Poggipollini: un assolo "Per le strade di New York"
di Gianni Rojatti [user #17404] - pubblicato il 14 ottobre 2016 ore 15:30
Federico Poggippollini ci insegna a suonare l'assolo più intenso contenuto suo ultimo disco solista, Nero.
Il brano da cui l'assolo è estrapolato si intitola "Per Le Strade di New York" ed una sofferta ballad in 12/8 ammiccante al blues. Timing, tocco, impiego ragionato delle pause, senso melodico, utilizzo dei modi e un’intenzione ritmica ficcante rendono efficace una costruzione solistica minimale. Una grande prova musicale, tutta da studiare.
Il pezzo è una trascinata e sofferta ballad blues in 12/8. Partiamo analizzando la struttura armonica e suggerendo un’idea ritmica per l’esecuzione dell’accompagnamento.
Tutti gli accordi appartengono alla tonalità di Bm, relativa minore del D maggiore dalla cui armonizzazione abbiamo D, Em, F#m, G, A, Bm, C#dim.
Nelle prime quattro battute la struttura è esattamente quella di un blues minore che si muove tra primo e quarto grado. Proviama a suonarlo come un semplice blues.
Nella progressione di “Per le strade di New York” invece, nella quinta misura, invece, anziché il F#m7 e il Em7 propri di un giro blues, Federico inserisce il G e A7 che portano una certa originalità alla progressione. Una variazione di due accordi che promuovono il giro da semplice canovaccio standard stilistico a canzone vera e propria.
Le prime quattro misure sono interamente costruite sulla scala pentatonica di Bm.
Timing, tocco, utilizzo ragionato delle pause, senso melodico e un’intenzione ritmica ficcante rendono efficace una costruzione solistica minimale. Improvvisa arriva nella quarta misura un’impennata dinamica data da una vivace svisata, ancora, tutta pentatonica. Il pattern è strutturato ed eseguito in maniera molto ordinata. Isoliamolo e facciamolo nostro. Per agevolarne lo studio , nella trascrizione ne abbiamo semplificato la scrittura ritmica, eliminando la partenza in levare e rendendo più immediata e facile la chiusura
Nella quinta misura Federico cambia completamente registro e attraversa il passaggio tra i due accordi di G e A suonando una sorta di scala/arpeggio in tonalità di Bm. (Mescolare scale e arpeggi pare essere una peculiarità dello stile di Fede. In questa lezione ci aveva suonato e mostrato esempi analoghi)
La parte potrebbe essere analizzata come un arpeggio di Em13 che isoliamo in questo diteggiatura e sviluppo lineare.
Alla ripresa del giro, l’assolo ritorna tutto pentatonico. Evidenziamo questa fitta sequenze di sestine costruite sulla scala blues di Bm.
All’interno abbiamo isolato due lick. Il secondo è particolarmente interessante perché, senza slegarsi da una pronuncia ritmica costante in sestine di sedicesimi, Federico mette l’accento ogni nove note, creando un effetto ritmico spiazzante.
Al ripresentarsi del passaggio tra i due accordi G e A ecco che arrivano alcuni dei fraseggi più sfiziosi dell’assolo. Sul G, Federico modula ed esce dalla tonalità di D maggiore/Bm nella quale si era gestito fino ad ora.
Il G viene inteso come G7 e Federico utilizza la scala di G Misolidio evidenziata dal C , settima minore e nota caratterizzante del modo che fa capolino del fraseggio. Un bellissimo esempio di interscambio modale. Ancora un esempio di scala arpeggio, questa volta sintetizzabile come un Gadd4/9 (G, B, C, D, A)
Quindi, sul A7 è snocciolato un graseggio quasi country blues dove Poggipollini gioca sul passagio tra b3 e 3, soluzione caratteristica adottata sugli accordi di dominante.
Ecco la trascrizione completa dell’assolo
Seguiamo con attenzione il video per sincerarci della giusta interpretazione ritmica e della corretta intenzione da sguire soprattutto sui passaggi più bluesy e rubati.