"Che lavoro fai?" è la domanda che i musicisti temono più di ogni altra cosa. Nessuno ha ben chiaro cosa faccia effettivamente un musicista per vivere, e a volte anche gli aspiranti tali hanno le idee alquanto confuse su come si svolga la giornata lavorativa di chi, con la musica, ci mette il pane in tavola.
I cachet astronomici da rock star sono un miraggio che ormai appartiene a un'epoca lontana, e anche essere "scoperti" dal talent scout di turno che catapulta la band dal localino del giovedì sera dritta in top ten è un sogno sempre più astratto. Oggi essere un musicista vuol dire essere strumentisti, produttori, didatti, imprenditori di se stessi, e anche i mostri sacri della chitarra si adeguano ai tempi.
Frank Gambale è nell'ambiente da tre decenni netti, sul caminetto di casa ha qualche Grammy, in curriculum una lista sconfinata di album e collaborazioni, e nella lista dei suoi interessi ha una varietà di impegni che vanno ben oltre la semplice produzione di musica in senso stretto.
Da poco, Frank è passato in Italia per un tour promosso da DV Mark. Noi lo abbiamo incontrato in quell'occasione e, dopo , abbiamo voluto chiedergli proprio come funziona il lavoro di musicista oggi, in un'epoca in cui il mercato discografico è alle corde e il ruolo dell'artista è solo un aspetto di una figura professionale assai più ampia. La domanda, quindi, è: "come porta lo stipendio a casa un musicista"?
Frank Gambale: devi essere molto furbo, dinamico, devi scovare da te le fonti di sostentamento.
Nel campo degli investimenti, si dice "devi diversificare", che vuol dire che devi investire un pochino in tante aziende, così quando una va giù non è la fine del mondo, perché ce n'è un'altra che guadagna punti, e tutto il procedimento segue una lenta curva di crescita.
Secondo me, per un musicista è lo stesso. Grazie a Dio, i miei unici introiti non sono i dischi: con tutta la pirateria che c'è, non ci guadagno praticamente più nulla, lo stesso con i miei DVD.
Ho avviato lo scorso ottobre e sta andando molto bene. Vendo l'accesso a lezioni a cui puoi accedere solo se prima paghi, ed è l'unico modo che ci è rimasto per proporre un servizio simile. Il materiale didattico non va più, non pubblico da tempo libri o DVD didattici, è finita perché la gente li copia. Quindi creo una sola fonte, e se vuoi le mie lezioni devi andare sul mio sito e pagare per l'accesso. È un sito fantastico, ci sto inserendo davvero dei bei contenuti...
Quindi, ho avviato questa scuola online, poi ho degli endorsement, che sono molto importanti per un artista, giovane o meno che sia. Ho strumenti da Carvin, DV Mark, una nuova acustica da Cort, e loro dividono con me una percentuale delle vendite. Poi viaggio, suono dal vivo, faccio seminari, clinic, masterclass, suono su dischi di altre persone... ci sono moltissime diverse fonti di sostentamento, e sono tutte importanti. Prese singolarmente non producono molto, ma se le metti tutte insieme il sistema funziona.
L'endorsing, in particolare, è un aspetto molto caro ai musicisti, soprattutto ai giovani.
Stringere un accordo con un costruttore di strumenti musicali o, per i più fortunati, ricevere uno strumento con sopra il proprio nome, secondo molti è la linea di confine tra l'hobbista e il professionista, oltre a consentire di avere tra le mani un giocattolo speciale da spupazzare fino al prossimo attacco di GAS. Essere un endorser, però, è anche una responsabilità.
L'endorser mette il nome e la faccia su un prodotto, in un certo senso garantisce per la qualità di uno strumento il cui successo è legato a doppio filo con la credibilità dell'artista. Se l'oggetto ha successo, il musicista guadagna prestigio e, se il musicista gode di una certa stima da parte del pubblico, l'oggetto ha maggiori possibilità di stimolare la curiosità del mercato. È un sottile equilibrio, che deve essere preservato e alimentato, e l'artista gioca un ruolo ben preciso in tutto questo.
Frank Gambale ha una lunga storia di collaborazioni con marchi di livello, e oggi appone la firma su un amplificatore DV Mark, , una - e diversi . Durante la nostra chiacchierata in occasione della sua data campana, ci ha parlato anche del delicato lavoro di un endorser (ricordate di attivare i sottotitoli in italiano sul video!).
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