VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Nick Johnston, un nuovo prodigioso chitarrista
Nick Johnston, un nuovo prodigioso chitarrista
di [user #116] - pubblicato il

Clinic tour italiano per Nick Johnston, chitarrista canadese che sta godendo di grande popolarità nell'ambiente della chitarra moderna e shred. Endorser Schecter, Nick ha un fraseggio solista modernissimo: ultra tecnico, elegante e valorizzato da una scelta di sonorità retrò. Conosciamolo meglio in questa video intervista, impreziosita da un assolo mozzafiato.
Arriva in Italia per un tour clinic organizzato da Schecter il canadese Nick Johnston, chitarrista molto chiacchierato e seguito nella nicchia dorata della chitarra moderna e shred. Nick è tra le chitarre più rappresentative dell’ultimissima generazione, quella cresciuta all’ombra della chioma riccioluta del fenomenale Govan. In pratica, tecnica shred da scalmanati ma abbinata a suono, gusto e un songwriting retrò, di chi sogna ad occhi aperti con i dischi di Jeff Beck, Larry Charlton, SRV in cuffia. La miscela è senz’altro interessante, soprattutto perché sembrerebbe schiudere alla chitarra  shred vie espressive che non siano quelle, più ovvie e strabattute, del metal e della fusion cervellotica. In realtà, nulla di poi così nuovo; pare infatti, un cerchio che si chiude - o meglio che si riapre – perché la nuova generazione chitarristica sembra ripartire proprio dallo stesso punto in cui, nella seconda metà degli anni ‘90, la rivoluzione shred si arenò;  quando  Kotzen, Howe, Garsed & Co. sperimentavano le loro acrobazie chitarristiche suonando in crunch su strutture funk e blueseggianti con telecaster e strato d’annata.

Nick Johnston, un nuovo prodigioso chitarrista

Johnston è una fotografia perfetta di questo identikit chitarristico: il suo fraseggio è modernissimo ma non lo sono affatto la tipologia di chitarra che imbraccia e il suono che usa. 
Di sicuro queste clinic rappresenteranno una ghiotta occasione per sezionare al microscopio tanti aspetti interessanti del playing di Johnston: la cura e intonazione minuziosa di ogni bending, il grande controllo del vibrato e le dirompenti aperture shred del fraseggio. Di quest’ultimo in particolare, colpiscono le folgoranti accelerazioni in sedicesimi in cui Johnston sciorina inedite combinazioni di pattern scalari e arpeggi, riuscita sintesi del meglio di Frank Gambale e Brett Garsed.
Abbiamo catturato Johnston alla vigilia della partenza del tour italiano per realizzare questa video intervista esclusiva. Lo conosciamo meglio parlando della sua formazione, delle sue influenze, delle chitarre che suona e di quelle di cui – almeno per il momento – non ne vuole proprio sapere. Godetevi l'assolo spaziale in apertura!


Come mai un chitarrista così moderno sceglie una chitarra così “vecchia”?
Perché sono cresciuto con chitarre con quelle caratteristiche. E ho sviluppato la mia tecnica, il mio songwriting il mio stile su questa tipologia di strumenti. Ti basti pensare che la mia prima chitarra,  a 14 anni quando ho iniziato a suonare, era una Squier Stratocaster. Amo il suono delle chitarre di impronta vintage, le sento mie, fanno parte del mio DNA artistico. Sono tra l’altro le chitarre che suonano i miei chitarristi preferisti, i riferimenti su cui mi sono formato.

Raccontaci la tua formazione chitarristica.
Come ti dicevo ho iniziato a 14 anni e per cinque ho fatto tutto da solo, da autodidatta. Poi ho preso qualche lezione ma lavorando prevalentemente sulla teoria. Quindi, di base, ho continuato a lavorare da solo concentrandomi sul far crescere gli aspetti del mio playing che mi stimolavano. E ho suonato con tantissima gente, cercando di farmo scappare nessuna occasione per fare esperienza dal vivo.
I miei idoli erano gli stessi di oggi, non sono cambiati: Van Halen, Malmsteen, Steve Ray Vaughan, Jeff Beck, Joe Satriani, Steve Vai…gente ancora in grado di farmi saltare sulla sedia e dai cui sento di avere ancora tanto da imparare!

Nick Johnston, un nuovo prodigioso chitarrista

Come imposterai le tue clinic?
Cercherò di lasciarle il più aperte possibile alle domande dei ragazzi. Parlerò volentieri di qualunque cosa: dei lick, del songwriting, ma anche di come gestire la propria attività nel business musicale. Per esempio spiegherò come mi relaziono ai marchi con i quali collaboro, tipo Schecter o altri...

Dove attaccherai la tua Schecter?
Ancora non lo so, devo ancora capire che ampli troverò a disposizione. Ma sono tranquillo: ho sentito dei chitarristi micidiali e dei suoni stupendi uscire dalla comunità chitarristica italiana. Di sicuro sarò in ottime mani nell’allestimento della strumentazione!

Usi chitarre a 7 o 8 corde?
No, non le uso. Ci ho provato ma mi sembravano strumenti totalmente diversi da una chitarra tradizionale. Chissà, magari in futuro ci riproverò. Ma al momento mi sento un chitarrista totalmente a sei corde!


Questo il dettaglio delle date del tour organizzato da Gold Music, importatore italiano di Schecter: 

  • Mercoledì 13 Aprile 18.00 - Guitar - Tortona (AL) tel. 0131 821633 - email: info@guitar-tortona.it 
  • Giovedì 14 Aprile 18.00 - Lenzotti - Modena tel. 059 364114 - email: info@lenzotti.com 
  • Venerdì 15 Aprile 18.00 - Musicarte - Chiaravalle (AN) tel. 071 7450852 - email: info@musicartestore.com 
  • Sabato 16 Aprile 17.00 - Città Della Musica - San Giovanni Teatino (CH) tel. 085 7996209 - email: info@cittadellamusica.org 
  • Domenica 17 Aprile 16.30 - SCHECTER CUSTOM SHOP DAY - RCMC - Roma tel. 06 71584298 - email: info@rcmc.it 

La partecipazione agli eventi è gratuita, i posti sono però limitati: si consiglia di contattare le strutture che ospitano la Clinic per info e prenotazioni. 

interviste nick johnston schecter
Link utili
Il sito di Nick Johnston
Il modello signature di Nick sul sito della Schecter
Gold Music importatore italiano di Schecter
Nascondi commenti     21
Loggati per commentare

di esseneto [user #12492]
commento del 23/03/2016 ore 13:37:01
Musicista molto bravo e per niente scontato.
Rispondi
di Zado utente non più registrato
commento del 23/03/2016 ore 13:39:1
E' da un po' di tempo che lo seguo, e secondo me c'è poco da dire, musicalmente è un fenomeno per playing e gusto melodico e se si è fan del genere Atomic Mind è un disco da avere.
Rispondi
di nopairbaby [user #40212]
commento del 23/03/2016 ore 14:28:13
Lo seguo da 3 annetti. Talento straordinario. Non so se c' è qualche altro chitarrista al mondo emergente che può eguagliare le sue doti. Ha un fraseggio eccezionale. A tratti sembra Srv per poi sfociare in qualche svisata degna del miglior Malmsteen. Ha anche un approccio all' hybrid picking che lo rende unico con quelle note ripetute su corde adiacenti. Ha pubblicato 3 dischi fino ad ora: uno più bello dell' altro. Non ha pretese fusion e non scrive quelle pappe semipronte dove metti due estensioni a un paio di accordi non in tonalità e, armato di titolo accattivante, hai il tuo bellissimo pezzo jazz rock fusion tosta pane salamino beretta. Suona rock, ma con il cuore. Ha un suono vecchio stile, ma che lui riesce a rendere moderno con il suo approccio allo strumento.
Scrive da Dio. Melodie cantabili, che rimangono in testa. In passato ha suonato con la band di un chitarrista "spagnoleggiante" e da questa esperienza si sentono molto le sue influenze orientali e in generale di world music. Forse davvero l' unico al mondo ora come ora ad avere un seguito discografico rilevante. Non rilevante in termini di vendite (sappiamo cosa può vendere la musica per chitarra strumentale) ma in termini qualitativi e di longevità. Questo ragazzo arriverà sul tetto del mondo. E non penso di esagerare.....
Rispondi
di blues65 utente non più registrato
commento del 23/03/2016 ore 15:40:15
Niente di nuovo sotto il sole... Ascoltato più volte ma non mi sembra quello che riuscirà a smuovere qualcosa nell'ambito solista chitarristico!!! Buone le sue contaminazioni spagnoleggianti e si vede che ha imparato da solo (molte ottime cose che fa nei suoi video sono proprio frutto di questa sua scelta iniziale). Per il resto, come detto sopra, niente di nuovo che faccia gridare al miracolo o che non abbiamo già sentito in migliaia di chitarristi prima e dopo di lui... Speriamo che entri in una band e che scriva canzoni perchè già dopo un mese a "Scott Mishoe" non se lo ricordava più nessuno!!! :)
Rispondi
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 23/03/2016 ore 16:16:41
Sono d'accordo con te . Di prodigioso non ci vedo proprio nulla . Un bravo chitarrista niente di piu . Ciao
Rispondi
di Julian [user #44891]
commento del 26/03/2016 ore 13:53:1
Io ho ancora il cd originale...un genio😊
Rispondi
di Iconoclast76 [user #43596]
commento del 23/03/2016 ore 16:33:28
Concordo, ha buon gusto ma non c'è niente che fa gridare al miracolo, lo preferisco quando canta strofe rispetto a quando shredda per una questione della scelta della ritmicita sul plaiyng , inferiore tecnicamente a un Govan ma piu musicale o forse piu terra terra non lo so piu come stiano le cose, non scrivera i libri di storia ma tutto sommato mi piace ascoltatevi Atomic Mind
Rispondi
di Rothko61 [user #32606]
commento del 23/03/2016 ore 16:35:21
Io non riuscirò ad andarci ma propongo una domanda: perché nel suo sito mette a disposizione gran parte delle partiture+tabs e non rende disponibili le backing tracks?
Rispondi
di Zado utente non più registrato
commento del 23/03/2016 ore 19:38:40
.certo che se siamo tutti qui ad aspettare un nuovo Frank Zappa abbiamo anni di delusioni ad attenderci..
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 23/03/2016 ore 21:02:02
eh....senza tener conto del fatto che poi bisognerebbe riconoscerlo il nuovo frank zappa...quindi tra che appaia e che lo riconoscano se ne parla intorno al 2040...auguri :-)
Rispondi
di edgar587 [user #15315]
commento del 23/03/2016 ore 21:54:37
L'ho scoperto da poco e vi dirò.... Di prodigioso ci trovo proprio il fatto che la sua tecnica si ferma solo per lasciare lo spazio al gusto musicale. Melodia, sound liquido, inventiva libera e groove. Ha tutto. Anche senza essere pirotecnico come altri.
Rispondi
di KoRn [user #3749]
commento del 23/03/2016 ore 22:10:04
Noooo ma viene a Modena il giorno della mia laurea :'(
Rispondi
di And96 [user #41601]
commento del 23/03/2016 ore 23:01:13
Scoperto per caso la settimana scorsa guardando i video della Seymour Duncan fatti al NAMM, anche se dopo mi son ricordato che lo avevo già sentito in collaborazione con i Polyphia (vai al link). Molto molto bravo, tecnico ma non troppo, tutto è sempre a vantaggio della canzone, mai della (perdonate l'espressione non molto fine, ma è l'unica che mi viene in mente) sboronaggine. Spero di esserci alla clinic da Lenzotti.
Rispondi
di Claudio80 [user #27043]
commento del 24/03/2016 ore 13:20:09
Non mi piace.
Rispondi
di AlceVeloce [user #44287]
commento del 25/03/2016 ore 09:00:33
A me piace molto, mette la tecnica al servizio della musica, sembra umile e usa chitarre senza tempo in un periodo in cui sembra un reato usare una strato anziché uno skateboard.
Forse non rivoluzionerà il mondo della chitarra ma ha una gran tecnica e soprattutto il gusto ed il feel che ultimamente sembrano mancare a molti tappinari da fermacapelli con tante corde e poca musicalità.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 25/03/2016 ore 12:18:53
Forse "prodigioso" è eccessivo, ma a me piace.
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 25/03/2016 ore 15:19:47
Bravo, ottima tecnica, buone idee musicali, ma non è un musicista prodigioso, non cambierà la storia della musica, nè la tecnica chitarristica, quindi non è prodigioso. Ormai su accordo i complimenti si sprecano per chiunque. Non esiste più la critica musicale seria, la gente di arte non capisce più nulla e i complimenti eccessivi sono frutto dell'incapacità di analisi.
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 28/03/2016 ore 23:17:12
"Ormai su accordo i complimenti si sprecano per chiunque"

Dici? Se dovessi fare una conta, scommetto che vincerebbero le critiche.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 25/03/2016 ore 19:33:48
Lo trovo anch'io un ottimo musicista. Forse, dal mio punto di vista, patisce il fatto che richiama atmosfere da cui ho avuto parte del mio imprinting musicale per cui non le trovo così innovative. Ciò non toglie che lo ascolti con piacere, quindi grazie per avermelo fatto scoprire.
ciao
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 30/03/2016 ore 18:37:21
Ammazza che bel gusto!
Rispondi
di bluesDany [user #12803]
commento del 01/04/2016 ore 07:30:38
Mi pare la solita fotocopia degli ultimi 10-15 anni : suonano tutti allo stesso modo.
Gli auguro le migliori cose, ma al momento è nel solito clichè.
Rispondi
Altro da leggere
Intervista a Guthrie Govan: “Non siate timidi!”
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
Minnemann visto da Guthrie Govan
Quando il Dio della chitarra andava a lezione - Intervista a Steve Vai
Steve Vai e la chitarra che suona da sola
Paul Gilbert: la velocità nasconde le schifezze che suoni!
Paul Gilbert: perchè il blues è meglio del metal
Paul Gilbert: se potessi tornare indietro
Steve Vai & David Lee Roth: troppo famosi per suonare
Guthrie Govan: rane vive a colazione
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964