L’idea portante è che nella parti in cui Di Cioccio non suona, Roberto sieda sul lato destro, quello più rock e si occupi della propulsione ritmica della band. Viceversa, nei brani in cui suonano entrambi, Roberto cambia postazione e si sposta sul lato sinistro; qui con l'aiuto di spazzole, mallett o altre bacchette particolari, colorare il groove proprio come farebbe un percussionista.
L’interplay fra i due batteristi è elaborato in modo da non sovrapporsi mai nelle parti di repertorio in cui suonano contemporaneamente. La ricerca degli arrangiamenti è invece funzionale a integrarsi l’uno con l’altro come farebbero un batterista e un percussionista.
Altro elemento cardine nell’elaborazione degli arrangiamenti è l’idea di evitare gli unisoni, giocando piuttosto con gli incastri in modo da creare un flusso percussivo continuo.
La batteria è una Tama Starclassic Performer in betulla e bubinga composta dai seguenti elementi: partendo dal lato più jazz abbiamo una cassa da 16”, rullante da 14”x6,5”, tom da 10” e 12”, un set di quattro octoban e un timpano da 16” che è di fatto l'elemento in comune fra le due parti di set. Sul lato più a destra invece troviamo misure più tradizionalmente rock con una cassa da 22”, rullante Tama Metalworks da 14”x5,5” in acciaio, tom da 12” e 13” e due timpani da 14” e 16”.
Per quanto riguarda i piatti, la parte più a sinistra monta prevalentemente piatti dalle sonorità più scure funzionali a creare soprattutto effetti sonori mentre il lato destro presenta una varietà più brillante e tradizionale. Tutti i piatti sono della Zildjian.
Infine, in mezzo ai due set c'è il metronomo della Tama, l'RW100. Questo è usato semplicemente come guida per iniziare i pezzi con la giusta velocità ma mai in cuffia visto che il genere musicale ha bisogno di respiri che esulino dalla meccanicità del click.
|