sistemi più piccoli e di minor potenza. Un cosiddetto lunchbox da pochi watt permette di tirare per il collo le valvole senza ricorrere a volumi esagerati e, secondo molti, quando si va dal vivo basta piazzargli un microfono davanti per adattarlo a qualunque contesto musicale. Non da ultimo, una testata da una decina di watt pesa generalmente davvero poco, e nel carico-scarico di un concerto non è un aspetto da sottovalutare.
Esiste però anche una schiera di musicisti saldamente ancorata all'idea che nulla possa sostituire la pasta e le possibilità sonore di un amplificatore valvolare con una riserva di volume enorme. Al Custom Shop Milano, gli amplificatori dai cinquanta watt a salire erano in netta maggioranza numerica, e siamo andati da quello con le testate più grosse di tutti per conoscere la sua opinione a riguardo. Ecco cosa ci ha raccontato Sebastiano Barbirato di BRBS, ovvero "La rivincita degli ampli giganti".
Al Custom Shop, BRBS ha presentato la Classic Rock, una testata con la bellezza di 50 watt di point-to-point in 17Kg totali. L'amplificatore ha cinque 12AX7 nel preamplificatore e un finale alimentato da una coppia di EL34, ma a richiesta lo si può avere anche con 6L6, 6550, KT66 o KT88. Ha tre canali per passare dal clean al crunch fino al lead gestendo separatamente volumi e gain di ognuno, mentre l'equalizzazione a tre bande è in comune. Il loop effetti è in parallelo e ha un controllo di mix dedicato. In più è previsto un potenziometro per il Presence sull'uscita generale dell'ampli ed è inserito anche un booster attivabile a pedale, com'è selezionabile tramite switch anche il passaggio tra i canali. Quanto alla versatilità e alla pasta del suono dei suoi amplificatori, non si può che dare ragione a Sebastiano, e chi li ha provati lo scorso 20 marzo lo sa bene.