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Poggipollini: un assolo
Poggipollini: un assolo "Per le strade di New York"
di [user #17404] - pubblicato il

Federico Poggippollini ci insegna a suonare l'assolo più intenso contenuto suo ultimo disco solista, Nero. Il brano da cui l'assolo è estrapolato si intitola "Per Le Strade di New York" ed una sofferta ballad in 12/8 ammiccante al blues. Timing, tocco, impiego ragionato delle pause, senso melodico, utilizzo dei modi e un’intenzione ritmica ficcante rendono efficace una costruzione solistica minimale. Una grande prova musicale, tutta da studiare.
Nella nostra lunga serie di lezione tratte da una bella chiacchierata chitarra alla mano cone Federico Poggipollini, abbiamo parlato di moltissime cose: esercizi per la tecnica e il riscaldamento, come costruire un arpeggio o come affrontare l’arrangiamento di un brano; ma anche di come lui utilizza il fuzz e di come ha scritto le chitarre di “Certe Notti” di Ligabue.
In quest’ultima pillola didattica, invece, abbiamo deciso di parlare di chitarra solista e per farlo, ci siamo fatti insegnare da Federico, l’assolo che suona su “Per le strade di New York” brano che chiude il suo ultimo album solista Nero.

Poggipollini: un assolo "Per le strade di New York"

Il pezzo è una trascinata e sofferta  ballad blues in 12/8. Partiamo analizzando la struttura armonica e suggerendo un’idea ritmica per l’esecuzione dell’accompagnamento.

Poggipollini: un assolo "Per le strade di New York"

Tutti gli accordi appartengono alla tonalità di Bm, relativa minore del D maggiore dalla cui armonizzazione abbiamo D, Em, F#m, G, A, Bm, C#dim.
Nelle prime quattro battute la struttura è esattamente quella di un blues minore che si muove tra primo e quarto grado. Proviama a suonarlo come un semplice blues.

Poggipollini: un assolo "Per le strade di New York"

Nella progressione di “Per le strade di New York” invece, nella quinta misura, invece, anziché il F#m7 e il Em7 propri di un giro blues, Federico inserisce il G e A7 che portano una certa originalità alla progressione.  Una variazione di due accordi che promuovono il  giro  da semplice canovaccio standard stilistico a canzone vera e propria.

Poggipollini: un assolo "Per le strade di New York"

Le prime quattro misure sono interamente costruite sulla scala pentatonica di Bm.
Timing, tocco, utilizzo ragionato delle pause, senso melodico  e un’intenzione ritmica ficcante rendono efficace una costruzione solistica minimale. Improvvisa arriva nella quarta misura un’impennata dinamica data da una vivace svisata, ancora, tutta pentatonica. Il pattern è strutturato ed eseguito in maniera molto ordinata. Isoliamolo e facciamolo nostro. Per agevolarne lo studio , nella trascrizione ne abbiamo semplificato la scrittura ritmica, eliminando la partenza in levare e rendendo più immediata e facile la chiusura

Poggipollini: un assolo "Per le strade di New York"
 
Nella quinta misura Federico cambia completamente registro e attraversa il passaggio tra i due accordi di G e A suonando una sorta di scala/arpeggio in tonalità di Bm. (Mescolare scale e arpeggi pare essere una peculiarità dello stile di Fede. In questa lezione ci aveva suonato e mostrato esempi analoghi)
La parte potrebbe essere analizzata come un arpeggio di Em13 che isoliamo in questo diteggiatura e sviluppo lineare.
 
Poggipollini: un assolo "Per le strade di New York"
 
Alla ripresa del giro, l’assolo ritorna tutto pentatonico. Evidenziamo questa fitta sequenze di sestine costruite sulla scala blues di Bm. 

Poggipollini: un assolo "Per le strade di New York"

All’interno abbiamo isolato due lick. Il secondo è particolarmente interessante perché, senza slegarsi da una pronuncia ritmica costante in sestine di sedicesimi, Federico mette l’accento ogni nove note, creando un effetto ritmico spiazzante.
 
Poggipollini: un assolo "Per le strade di New York"

Poggipollini: un assolo "Per le strade di New York"
 
Al ripresentarsi del passaggio tra i due accordi G e A ecco che arrivano alcuni dei fraseggi più sfiziosi dell’assolo. Sul G, Federico modula ed esce dalla tonalità di D maggiore/Bm nella quale si era gestito fino ad ora.

Poggipollini: un assolo "Per le strade di New York"

Il G viene inteso come G7 e Federico utilizza la scala di G Misolidio evidenziata dal C , settima minore e nota caratterizzante del modo che fa capolino del fraseggio. Un bellissimo esempio di interscambio modale. Ancora un esempio di scala arpeggio, questa volta sintetizzabile come un Gadd4/9 (G, B, C, D, A)
 
Poggipollini: un assolo "Per le strade di New York"
 
Quindi, sul A7 è snocciolato un graseggio quasi country blues dove Poggipollini gioca sul passagio tra b3 e 3, soluzione caratteristica adottata sugli accordi di dominante.
 
Poggipollini: un assolo "Per le strade di New York"
 
Ecco la trascrizione completa dell’assolo


Seguiamo con attenzione il video per sincerarci della giusta interpretazione ritmica e della corretta intenzione da sguire soprattutto sui passaggi più bluesy e rubati.

federico poggipollini lezioni
Link utili
Scarica la trascrizione completa dell'assolo
La pagina di Federico Poggipollini
Compera "Nero" l'ultimo disco solista di Federico Poggipollini


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di yasodanandana [user #699]
commento del 14/10/2016 ore 17:52:38
Shine on You Via Pacinotti :-)
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di pexfra [user #25967]
commento del 15/10/2016 ore 14:41:39
:D :D :D
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di ndrecchia [user #43094]
commento del 14/10/2016 ore 22:44:29
buon suono, ben eseguito, ma mi chiedo il perchè di realizzare musica identica a quella che si suonava 50 anni fa? erano proprio necessari quel giro di accordi scontatissimo, quel solo copiato da Gilmour (in alcuni passaggi era possibile prevedere quali sarebbero state le note della battuta successiva) e quel sound così vecchio? Nel 2016 è mai possibile che ormai debbano esistere solo due strade: il copia e incolla preso paro paro dagli anni'70 e il chitarrismo noioso ed iperveloce delle nuove leve. Tutti suonano, suonano e non hanno nulla da dire. Ormai le idee musicali non esistono più. e se non le hanno i musicisti professionisti, siamo messi malissimo. sarebbepiù dignitoso non suonare nulla.
Rispondi
di distorto [user #28299]
commento del 14/10/2016 ore 22:48:14
Concordo al 159% o forse anche di più, ottime osservazioni
Rispondi
di Faus74 utente non più registrato
commento del 21/10/2016 ore 15:52:02
Ma sai che stavo pensando la stessa identica cosa?
Vai, facci sentire tu qualcosa di nuovo e innovativo.
Rispondi
di Elasée Auardàt [user #32737]
commento del 28/10/2016 ore 18:23:04
Ciao, sono parzialmente d'accordo. Secondo me bisogna considerare il ruolo del musicista. Anche a me non piacciono le cose originali che suonano come fotocopie, ma non vedo così negativo il suonare roba vecchia se uno si propone come musicista per una cover band o anche come semplice esecutore.
Anche a me questo pezzo non piace venduto come "originale" visto che in effetti suona molto Pink Floyd, ma se uno suona il violino da paura e fa tutti i pezzi di Paganini alla perfezione ben venga, ci dà la possibilità di ascoltare qualcosa di scritto che senza la bravura di quell'esecutore non potremmo ascoltare.
Rispondi
di distorto [user #28299]
commento del 14/10/2016 ore 22:46:38
.......... credo che se ne sia accorto anche il mio gatto...........................
Rispondi
di Carrera [user #31493]
commento del 15/10/2016 ore 08:32:22
Molto bello questo assolo. Costruito bene e mi piace anche il tocco. Molto particolare sui vibrati e note singole. Il disco l'ho preso l'anno scorso e questo assolo l'ho apprezzato a fondo solo con questa lezione. Il disco è molto più moderno nei suoni, di come una semplice sezione come questa possa far immaginare.
Rispondi
di Rothko61 [user #32606]
commento del 15/10/2016 ore 08:34:03
Niente da fare. Qui il Poggi non è gradito, a quanto pare.
Propone - a gratis - uno studio di un suo solo... e giú valanghe di fango.
Apprendo da voi che oggi è proibito suonare ballate blues in 12/8 perché "vecchie", che é un delitto riproporre fraseggi che richiamino Gilmour, ecc.
A me sembra di aver inteso che questo articolo fosse inserito nella parte "didattica" del sito. Prendete un chitarrista di livello base/intermedio che si trova uno studio ritmico e armonico, nonché un solo ben eseguito e composto. Non ha da imparare?
Mi sembra che regni la regola del bastian contrario: Poggipollini é scontato, Govan é solo tecnica senza anima, questo è facile, quello è noioso...
Quelli veramente, veramente bravi siamo solo noi nelle nostre camerette, che non riempiamo gli stadi solo perché siamo stati sfigati e incompresi.
Il giorno in cui Accordo.it si scoccerá dei suoi saccenti lettori (spero mai), ci proporrà solo recensioni di delay, distorsori, reverberi e via suonando.
Così tutti potremo velcrare sulle nostre pedalboard l'ultimo scintillante aggeggio svuotatasche e saremo più bravi e felici.
Scusate lo sfogo ma le critiche gratuite mi hanno annoiato assai più dei fraseggi sulla pentatonica minore...
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 15/10/2016 ore 09:00:47
:-)
è la sezione didattica...
Segue due tendenze principali
a- articoli tecnici e di medio livello-------->deserto dei tartari
b-lezioni entry level (o poco più)----------->questa roba la suona anche mia zia
tutto normale :-))
Rispondi
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 15/10/2016 ore 09:35:45

Ciao Eugenio, sai che non mi è chiaro cosa intendi con "deserto dei tartari"?
Abbiamo pubblicato, gratuitamente, contenuti esclusivi e lezioni di Paul Gilbert, Marco Sfogli, Marty Friedman, Osvaldo Di Dio, Luca Colombo, Ciro Manna, Michael Lee Firkins, Carl Verheyen, Tosin Abasi, Giacomo Castellano, Stef Burns, Steve Vai, Aaron Spears, Kiko Loureiro, Guthrie Govan, Ellade Bandini, Simon Phillips, Cesareo, Gianluca Ferro, Federico Poggipollini...Non posso pensare che sia riferito alla povertà di contenuti offerta. Quindi?

Non scordare poi che abbiamo una rubrica, "Lettori in Cattedra" dove siamo felici di ospitare spunti, lezioni e approfondimenti realizzati dai lettori. Sarebbe bello leggerti.

Tua zia è un mito. Però ho visto: ha l'action bassissima. Ovvio che così riesce a fare tutto. :-)
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 15/10/2016 ore 09:47:35
deserto dei tartari---------->riferito alle reazioni-post-repliche dei lettori agli articoli di carattere tecnico non alla frequenza-qualità con cui escono.
Io appartengo alla categoria "flame vs utente"........il resto è gratis.quindi insindacabile :-)
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 16/10/2016 ore 12:51:56
p.s.: quello che avrei da dire su didattica sta sulle prime cento pagine di qualsiasi manuale di armonia e per la tecnica dopo il chopbuilder di gambale che altro dovrei inventare? Apprezzo lo spunto polemico ma davvero..non avrei niente da dire su didattica che già non sia in giro :-)
Rispondi
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 18/10/2016 ore 14:23:05
Quindi, spiegaci cosa dovremmo fare?
Smettiamo di pubblicare lezioni e ci mettiamo tutti in ginocchio sui ceci davanti a un video di Gambale? :-)

Scherzi a parte: perché non proponi spunti, temi e argomenti che secondo te varrebbe la pena affrontare?
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 19/10/2016 ore 12:48:09
Ma..è un dialogo tra sordi allora :-)

Secondo me voi non dovete fare nulla di più o di meno di quanto stiate già facendo.
La mia era (e continua ad essere...) una polemica rivolta a chi continua a menarlo al poggi scarso o bravo che sia.
Contestare la linea editoriale di una rivista gratuita senza proporre contributi è evidentemente una cosa stupida, che proprio non è nelle mie corde.

Vi seguo con affetto perché intuisco dietro a tutto lo sbattimento e l'ambaradan, ci sia un concreto amore per la musica e mi da fastidio (ma da un lato mi diverte pure..) che ad ogni articolo del poggi si scateni il flame a cui in verità contribuisco pure, ma del resto...sono davanti ad una tastiera..eh..ch'aggiafà...

------>perché non proponi spunti, temi e argomenti che secondo te varrebbe la pena affrontare?
perchè la mia non è un indole propositiva...e perchè sono una persona noiosa in campo musicale...non in possesso del fuoco sacro tutto quello che so (sempre le prime cento pagine...) l'ho imparato con un applicazione demenziale e l'unico consiglio che io possa dare è : "studiate finchè non crollate dal sonno" ...capisci bene che non è una cosa molto popolare :-)
Non smettete di pubblicare lezioni, ci mancherebbe altro, però l'idea dei video di gambale sui ceci consideratela rubata...è scritta per me.


Rispondi
di Faus74 utente non più registrato
commento del 21/10/2016 ore 15:53:06
eugenio01, mi sa che t'ho capito solo io :-D
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 15/10/2016 ore 13:12:35
ahahah....verissimo!
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 08/11/2016 ore 08:54:52
Io ti ho capito e sono d'accordo. Tra l'altro la roba della zia la suonano anche Joe Bonamassa, Eric Clapton, Derek Trucks e poco ci manca Steve Vai (ampiamente nell'età da zia ormai). Il rock stesso è nell'età da zia e si avvicina all'età da nonna.
Aggiungo che la musica è fatta di tecnica, di esperienza e di quel misto di qualità che generalmente definiamo "feel". Dal grande Federico c'è molto da imparare in termini di tecnica, moltissimo in termini di esperienza e un universo in termini di feel. Dopo averlo sentito suonare al Custom Shop Milano l'anno scorso - zero soundcheck, jack nell'ampli e via - ho capito la sua grandezza. Un tiro pazzesco che non si inventa, ce lo devi avere dentro. Lui ce l'ha e ha la disponibilità di venircelo a insegnare. Chapeau.
Rispondi
di Baden [user #39846]
commento del 16/10/2016 ore 21:02:14
Sono d'accordo, perfettamente d'accordo con GianniJanaRojatti.
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 16/10/2016 ore 22:28:25
Concordo su tutto Rothko61, la saccenza e la mancanza di umiltà sono qualità che abbondano in tutti i forum e community, non solo qui su Accordo purtroppo...quello che però poi non vedo e soprattutto non sento, quando vado in giro a sentire altre band live, sono chitarristi che oltre ad avere tecnica siano anche dei musicisti...razza sempre più in estinzione, buona musica
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 16/10/2016 ore 23:50:55
tanto buon senso.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 18/10/2016 ore 15:33:12
Solo una precisazione, off topic, per Rothko61: Poggipollini non riempie gli stadi, lo fa LIgabue e lo (faceva e) farebbe anche senza Poggipollini.
Ciao
Rispondi
di Faus74 utente non più registrato
commento del 21/10/2016 ore 15:54:43
Diciamo che lo fa anche grazie a Poggipolini.
Non ce lo vedo Ligabue a riempire stadi da solo con la sua chitarra e il giro di Do ;-)
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 21/10/2016 ore 16:34:24
Mah, sarebbe un po' come dire che la Ferrari è tale anche grazie alle gomme: ovviamente ci vogliono, ma che siano Pirelli, MIchelin, Goodyear o altro poco cambia: chi compra la Ferrari lo fa per l'auto.
Comunque Ligabue con la sua chitarra, non gli stadi, ma i teatri li ha riempiti: 28 concerti in 19 città sempre sold out e lì Poggipollini non c'era.
Rispondi
di Elasée Auardàt [user #32737]
commento del 28/10/2016 ore 18:27:28
Concordo al 100%.
Gira una lettera di Vasco a Solieri in cui con una certa arroganza dice "l'unico non sostituibile ero io"; si può dire quello che si vuole ma questa è la realtà.
Ovviamente, i bravi musicisti servono, ma se ne trovano, mentre i vari Vasco, Ligabue, ecc. no.
Rispondi
di Elasée Auardàt [user #32737]
commento del 28/10/2016 ore 18:52:20
Non vedo nulla di male nel commentare un brano. Questo non significa sminuirne il valore didattico, l'enorme lavoro della redazione e la disponibilità del musicista stesso.
P.S. a me la pentatonica minore non stanca mai :)
Rispondi
di alexmar [user #16019]
commento del 15/10/2016 ore 08:46:10
Bellissimo!Grande Fede!
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 15/10/2016 ore 09:20:04
è un articolo di didattica, sulla didattica, per la didattica. non ha molto senso parlare di bellezza, modernità o antichità nella scelta dei suoni, nella scelta delle note, o dell'approccio. io sono ignorante, nel vero senso della parola...non ho mai potuto studiare e quindi non faccio altro che divertirmi sfruttando quello che alcuni hanno definito "un buon orecchio" e cercando tra accordature diverse e riff di divertirmi. quindi quando si parla di cose tecniche mi sento perso e perdo interesse (il misolidio per me potrebbe anche essere un insulto pesante :D ).

tuttavia, per chi studia, articoli del genere dovrebbero essere considerate delle perle...perché aprono le porte sul lavoro di un professionista che in tutta sincerità mi pare un tantino azzardato giudicare. poggipollini non mi affascina più di tanto, né in compagnia di ligabue (tantomeno), né da solista. ma discuterne la valenza professionale è da sciocchi. guardate che tocco, cazzo.
Rispondi
di roccog [user #30468]
commento del 15/10/2016 ore 09:38:30
Mamma che bello questo assolo! Suono, tocco, scelta delle note (per niente banale nei cambi di accordo!).
Grazie

p.s. sì, la polemica è inutile. Qui c'è da studiare, altroché...
Rispondi
di Repentless [user #45400]
commento del 15/10/2016 ore 09:51:37
Ciao Gianni, ti stimo tantissimo come artista e didatta (una volta mi hai pure passato le tue patch della G3!) e apprezzo tantissimo il lavoro che fai qui su Accordo.
Credo che Federico Poggipollini scateni spesso tra i fruitori del sito un astio parzialmente immotivato, non so bene quali siano i motivi ma posso ipotizzare che non sia ritenuto talentuoso come altri chitarristi nostrani. Magari c'entra anche l'invidia perché è sempre circondato da un mare di belle tipe, non so :) Comunque non entro nel merito e resto neutrale nella questione.
Credo però che sarebbe bello e giusto dare spazio, se possibile, anche ad altri importanti chitarristi nostrani: mi vengono in mente Andrea Braido, Mel Previte, Andrea Fornili, Luigi Schiavone....sarebbe bello pescare anche nel passato, ci sono per esempio delle cose di Ivan Graziani che tuttora sono da enciclopedia del chitarrismo elettrico.
Soltanto il mio parere, senza nessuna vena polemica! Un caro saluto!
PS: hai qualche patch nuova per la G3? :)))))))
Rispondi
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 18/10/2016 ore 14:20:58
I chitarristi che hai nominato sono tutti straordinari e ci auguriamo di averli preso come ospiti e collaboratori tra queste pagine. Andrea Fornili poi...è strepistoso!
Rispondi
di Repentless [user #45400]
commento del 18/10/2016 ore 19:30:12
Strepitoso e fin troppo sottovalutato! Invitatelo!
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 15/10/2016 ore 10:55:11
ma quale astio, semplicemente la musica è in crisi, i musicisti professionisti non hanno più la capacità di innovare, ripetono schemi musicali e strutture solistiche vecchi di 40-50 anni. Questo è un articolo didattico, ma la musica, con quell'assolo è presente su un album prodotto. La domanda se ci sia bisogno di musica di questo tipo, che non è altro che uno stereotipo ormai vecchissimo, non è assolutamente polemica, solo gli stupidi pensano alle polemiche. La domanda esprime una riflessione sulla crisi dell'intero movimento musicale. Se da una parte l'industria discografica ha contribuito a mettere in crisi un settore, dall'altra bisogna ammettere che i musicisti non hanno più nulla da dire e ormai attingono dalla musica del passato proponendo schemi del passato. Non c'è più nulla di nuovo, la musica si sente e si dimentica immediatamente perchè già ascoltata. se devo ascoltare roba del genere, me ne vado direttamente ad ascoltare i classici degli anni '60-'70, almeno ascolto le fonti originali.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 15/10/2016 ore 16:02:51
Quando negli anni 60 la gente diceva "non c'è più nulla di nuovo" se ne son usciti i Beatles, quando negli anni 70 la gente diceva "non c'è più nulla di nuovo" se ne sono usciti i Pink Floyd, quando negli anni 80 la gente diceva "non c'è più nulla di nuovo" se ne sono usciti gli U2, quando negli anni 90 la gente diceva "non c'è più nulla di nuovo" se ne sono usciti i Pearl Jam, quando nei 2000 la gente diceva "non c'è più nulla di nuovo" se ne sono usciti i Foo Fighters....insomma c'è sempre stato chi pensa che "non c'è più niente di nuovo" ma io credo che la musica sia piena zeppa di spunti, novità, alternative, ma bisogna essere disposti ad ascoltarle, essere aperti senza pregiudizi.
Ci sono tantissimi musicisti che propongono musica di altissima qualità, oggi siamo anche facilitati e possiamo raggiungerla semplicemente acquistandola dal telefono.
Impossibile non trovare qualcosa che ci piaccia e che ci emozioni...
Rispondi
di Dinamite bla [user #35249]
commento del 16/10/2016 ore 21:03:41
Sì, concordo
Rispondi
di blues65 utente non più registrato
commento del 15/10/2016 ore 14:52:28
A me l'assolo in se per se non dispiace anche se è preso paro paro dai Floyd... quello che non mi va giù è l'effetto che gli ha dato... le mie orecchie non hanno gradito per niente!!!
Rispondi
di gigswiss [user #35314]
commento del 16/10/2016 ore 01:16:40
Sarà forse perché leggendo le pillole di didattica di Accordo non mi aspetto di scoprire il nuovo Hendrix, sarà forse perché non pretendo di trovare le nuove idee del chitarrismo mondiale ma questo articolo l'ho letto proprio volentieri. Trovo sempre piacevole vedere un musicista professionista che spiega il suo lavoro.
E' invece triste vedere che c'è chi pretende di spacciare la sua critica spiccia come "riflessione sulla crisi dell'intero movimento musicale".
Rispondi
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 18/10/2016 ore 14:19:
Grazie!
Rispondi
di phunkabbestia [user #42918]
commento del 16/10/2016 ore 05:24:44
Io l'articolo non l'ho letto, ho sentito solo l'assolo ed è imbarazzante, resta indiscutibile il valore didattico dell'articolo... a chi si lamenta che la musica non innova più direi: fatelo voi!!
Rispondi
di panturnio [user #1686]
commento del 16/10/2016 ore 12:41:04
Personalmente ho amato il Ligabue dei primi due album, e in quel periodo in cui stavo cominciando a suonare la chitarra elettrica il buon Max Cottafavi col suo modo di suonare e il suo uso dei vari suoni e dell'effettistica mi ha ispirato tantissimo. Poi Ligabue ha lasciato i Clan Destino per mettersi con questa band che proprio non mi è mai piaciuta proprio per questo approccio retró (per non dire vecchio) dei chitarristi. Non c'è nulla da fare, Poggipollini per me è l'emblema del chitarrista zozzone (termine che personalmente uso non per parlare di igene personale ma per definire uno che suona cose brutte con suoni brutti). Lui suona negli stadi e io nei localini e nelle pizzette, e di sicuro c'è sempre da imparare da chi è riuscito a fare della musica la sua professione, ma preferisco vedere lezioni di chitarristi che hanno più da dire sia a livello tecnico che espressivo.
Resta il fatto che per un chitarrista davvero alle prime armi e per il fan di Poggipollini questo articolo possa essere davvero oro colato, e sono d'accordo sul fatto che sia necessaria una pluralità di contenuti didattici che appunto crei interesse in diverse tipologie di chitarristi, ma forse anche a me, come a tanti altri, viene un po' da sorridere quando dopo lo studio di un solo di Gilbert, Gohvan, o Sfogli, ne viene proposto uno di un chitarrista di caratura così... diversa😀
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 16/10/2016 ore 22:22:49
Caro Gianni, il tuo lavoro di spiegazione e analisi di questo assolo è veramente prezioso per chi, come me, non è precisamente un fulmine sulla sei corde...e siccome un assolo di Gilmour o di Gilbert o Govan non sarò mai capace di suonarlo, grazie a questa rubrica forse riuscirò a migliorarmi un po' capendo ed esercitandomi con questo di assolo, per niente facile, non banale e come tutta la musica dovrebbe essere, senza tempo e senza nome, solo musica..da ascoltare ed imparare, magari con un po' di umiltà, grazie
Rispondi
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 18/10/2016 ore 14:13:19
Grazie a te!
Rispondi
di ligo [user #13149]
commento del 17/10/2016 ore 18:27:04
insomma! sempre polemica bisogna fare!?...io non scrivo molto ma seguo, se non mi piace passo oltre, ma non disprezzo nulla!!!tutto serve! devo dire una cosa: a Monza col Liga di domenica io c'ero e la sua performance MI è piaciuta e MI ha colpito il suo modo/suono, mentre del Cottafavi per nulla,(ps il Liga mio idolo di vecchia data è stato bravissimo come un cd, ma non mi ha emozionato...)ma non metto in dubbio nessuno dei due professionisti!!io cerco emozioni....poi ci sono musicisti "più" bravi?si probabile, ma c'è e ci sarà sempre qualcuno meglio o peggio di...ma non se puo ridurre tutto al mi piace.
Rispondi
di ADayDrive [user #12502]
commento del 18/10/2016 ore 11:01:08
L'assolo è meno peggio di quanto affermato nella media dei commenti. E' gilmouriano, ok, e dove sta il problema? Alla fine anche i chitarristi che hanno fatto la storia non hanno certo inventato tutto che hanno proposto.
Sull'astio medio dei commenti poi bisogna mettersela via: è ovvio che in un forum di geni chitarristici mancati, di rivoluzionari della musica fraintesi dal pubblico, o magari solo trascurati dagli orchi cattivi della discografia italica, etc... (l'importante è che la colpa sia sempre di qualcun'altro) una figura come Poggipollini stia antipatico a molti. Non sta simpatico neanche a me, ma visto che lui suona negli stadi ed io nei bar qualcosa di buono dovrà aver fatto, anche solo in termini di scelte di vita. Se poi è stata tutta fortuna meglio per lui: alla fine anche la fortuna è una virtù, e io nella vita ne ho avuta parecchia, anche se non sono un chitarrista famoso.
Il mio rammarico più grande è che parecchi utenti di Accordo, che dovrebbe essere uno spazio in cui scambiarsi impressioni, consigli e spunti, e quindi fondamentalmente di crescita, non perdano occasione per sfogare istinti da ultrà più che da artisti. Ragazzi, se il mondo non vi piace, arruolatevi.
Rispondi
di fraz666 [user #43257]
commento del 18/10/2016 ore 11:42:39
A me Poggipollini è sempre stato sulle balle (musicalmente parlando, non lo conosco di persona) ma a forza di leggere critiche assurde ogni singola volta che si parla di lui me lo state facendo diventare quasi simpatico.
E' un ca**o di articolo didattico, è possibile che ci si debba fare seghe mentali sulla storia ed il futuro del blues?
Per me che non sono Paul Gilbert (a differenza di tanti qui) quest'assolo è un esercizio simpatico ed utile.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 18/10/2016 ore 15:39:02
Trovo molto giusto e molto equo che lo spazio di Didattica (come il resto di Accordo.it) ospiti tendenze e proposte differenti. Quanto qui sopra a me non interessa nè piace particolarmente, ma penso che se fosse tutto Gianluca Ferro e Gilbert altri si annoierebbero come io mi annoierei se fosse tutto Poggipollini.
Inoltre si tratta comunque di idee (per il vero non originalissime) che ognuno può mettere nel proprio bagaglio. Mia nonna diceva (traduco dal dialetto): "mettilà là che la sua verrà".
Un'ultima nota, è il mio pc o la chitarra che suona il Poggipollini ha un terribile ronzio di sottofondo?
Ciao
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di francesco72 [user #31226]
commento del 18/10/2016 ore 15:53:02
Aggiungo una considerazione "sociologica" sui commenti: forse il fatto che Poggipollini sia così famoso per merito di Ligabue lo rende un po' inviso a molti. D'altra parte mentre altri protagonisti di didattica sono effettivamente famosi di per se' in quanto chitarristi, Poggipollini come solista non fa proprio numeri da strapparsi i capelli ne' mostra una tecnica sopraffina. Immagino quindi venga percepito come uno dei tantissimi chitarristi medi che però ha avuto il colpo di fortuna di essere pescato da Ligabue.
Ciao
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di liviobellini [user #42202]
commento del 19/10/2016 ore 00:59:49
Eppure io non capisco perché si debba sempre e solo criticare. La musica sta morendo per colpa delle etichette major che spingono artisti di musica house, ecc e non promuovono più le band che meritano davvero. Eppure anche se sta morendo non conta ciò che la radio ci fa ascoltare ogni giorno, conta di più la musica che si fa col cuore, e se Federico Poggipollini si sentiva di fare quel tipo di brano con quel tipo di assolo sono affari suoi, l'importante è che piace a lui. Poi non capisco chi critica la sua tecnica..pure Brian May non ha tutta questa grande tecnica eppure riempiva i palchi coi Queen, alla fine credo che sia più facile arrivare al cuore delle persone con una nota sola..e sta tutta lì la bravura. Inoltre le critiche fatte dietro un monitor e su una tastiera rimangono dietro un monitor, criticate di meno e pensate a suonare e a farvi un vostro sound personale.
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di francesco72 [user #31226]
commento del 19/10/2016 ore 12:57:37
Quasi tutto giusto, il paragone con Brian May proprio non ci sta. Ok che si suoni col cuore, ma un conto è comporre Nero, ben altro è We will rock you o Bohemian rapsody o scegli tu uno dei centomila brani composti da May.
Sui mali della musica non direi proprio che Poggipollini ne patisca: da musicista di medio livello è già riuscito a fare cinque album solisti, per il vero nessuno dei quali un masterpiece. In realtà il primo male della musica sono i musicisti che mettono su una cover band (anni 70/80 o AC/DC) e monopolizzano la scena underground portandosi via cachet da 3/5000 euro a sera.
Ciao, Francesco
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di ADayDrive [user #12502]
commento del 19/10/2016 ore 16:18:12
Non per polemica, ma di cover band anni 70/80 o di tribute degli AC/DC che portano a casa 3/5000 euro a sera proprio non ne conosco... Forse hai messo uno zero in più per errore. E comunque il problema non sono le tribute o le cover band: per tanti è l'unica maniera per suonare ogni tanto e non rimetterci sistematicamente soldi. Semmai i problemi veri sono le tasse alte, la miopia dei gestori di locali (ad esempio non ce n'è uno che insonorizzi decentemente un locale, non stupiamoci poi se la gente non va nei bar a farsi massacrare le orecchie) e a volte anche l'oltranzismo dei musicisti.
Per quanto riguarda la band che propongono musica propria, valgono tutti i problemi sopraelencati più il fatto che bisogna considerare che la musica originale ha un bacino di utenza molto più piccolo di quello delle cover, e spesso un livello qualitativo più basso. Negli anni in cui io suonavo cose mie c'era un sovraffollamento di band indy/post rock, che magari pensavano di essere artisti geniali anche se in realtà erano brut(tissim)e copie dei Nirvana o dei Marlene Kuntz: non è detto che solamente perché fai roba tua 1) la tua musica sia una figata di default 2) tu sia un grande artista
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di francesco72 [user #31226]
commento del 19/10/2016 ore 18:52:46
Ciao, senza polemica alcuna: non voglio fare nomi ma nella zona di Bologna/Faenza operano almeno quattro band ben connotate per le cover che suonano e guadagnano quelle cifre o poco meno, scusa preciso che mi accorgo solo ora di aver scritto 3/5000, volevo scrivere 1.5/3.000.
Per il resto condivido le tue osservazioni e preciso che non mi riferivo ad un contrasto cover/musica propria, so benissimo che per suonare dal vivo devi avere un repertorio che la gente ha nell'orecchio, ma se ci infili anche qualche pezzo tuo almeno puoi provare a capire come viene accolto. Ti garantisco, però, che ho vissuto situazioni surreali. Festa della birra: ci presentiamo con cover di judas priest, black sabbath, led zeppeli e deep purple e ci sentiamo dire: "ci dispiace, ma è musica troppo rumorosa", settimane dopo vado a quella festa della birra e chi suona ha in scaletta "smoke on the water", "war pigs" "rock n roll", oltre a rolling stones ed altri rockettari, insomma gli stessi riferimenti musicali "troppo rumorosi", scopro quindi che siccome quel gruppo chiede (e gli danno 1.500 euro) il budget della serata musicale va tutto lì. Altro caso: ci proponiamo per suonare gratuitamente perchè la formazione è nuova ed il nome non ha alcun riferimento (siamo sempre sulle cover, ma police, U2 e cose tranquille), la pro-loco interpellata ci dice: ci dispiace ragazzi, ma i tali (che prendono 3.000 euro) non vogliono altre band. Per inciso, i tali fanno revival anni '80 con metà dello spettacolo registrato. Capirei se parlassimo dei weather report, ma per fare 4 accordi di staying alive ce la si può tirare anche meno (a mio parere) e lasciare spazio pure agli altri.
Ciao
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