di redazione [user #116] - pubblicato il 25 aprile 2016 ore 11:00
Gibson ha adottato un brevetto Floyd Rose studiato appositamente per le sue chitarre con ponte Tune-o-matic e ci sforna una SG tutta nera, nata per il metal. Pickup Dirty Fingers+ e tastiera composita priva d'intarsi, la SG CM Black è un'edizione limitata da tenere d'occhio.
Idolatrata dagli amanti del rock vecchia scuola, la Gibson SG vanta una certa notorietà anche nell'ambiente dell'heavy metal. La sua forma puntuta, insieme a una leggerezza eccezionale e a una comodità elevata nel suonare sugli ultimi fret, ne hanno fatto lo strumento ideale per adattamenti in generi musicali più aggressivi. Ciò di cui a volte si può sentire la mancanza sono un ponte mobile come si deve e una colorazione pensata per i metallari più convinti.
lo spessore ridotto di una SG non va particolarmente d'accordo con le molle da montare sul retro, necessarie con la maggior parte dei vibrati in circolazione. Per questo Gibson ha deciso di adottare una versione di Floyd Rose che sembra fatta a posta per la sua Solid Guitar. Quanto alla finitura, quella scelta per la SG CM Black è un Ebony satinato con venature lasciate in rilievo al tatto che fa sempre la sua figura.
La CM Black è pensata precisamente per i metallari più estremi e, se l'estetica lontana anni luce dalla tradizione potrà fare storcere il naso ai puristi, chi preferisce i dive bomb ai vecchi Vibrola e il total-black al Cherry farà bene a tenere d'occhio l'ultima edizione limitata di casa Gibson.
Manico manico e body della SG sono in mogano, mentre la tastiera è in materiali compositi (Richlite) capaci di donare un look uniforme e scuro, particolarmente minaccioso, anche grazie all'assenza di segnatasti (che sono invece riportati in rosso sul bordo superiore per dare comunque un riferimento necessario al chitarrista).
I tasti sono 22 e il raggio misura 12 pollici per un approccio moderno ma non troppo. Il profilo del manico è tondeggiante, non eccessivo per diametro ma tutt'altro che striminzito.
Tutta nera, la CM Black sfoggia in rosso solo il logo Gibson, il diamante al centro della paletta e la scritta "black" sul copri-trussrod.
Neri sono anche i pickup con bobine a vista e ospitati da cornici dello stesso colore. Sono due pickup Dirty Fingers+ per manico e ponte, entrambi basati su magneti ceramici per una potenza elevata e con una resistenza appena inferiore ai 16Kohm.
L'elettronica è essenziale, ideale per la categoria, e composta di solo un volume, un tono e un selettore a tre posizioni.
Anche l'hardware è in tinta, dalle meccaniche Grover Kidney in Zamak al ponte Floyd Rose FRX, il primo a permettere il montaggio immediato e reversibile su qualunque chitarra dotata di ponte Tune-o-matic.
Il ponte, presentato alla fine del 2014, ha la particolarità di non richiedere alcuno scasso extra sul body oltre i due fori già presenti per il ponte di fabbrica.
La scheda tecnica dettagliata della SG CM Black è riportata sul sito ufficiale a questo link, insieme a foto dettagliate e al prezzo per il mercato statunitense. Incuriositi dalle scelte coraggiose del team progettista Gibson, contiamo di vederla presto in Italia.