Quando si parla di Metallica, l'audience si spacca a metà. C'è chi proprio non riesce ad ascoltarli dal Black Album in avanti o giù di lì, chi ne ha seguito con interesse l'evoluzione stilistica degli ultimi anni e chi li ha scoperti proprio con i loro lavori più recenti, dalla pesante svolta di St. Anger che tanto ha seccato gli affezionati di Kill 'Em All e dintorni.
Molto è cambiato nelle composizioni della band, ma quello che più ha fatto discutere è stata la scelta dei suoni per gli strumenti sui dischi più recenti. Quando si parla di St. Anger, ci si trova spesso a contestare la "batteria di pentole" o le chitarre fin troppo taglienti ancor prima di parlare delle composizioni e, ogni volta che arriva un disco nuovo, tra i fan serpeggia l'idea o la speranza di un ritorno alle origini, che con l'ultimo singolo "Hardwired" sembra essere davvero plausibile.
Tra gli appassionati si parla di uno sguardo agli anni '80, con suoni senza dubbio più moderni ma con uno stile tale da far venire i brividi ai fan della prima ora. Con certe premesse, il parallelismo con i primi album della thrash band losangelina è inevitabile, e uno youtuber ha deciso di passare dalla teoria alla pratica reinterpretando il singolo così come se fosse stato registrato insieme a quelli inclusi nei dischi che hanno portato i Metallica nell'olimpo del metal.
Creblestar ha imbracciato la sua Ibanez S470 e il suo basso Crafter Cube5, li ha infilati nella scheda audio e ha attivato gli IR modellati sui suoni dei Metallica realizzati dallo youtuber BGelais, . Ha poi risuonato il riff di "Hardwired" ed ecco come sarebbe stato se fosse stato incluso in ognuno dei primi cinque lavori discografici della band.
L'esecuzione non cambia di una virgola, anche l'arrangiamento è lo stesso, eppure ogni esempio trasmette una sensazione profondamente diversa per cattiveria, per intensità e per lo stesso approccio con cui ci si ritrova ad ascoltare il pezzo, tanto che alcune versioni ci hanno davvero colpito in positivo, mentre altre ci hanno fatto un po' storcere il naso, al punto da pensare che il brano non fosse poi questo granché.
Che il suono scelto per registrare una canzone possa incidere sul modo in cui ci si pone a essa è innegabile, ma un tono più "giusto" o uno meno azzeccato possono arrivare a cambiare così tanto il risultato finale da rendere di per sé una canzone bella o brutta fino a determinarne il successo o il fallimento?
Noi un'idea ce la siamo fatta, ma siamo più curiosi di conoscere la vostra. |