La mia città offre moltissime cose belle, una tra tutte la musica. Da noi è nato Mario Costa proprio vicino alla casa di un altro grande: Giovanni Paisiello. E tra quei vicoli abita anche il contemporaneo cantautore Marco Schnabl.
Ama il mare, la sua città, la passione per la vela, la musica che diventa la sua scelta di vita. Marco ha cominciato a suonare la chitarra molto presto, ha co-fondato nel 1994 il gruppo "Foghenaist", cambiato poi in "Mother of Pearl" e, a partire dal 1995, dopo aver vinto il concorso nazionale Arezzo Wave, ha iniziato un’intensa attività live.
Dopo aver firmato nel 1996 un contratto con "Edizioni La Bionda", ha cominciato a registrare nuovo materiale presso il “Logic Studio” di Milano.
Col trasferimento a Londra nel 1997 ha la possibilità - sempre con la sua band, con la quale rimarrà fino al 2004 - di suonare in centinaia di diverse venue nel Regno Unito (Cavern, Electric Ballroom, The Bedford...), in Irlanda (Point Depot, Wheelans, EamonnDoran's...), l'Italia (Cencio's, Tunnel...) e negli Stati Uniti (CBGB's, The Chance Theatre...) oltre a registrare altri due album di cui uno mai pubblicato ma disponibile sul profilo Soundcloud dell’artista.
Ha studiato ingegneria del suono conseguendo il diploma RSA il quale gli ha permesso di insegnare, dal 2000 al 2009, alla Islington Music Workshop di Londra e all’Alchemea Premiere School of Sound, sempre a Londra.
Ha lavorato come tecnico del suono e chitarrista session presso alcuni dei più grandi studi di registrazione di Londra quali Sphere Studios, Metropolis, ecc...
Ha collaborato con il compositore GuyFarley, i produttori Nick Tauber (Marillion, TenYearsAfter) e Chris Kimsey (RollingStones, Peter Tosh, Peter Frampton, Marillion, Killing Joke...).
Nel 2010, dopo 13 anni molto intensi, prende la decisione di trasferirsi nuovamente in Italia, tornando a scrivere canzoni nel 2014.
Quest’anno, a Giugno, dopo una campagna di crowdfounding di grande successo pubblica su vinile il suo album dal titolo omonimo, chiaramente disponibile anche sulle piattaforme digitali.
Contiene sette brani originali, scritti col cuore, dove è protagonista una voce calda, tipica del songwriter, ma anche del lupo di mare, dove si mescolano nicotina e sale marino. Accompagnato da una ottima band, si evidenziano bellissime parti di chitarra, arpeggi delicati si alternano a ottime parti soliste, suonate dallo stesso Marco.
Il disco è stato presentato alla stampa a bordo di una motonave nelle acque dello Ionio dove, oltre a illustrare il disco alla stampa, alcuni brani in acustico hanno scandito una piccola traversata delle acque a lui care, lo stesso mare che lo ha ispirato fino ad oggi.
È un disco che mi riecheggia John Mayer, sempre in bilico tra blues, soul e rock, melodie raffinate e arrangiamenti ricercati.
I testi, rigorosamente in Inglese, parlano di cambiamento, di amore, solitudine e paure. Tutti i demoni di Marco vengono cantati, per essere esorcizzati e curati con la musica.
I complimenti arrivano via mail da Chris Kimsey, produttore di ben sette dischi dei Rolling Stones, ma anche dal nostro Edoardo Winspeare che scrive: “La musica di Marco è bellissima, è amore al primo ascolto, I pezzi del suo album hanno una potenza evocativa straordinaria [...] possiedono la forza avvolgente dei brani degli U2 e la ricerca poetico-musicale di Ry Cooder". |