Esistono moltissimi modi per combinare due triadi diverse che si muovono alternandosi sulla chitarra. Ho cercato delle soluzioni che fossero trasponibili su tre ottave. Non bisognerà comunque, limitarsi agli esempi qui sviluppati, poichè esistono molteplici possibilità, a partire dai vari rivolti di ciascuna triade.
Il concetto alla base di questo approccio è relativamente semplice: trovare due triadi all'interno della medesima scala che siano in grado di esprimerne tutto il contenuto melodico/armonico di un dato modo.
Se per esempio pensiamo a C lidio, è facile intuire come C maggiore e D maggiore siano due eccezionali candidate poiché C, E, G + D, F#, A = C, D, E, F#, G, A ossia C lidio con la sola assenza del B. E' importante osservare che tutte le volte che abbiamo a che fare con un oggetto musicale derivante da una scala diatonica (sia esso un arpeggio, una scala pentatonica o esafonica, come in questo caso) il fatto che l'oggetto in questione abbia meno note della scala di partenza non lo rende affatto un sottoprodotto della scala "madre", bensì un'entità a se’ stante con un carattere del tutto originale. Quindi il processo di "estrazione" di scale a 5 o 6 note, così come di arpeggi di 3 o 4 note, dà vita ad una vasta serie di eccellenti strumenti improvvisativi!
Le regole per la scelta delle coppie di triadi sono relativamente poche:
- La coppia di triadi deve provenire dalla scala che stai utilizzando;
- non devono avere note in comune (a meno che le triadi in questione non abbiano un carattere particolare, come ne lcaso delle minori);
- le maggiori e le aumentate suonano meglio mentre le minori e diminuite suonano più "aspre" ma rappresentano un interessante soluzione più fuori dai canoni.
Detto ciò, appare evidente che nella scala maggiore le uniche triadi che funzionano alla perfezione sono quelle sul IV e V grado. In G maggiore sarebbero quindi le triadi di C e D, le quali funzioneranno perfettamente su tutti e sette i modi della scala: G ionico, A dorico, B frigio, C lidio, D misolidio, E eolio, F# locrio.
Ecco un esempio su C lidio:
E' importante suonare gli esempi anche in senso discendente
Ora vediamo un esempio su D dorico:
Nella scala minore armonica le uniche triadi che funzionano sono quelle sui gradi V e VI. Si noti che la triade aumentata sul III grado non può essere utilizzata perchè ha una nota in comune con entrambe le triadi maggiori. Ecco un esempio su G frigio di dominante (C minore armonica)
Nella scala minore melodica possiamo utilizzare le due triadi maggiori sui gradi IV e V ma anche quella aumentata sul VI grado, quindi abbiamo due possibilità di coppie di triadi in questa scala.
Vediamo un esempio in Eb lydian augmented (C minore melodica); qui usiamo F e G aumentata.
Nella scala diminuita esistono quattro triadi maggior e quattro triadi minori, tuttavia una delle soluzioni più utlizzate è quella di sovrapporre le triadi sul I e sul bV, a distanza di un tritono. Questa soluzione un po' Stravinskyiana è molto comune nel linguaggio bebop sviluppatosi a partire dagli anni '60.
Ecco un esempio su C13, qui le triadi sono C e F#!
Nella scala per toni interi, le triadi sul I e sul II grado sono eccellenti, ecco un esempio su C7#4#5 in cui suoniamo C aumentata e D aumentata.
Infine una soluzione più esotica. Questa volta siamo nell'ambito della scala aumentata (Semitono, tono e mezzo etc. Etc.) qui l' accordo è Cmin Maj7 e suoneremo le triadi di Cminore e Eminore!
Per ora sono solo lick un po' asettici, nella prossima puntata vedremo come integrare questi concetti sui chord changes e otterremo risultati sorprendenti! Alla prossima.
|