Dan Erlewine e il mistero della chitarra di ceramica
di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 26 luglio 2016 ore 11:00
Nel laboratorio Stewmac è entrata una chitarra elettrica davvero singolare. Tutta in ceramica dalla punta della paletta al fondo del body, sembra provenire dagli anni '60 ma ha un'estetica almeno vent'anni avanti. Il liutaio Dan Erlewine ha scavato nella sua storia.
Negli anni '60 si sono viste chitarre di ogni forma e fattura, ma quella che è passata sul tavolo di Dan Erlewine fa storia a sé. Nel suo laboratorio è arrivata un'elettrica a cassa cava, apparentemente tutta hollow, manico compreso, e fatta interamente in ceramica. Non ci sono marche né numeri di serie visibili, solo una firma impressa all'interno della cassa, ma praticamente illeggibile.
Con l'aiuto di Erik Coleman, Dan si è messo alla ricerca delle origini dello strumento, a cominciare dall'epoca di provenienza.
Dopo un'attenta datazione dei singoli componenti, Erik ha potuto accertare che quella chitarra proviene proprio dalla metà degli anni '60. Il P90, le Kluson Deluxe sulla paletta dalla forma bislacca e il potenziometro all'interno sono tutti di quel periodo.
Il ruolo di un esperto di chitarre, purtroppo, si ferma qui. Si parla di un pezzo unico che esula dalla liuteria elettrica tradizionale e finisce nel campo dei ceramisti. A loro si è rivolto Dan per cercare di capire come possa essere costruita una chitarra in questo materiale, perfettamente suonabile e accurata nelle misure di precisione anche dopo un trattamento in forno che ne avrebbe alterato dimensioni e forma.
Così è andato presso i laboratori di ceramica all'università dell'Ohio e ha documentato tutto l'affare in video.
All'inizio del mini-documentario, Dan promette di farla ascoltare una volta sostituito il ponte originale (troppo basso per offrire performance adeguate), ma saranno solo pochi secondi: non aspettatevi un vero test che possa dare una vaga idea di come suoni una chitarra di terracotta.
La firma all'interno, scopriranno Erik e Dan rivolgendosi alla Rete, appartiene a Jake Kindlesparker.
Jake, all'anagrafe Jacob, nella sua vita aveva accumulato molti anni di esperienza nel campo della ceramica e aveva brevettato il metodo di costruzione poi adottato per la chitarra trovata da Erlewine.
Si potrebbe pensare questa sia stata una sorta di esercizio di stile, una sfida ai limiti dell'impossibile che ancora oggi lascia a bocca aperta alcuni tra gli esperti di chitarre elettriche più rinomati, con una struttura mai vista prima e con delle scelte estetiche che, negli anni '60, sarebbero state di là da venire per qualche decennio ancora.
Il metodo di era stato pensato per la creazione di oggetti in generale a corpo cavo e il suo progetto può essere visto nel dettaglio in questo estratto della documentazione originale. I disegni tecnici a corredo del brevetto riprendono proprio la realizzazione della sua chitarra come esempio.