di redazione [user #116] - pubblicato il 30 giugno 2016 ore 15:00
Bill Finnegan, il padre di uno degli overdrive più imitati di sempre, è tornato in laboratorio per sfornare una versione aggiornata del Centaur e un booster di derivazione Klon. La notizia è che avranno il sound di sempre a fronte di un prezzo decimato rispetto alle prime edizioni.
Creatura mitologia di nome e di fatto, il Centaur ha affascinato migliaia di chitarristi e ispirato altrettanti progettisti di effetti a pedale, dando vita a una categoria a sé di overdrive e avvolgendosi di un alone di mistero che lo ha reso un vero oggetto del desiderio.
Già difficile da reperire all'epoca della sua nascita, il Centaur ha visto le quotazioni sul mercato dell'usato schizzare alle stelle quando Bill Finnegan, il suo creatore, ne ha interrotto la produzione, ritirandosi dalle scene.
Adesso, dopo una lunga assenza dalle fiere e dal mercato in generale, Bill è tornato dietro al saldatore e si è presentato al Summer Namm Show 2016 con due novità, riprendendo il lavoro esattamente dove l'aveva lasciato.
Il guru dell'effettistica ospita la stampa al suo stand con due soli pedali, legati da vicino al primo Centaur e con tutto il fascino della firma.
L'overdrive Klon è tornato ufficialmente, non con una banale riedizione ma con una versione aggiornata e re-ingegnerizzata in un formato leggermente più compatto. Su un lato è stato aggiunto uno switch per commutare il tipo di bypass.
La levetta permette di passare tra le impostazioni true bypass, indicata con l'etichetta "quasi sempre peggio" e quella classica con buffer sempre attivo, indicata con "quasi sempre meglio". In un momento in cui la stragrande maggioranza dei chitarristi ricerca il true bypass a tutti i costi, la scelta può apparire bislacca. Però, in un'interessante intervista per Reverb.com in occasione del Summer Namm, Bill spiega con molta chiarezza il perché della decisione.
Il secondo in lista è un clean boost che prende esattamente parte del circuito del Centaur relativa al livello del segnale e alla gestione dei toni. Esclude, insomma, lo stadio di guadagno principale e il controllo del gain, rispettando tutto il carattere del Klon ma con uno chassis ancora più piccolo, con le sole manopole di volume e tono e con un prezzo che, come per l'overdrive, pare sarà per tutte le tasche.
Per metterci sopra le mani, comunque, bisognerà attendere ancora qualche mese, e neanche il sito ufficiale riporta ancora delle informazioni più dettagliate a riguardo.
Il circuito del Centaur è stato studiato e manipolato in qualunque modo immaginabile da appassionati e professionisti provenienti da ogni parte del globo, e oggi è possibile trovarne repliche e reinterpretazioni per tutti i gusti. La firma del padre originale ha di sicuro il suo fascino e un ascendente niente male sui chitarristi che hanno seguito le vicende del Klon, tuttavia non sarà facile per Bill farsi di nuovo spazio tra lo stuolo di concorrenti che la sua stessa invenzione ha generato, e noi resteremo a guardare gli sviluppi con curiosità.