Perché lo stand-by è pericoloso per l'amplificatore
di redazione [user #116] - pubblicato il 12 maggio 2016 ore 08:00
Lo stand-by è considerato un dispositivo di protezione utile a qualunque amplificatore valvolare, tuttavia non tutti gli amplificatori ne sono dotati. Ecco perché alcuni costruttori scelgono di non montare lo switch dello stand-by sui propri modelli.
Quasi la totalità degli amplificatori a valvole presenti sul mercato sono dotati di interruttore per lo stand-by. Questo serve, di fatto, a far scaldare le valvole prima che a queste venga applicato l’alto voltaggio. Sembra però che il suo utilizzo e la sua stessa presenza all’interno di un amplificatore non sia esattamente un toccasana.
Prevederne uno nel circuito di un amplificatore è una cosa alla portata di qualunque progettista, e i componenti necessari per realizzarlo non comporterebbero neanche una modifica sensibile nel prezzo al pubblico, eppure alcuni costruttori si guardano bene dall'inserire un dispositivo di stand-by nei propri amplificatori. Marco Ferrari di Dreamaker è uno di questi, ed ecco cosa ci ha raccontato riguardo la famigerata "levetta salva-valvole".
Risponde Marco Ferrari: al contrario di quanto si è abituati a credere, lo stand-by non protegge né prolunga la vita del nostro amplificatore a valvole. Piuttosto, se usato impropriamente (come per esempio se lo si lascia inserito troppo a lungo) o se lo stesso non è stato progettato a regola d'arte, lo stand-by può rivelarsi una fonte di stress non solo per le valvole ma anche per altri componenti dell'amplificatore.
Da un punto di vista tecnico ogni componente non strettamente indispensabile è una potenziale fonte di guasto, anche per questo motivo solitamente non utilizzo lo stand-by. Quasi tutti i miei amplificatori sono dotati invece di valvola rettificatrice che, tra le altre cose, svolge anch'essa una funzione di "soft start".
Va comunque detto che è sempre buona norma far riscaldare per almeno un minuto qualsiasi amplificatore a valvole prima di cominciare a suonare.