Marco Sfogli: sul palco della PFM svelata la sua Ibanez Signature
di redazione [user #116] - pubblicato il 19 agosto 2016 ore 07:30
In occasione del concerto della PFM a Lignano, abbiamo incontrato Marco Sfogli per farci descrivere nel dettaglio la sua strumentazione, seguendolo sul palco tra soundcheck e concerto. In particolare, ci siamo attizzati ammirando e facendoci raccontare la sua Ibanez Signature, un modello Premium "Marco Sfogli Model"che sarà sul mercato tra pochi mesi. Eccola svelata in anteprima in questa video intervista esclusiva.
Quanto dobbiamo aspettare per trovare la Marco Sfogli Model nei negozi?
Credo proprio sarà disponibile già da questo inverno.
Che modello sono i due DiMarzio che hai scelto?
Si tratta di un Tone Zone al ponte e un Air Norton al manico. La classica abbinata che montano anche i modelli di punta delle Prestige. Un classico Ibanez…
Nel disegnare il tuo strumento non hai preso in considerazione l’ipotesi di un singolo centrale?
No, è una configurazione che non sento troppo mia. Del resto, quella sonorità è compensata dalla posizione centrale del selettore dove lavorano le bobine interne in controfase dei due humbucker. In questa maniera recupero anche quella caratteristica sonorità da Stratocaster…
Il selettore a tre posizioni è situato a metà del body, quasi tra i due humbucke. Perchè non in posizione tradizionale?
E’ un’abitudine che ho preso da una delle mie prime chitarre che era l’Ibanez signature di Petrucci. Ho suonato così tanto quello strumento da abituarmi e sentirmi assolutamente a mio agio con questa posizione di selettore. Lo volli così anche sulle mie vecchie chitarre Rush. Poi, sulle tante Ibanez Rg che ho suonato in questi anni, c’era il selettore a cinque posizioni ma non mi sono mai sentito del tutto a mio agio come con questo. Con il selettore a cinque, abituato come sono con questo a tre, a volte rischio di non pigliare al volo la posizione esatta. Addirittura una volta, cambiando con foga posizione, mi sono pure tagliato…E’ fantastico essere ritornato alle origini con questo selettore!
Come mai per il ponte non un tradizionale Edge o LoPro Edge?
Semplicemente per una questione di praticità. Quando inizi ad avere tante chitarre a cui cambiare le corde, molti concerti e quindi la necessità di dover affidare i tuoi strumenti a dei backliner, il fatto di non avere il blocca corde ti da qualche pensiero in meno e risparmi tempo. La stabilità dell’accordatura ora è garantita dalle meccaniche autobloccanti.