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MOD Duo: multieffetto open source
MOD Duo: multieffetto open source
di [user #116] - pubblicato il

Il Duo è un processore in formato stompbox che lascia all'utente libertà totale nel creare suoni, effetti e catene intere partendo da zero con una programmazione in piena regola. Gli unici limiti del pedale MOD Devices sono nella fantasia degli utenti che ne vorranno sfruttare la natura open source.
Il Duo è un processore in formato stompbox che lascia all'utente libertà totale nel creare suoni, effetti e catene intere partendo da zero con una programmazione in piena regola. Gli unici limiti del pedale MOD Devices sono nella fantasia degli utenti che ne vorranno sfruttare la natura open source.

Musica e tecnologia digitale non sono mai stati vicini come in questo momento, e l'avvento dell'open source era solo questione di tempo. In passato, ci sono già stati esperimenti in questo senso, per lo più al di fuori della sfera commerciale, ma ora i tempi potrebbero essere maturi per offrire al pubblico la prima vera macchina per suoni ed effetti interamente programmabile dall'utente finale.

Con il Duo, la tedesca MOD Devices impacchetta un potente processore in un formato solido e compatto e con tutto ciò di cui un musicista moderno potrebbe aver bisogno per connetterlo al proprio rig in studio quanto sul palco. Pensato per integrare, completare fino a sostituire del tutto una strumentazione elettrica, lo stompbox si differenzia dai comuni multieffetto per la sua natura di dispositivo open source. Vale a dire che sarà lo stesso utente finale, insieme a una community di appassionati, a definire quali saranno le possibilità offerte dal dispositivo in termini di funzioni e sonorità.

MOD Duo: multieffetto open source

Già attivo in modalità preliminare, il sistema vede il produttore e una community di utenti creare e condividere regolarmente online dei nuovi plugin. Si tratta di effetti ogni volta nuovi e di ogni genere, dalle simulazioni di amplificatori agli ambienti e ai ritardi, modulazioni, distorsori e cabinet, ma anche software più atipici come sistemi per la gestione del rig via MIDI o apparecchi capaci di interpretare il segnale dello strumento per appiccicarci processi curiosi come vere e proprie drum machine basate sul suonato.

Il Duo è come un piccolo computer dedicato al trattamento del suono in tempo reale che può contenere un singolo stompbox o un'intera catena al suo interno. L'unico limite alle funzioni sta nella creatività dei programmatori e dell'utente finale. Di suo, MOD ci ha messo dentro un hardware di tutto rispetto, con un processore Dual Core ARM A7 da 1GHz, 1GB di RAM e 4GB di memoria Flash.

MOD Duo: multieffetto open source

A dispetto di un orizzonte di possibilità davvero vasto, l'interfaccia è molto semplice. Lo chassis comprende solo due switch per l'attivazione istantanea di due simulazioni. Sopra di essi, due manopole consentono di regolarne un parametro per volta e, schiacciandole in cima, si accede a turno agli altri parametri da modificare.
Sui due display in alto è mostrato lo stato dei suoni in uso, con le regolazioni del momento.
Due ingressi e due uscite jack consentono di trattare il segnale anche su due tracce del tutto indipendenti, programmabili nel loro percorso attraverso un editor software.
Non mancano connettori per pedali d'espressione, switch esterni e controller MIDI per muoversi più agevolmente tra i preset in memoria, e completa il tutto un'uscita cuffie.



La programmazione dei plugin e dei preset avviene attraverso un programma accessibile via indirizzo IP su un comune browser web, il che rende il Duo un dispositivo realmente universale, capace di lavorare su qualunque terminale.
L'interfaccia grafica con cui avviene la creazione dei rig è immediata e semplice da usare, e simula le azioni che si compirebbero fisicamente nell'assemblaggio di una vera catena.
Presentato come un multieffetto per chitarra, il pedale MOD Devices può lavorare agevolmente con una gran varietà di strumenti, dal basso alle tastiere e ai sintetizzatori.



Il Duo è stato annunciato in anteprima nel corso del 2016, ma i lavori sono ancora in corso. Il sito ufficiale MOD Devices è attualmente in aggiornamento e promette grosse novità per dicembre. Staremo a vedere e, se vi stuzzica l'idea di avere sotto i piedi un processore universale dedicato alla creazione di suoni ed effetti a tutto tondo, vi consigliamo di tenere gli occhi puntati.
duo effetti e processori mod devices
Link utili
Sito ufficiale MOD Devices
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di DottorZero [user #44787]
commento del 12/12/2016 ore 12:30:27
L'idea è davvero interessante...completa programmabilità per l'utente!
Restano però da vedere:
1) la potenza effettiva
2)i limiti alla programmazione
3) il prezzo....
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 12/12/2016 ore 13:00:20
549 dollari in sconto? LOL!
Rispondi
di DottorZero [user #44787]
commento del 12/12/2016 ore 13:03:16
... Già partiamo male! :D
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 12/12/2016 ore 13:08:04
Ottimo, non sto neanche a guardare la demo.
Rispondi
di Mariano C [user #45976]
commento del 12/12/2016 ore 13:10:27
bè ma per un oggetto che potenzialmente ti fa qualsiasi effetto ed essendo open source effetti e cose possono essere continuamente creati da chiunque e migliorati non è male. cioè in teoria si può avere veramente qualsiasi cosa si voglia
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 12/12/2016 ore 13:25:00
Probabilmente hai ragione te, è che io di plug in e roba del genere non ci capisco una mazza, a quel prezzo mi prendo due eventide usati, poi ha un altro problema secondo me, l'assenza di un send-return per collegarci altri pedali, potevano infilarcelo visto il prezzo.
Rispondi
di Mariano C [user #45976]
commento del 12/12/2016 ore 13:36:06
si probabilmente una versione con un po' più di cose non sarebbe male. anche perché ha solo due switch, ed è vero che su ognuno puoi mettere valanghe di cose ma se non ho capito male quando schiacci di attiva tutto o ti toglie tutto. Ma come idea generale di prodotto mi sembra proprio il futuro: fare un oggetto di ottima componentistica hardware e poi tutto il software open
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 12/12/2016 ore 13:44:07
infatti, almeno 4 switch per poter usare diversi preset e anche in modalità stomp box per esempio, in modo che uno usa solo quello e via, alla fine è un controller (credo) e per quanto costa lo potevano farlo più completo
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 12/12/2016 ore 14:02:51
Beh se è gestibile via MIDI,i due switch diventano molti di più in realtà.
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 12/12/2016 ore 14:07:36
1) la potenza effettiva
Gli ARM sono processori molto potenti,al massimo tra un anno/due li monteranno di serie tutti i Mac al posto degli Intel ;-)
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 14/12/2016 ore 07:38:11
Windows ha anticipato Apple...

vai al link

:)
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 14/12/2016 ore 10:29:5
Beh non è proprio così,in realtà qui si parla di "mobile",cercano di riprendersi quote di mercato perse col gli orrendi porting di Windows su smartPhones etc..,ormai la guerra dei guadagni è in quel settore lì.Nel settore desktop restano su Intel ancora un bel pò vedrai :-) Lo Snapdragon è la versione Mobile di uno degli ARM.
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 14/12/2016 ore 12:27:37
Fidati, l'articolo è scritto male, la cosa principale è che il sistema operativo gira su architettura ARM e visti gli annunci nel settore mobile di quest'anno sono più portato a pensare che l'intento sia proprio quello di avere pc con processori ARM che non cellulari con Windows desktop.
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 14/12/2016 ore 14:29:00
Non è che non mi fido,ma leggendo l'articolo ho avuto questa impressione,staremo a vedere ;-)
P.S.
guarda qui il Surface Studio (3000$) nelle tech specs non lo menziona (i5 o i7) vai al link
In pratica è una GPU aggiuntiva,non so bene per cosa ma c'è e non figura nelle caratteristiche.
ma leggi qui :-) vai al link
E qi si rimarca il fatto che in realtà hanno solo fatto il porting della applicazioni Mobile ( attenzione a 32bit) sugli ARM degli smartphones vai al link
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 14/12/2016 ore 15:05:22
Eh lo so, però qualche tempo fa leggevo che sul fronte smartphone, con il fallimento Lumia, almeno per i prossimi due anni non sono previsti grossi progetti, di qui la considerazione sul fatto che, alla luce di quanto annunciato, molto probabilmente verrà rilasciato qualcosa completamente basato su ARM. Personalmente credo che la cosa più logica da fare sarebbe mettere sul commercio un Surface Pro con processore di questo tipo, che prenda il posto delle versioni con processori Intel Core M o come si chiamano adesso. Lo smacco nei confronti di Apple sarebbe grandissimo perché in pratica concretizzerebbero ciò che tutti ipotizzavano avrebbe fatto la casa di Cupertino con il lancio dell'iPad Pro da 13", che, ormai possiamo dirlo, è stato un aborto finora.
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 14/12/2016 ore 15:37:31
Il legame Intel/Microsoft è troppo forte,non credo che faranno una cosa del genere nel ramo desktop così a cuor leggero,sul fatto del porting sugli smartphone invece ha senso perchè lì Windows Mobile ha perso terreno di brutto,ed è un settore che fa fare alti guadagni...$$$$$$$$$$$
Rispondi
di Mariano C [user #45976]
commento del 12/12/2016 ore 12:54:47
funziona anche per basso?
Rispondi
di MojoKingBee [user #39456]
commento del 12/12/2016 ore 14:39:19
HOLY SHIT
sta scritto
Presentato come un multieffetto per chitarra, il pedale MOD Devices può lavorare agevolmente con una gran varietà di strumenti, dal basso alle tastiere e ai sintetizzatori.
Rispondi
di 7cordista utente non più registrato
commento del 12/12/2016 ore 16:36:14
E' curioso vedere come la gente commenti, senza neanche aver letto l'articolo...
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 12/12/2016 ore 18:26:25
E' un classico ormai...
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 12/12/2016 ore 14:03:39
L'idea è molto interessante,bisogna vedere se ce la fa,è affollato parecchio quel settore di mercato e non costa poco.Vediamo come si sviluppa.
Rispondi
di tormaks [user #26740]
commento del 12/12/2016 ore 14:06:28
Nn capisco in cosa consiste l'open source.
Non sono pratico di programmazione di algoritmi, ma questo ennesimo multieffetto nn ha nulla di differente dagli altri.... A parte che si può utilizzare per qualsiasi strumento.
E poi manca un'entrata per pedali expression.
Se avete capito voi che significa open source in questo caso , fatemi capire....magari e' la svolta del secolo.
Si potrà creare un pedale da zero?
Magari un delay che distorce o invertire la fase sulla scia del riverbero.....
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 12/12/2016 ore 14:08:55
"Non mancano connettori per pedali d'espressione, switch esterni e controller MIDI "
basta leggere ....
L'Open Source significa che chiunque potrà contribuire alla parte software,rispettando chiaramente le linee guida,quindi potenzialmente non ci sono limiti.Come Linux.
Rispondi
di tormaks [user #26740]
commento del 12/12/2016 ore 14:18:0
In effetti....ci sono , leggo su un telefono e nn vedo benissimo neanche con gli occhiali.....ok ....può essere una svolta , solo se ne capisci immagino. Grazie per la sollecita risposta. Alla prossima
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 12/12/2016 ore 14:22:37
Come ho detto sopra,se lo implementano bene può essere davvero qualcosa di nuovo,ma devono fare un bel lavoro perchè in quel settore lì c'è già parecchio affollamento,comunque dalle premesse mi sembra qualcosa di abbastanza diverso dalla solita "pedaliera multieffetto". ;-)
Rispondi
di panturnio [user #1686]
commento del 12/12/2016 ore 17:44:22
Io AMO questo progetto! Lo seguivo già da un pò, aspettando la reale messa sul mercato, e attualmente aspetto di vedere se tireranno fuori l'altro pedale di cui si era visto il prototipo, con quattro switches e quattro display.
Da lontano il Mod Duo può sembrare un Line6 M5, l'idea di poter caricare gli effetti su un hardware fa pensare all'Eventide H9, ma qui secondo sono andati molto oltre: si possono caricare intere catene di effetti o di amp sym. Come fanno nel loro piccolo anche i Multistomp della Zoom, ma senza alcuna possibilità di controllo live, visto che non hanno il midi.

Piccola digressione per spiegare come io vedo l'effettistica per chitarra:
Personalmente amo i suoni del mio ampli valvolare (Jad & Frèer Glam Pro) e mi piace colorare molto con gli effetti. Quando suono live mi piace improvvisare non solo con le note ma anche con la scelta degli effetti… A volte in quel punto ci metto un flanger, a volte un rotary, a volte in quel solo ci metto il whammy, a volte un octaver. Non mi piace lavorare con le banks perchè non voglio andare a cercarmi l'effetto scorrendole ad una ad una, voglio avere diverse opzioni già sotto i miei piedi. A tutt'ora non ho ancora trovato una pedaliera al in one (penso anche a Fractal FX8 o Line6 Helix di cui ho visto diversi video e sfogliato i manuali) che permettano di essere configurate in modo di avere oltre ad una fila di presets anche un buon numero di modulazioni e modificatori vari sempre a portata di piede, quindi mi sono assemblato una pedalboard piena di roba, tutta collegata via midi per avere dei cambi veloci, ma anche con tanti swtiches che mi permettano di assecondare l'estro del momento colorando i vari preset on the fly.
E così, accanto al controller midi (Jad & frèer Midilungo) e accanto al TC Voicelive 3 (non è solo un effetto per la voce, lo uso anche nel loop dell'ampli per delays, riverberi, e qualche modulazione) da qualche anno ho anche un altro multieffetto per tutto quello che si può considerare "un di più".
Ultimo acquisto? Boss Sy 300, che ha sostituito l'Eventide H9 che ho avuto per un annetto. Non mi interessa tanto la parte synth (anche se ci si tirano fuori dei landcapes niente male), ma il fatto che permetta di concatenare sino a 4 effetti e possa collegarli (metodo a quattro cavi) sia in pre che nel loop dell'amplificatore.
E così mentre suono il mio clean, che magari di default richiama un chorus, posso ad un certo punto passare ad un un flanger, un phaser o un rotary (se impazzisco posso metterli anche tutti e tre insieme!!) mentre suono una solo posso attivare un octaver con nota bassa, uno con nota alta, tocco il pedale d'espressione e si attiva il whammy…. E ora che ho il Sy300 posso anche decidere che il solo lo farò con un suono di trombone :)
In pratica tramite il controller midi oltre a cambiare i canali dell'ampli e a gestire i presets del voicelive, richiamo anche dei preset del Sy300 che mi offrono una paletta di effetti da aggiungere al mio suono.

Ecco l'utilizzo che io farei del MOD Duo (meglio il Mod Quadra, se decideranno di commercializzarlo), col grande vantaggio che per ogni switch si possono richiamare intere catene di effetti.

Poi se capita una serata più "easy", si stacca dalla pedalboard e diventa il cuore del nostro sound, con simulazione di ampli, pedali, ecc. Sicuramente avranno pensato una modalità scroll per poter scorrere in maniera circolare un certo numero di preset, come anche nell'Eventide H9.
Comunque è a parità di prezzo con l'H9, che bisogna considerare il MOD.
Le possibilità del primo sono limitate dal fatto che può offrire un solo effetto alla volta e dal fatto che ogni nuovo algoritmo costa 19 euro.
SE gli effetti scaricabili per il MOD saranno di qualità (finchè non lo proviamo con mano non è detto) e SE i download saranno gratuiti questo pedale sarà già l'uovo di Colombo.
Se poi il concetto di open source darà addirittura la possibilità di customizzare le simulazioni e creare nuovi tipi di effetto (qualcuno più sopra parlava di distorcere un riverbero o metterlo in controfase) il valore aggiunto sarà sensazionale.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 12/12/2016 ore 23:33:
La faccenda Open Source non è ancora del tutto chiara. Una spiegazione semplice è patches + possibilità infinite di variazioni o partire da zero. Quello che scrivi dà una buona panoramica di quello che c'è sul mercato. Il MOD è un computer e si possono fare cose folli a patto di avere un sacco di tempo a disposizione - questo vale cmq generalmente per preampli digitali. Il MOD è pilotabile a distanza in vari modi. Patches si possono scambiare in rete. Paragonando a chi usa synth / sequencer ci sono per loro i suoni VST da scaricare in rete a costo zero. Se questo MOD Duo genera un forum per lo scambio di suoni e dibattiti siamo a posto. Concordo con Panturnio.
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 12/12/2016 ore 19:38:17
Io con poco meno di 500 euro ho comprato un PC portatile con l'i5. Se ci metto sopra un guitar rig e una scheda audio/interfaccia da chitarra, anche minimal, suona come questo affare qui. La pedaliera MIDI ci vuole comunque. Vorrei capire perchè dovrei comprare sto coso. Lo sviluppo sofware che se lo facciano loro, io voglio suonare e basta. Per non parlare poi del fatto che con quasi 600 euro oggi come oggi ci si fa una pedalboard di HB o Joyo che suona sicuramente meglio di sti aggeggi.
Comunque son ceci loro a venderlo, per me è bocciato.
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 12/12/2016 ore 22:33:23
Eh si suonare con Guitar Rig o similari è proprio uguale,hai una dinamica da paura :-)
Il resto del commento è anche peggio,secondo me Renzi ti assume come Spin Doctor.
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 13/12/2016 ore 17:28:5
Quello è il mio parere. Se a te questo coso piace scrivi "mi piace". A me non piace e ho scritto "non mi piace". Non capisco cosa c'entra il Sig. Renzi...mica stava facendo una legge sul digitale per caso?
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 13/12/2016 ore 17:37:28
Non è il piacere o il non piacere (quello è sacrosanto),ma le argomrentazioni che fanno ridere,trovane di migliori perchè queste sono degne delle bufale Renziane,volevo dire questo.
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 13/12/2016 ore 17:48:09
Io non devo giustificare niente a nessuno. Dico la mia e basta. Sono un chitarrista (che lavora anche) e non un programmatore, di due fs non me ne faccio nulla e il prezzo è alto per quello che offre... non ti basta?
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 13/12/2016 ore 17:56:00
Mamma mia fatti una bella tisana,la vita stressa ,capisco, ma riprenditi :-)
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 13/12/2016 ore 18:01:51
Ho mangiato due arance Siciliane...saranno mica quelle? Forse erano arance digitali...
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 13/12/2016 ore 18:05:24
Macchè,le ho mangiate anch'io oggi e sto benissimo ;-)
Rispondi
di MojoKingBee [user #39456]
commento del 12/12/2016 ore 23:32:31
a queste cifre un progetto del genere, per quanto affascinante, non avrà successo.
segnalo piuttosto questo progetto basato su arduino, open source e open hardware

vai al link
vai al link
(sul sito sono presenti analisi approfondite di effetti di riferimento
, tipo vai al link)
Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 12/12/2016 ore 23:54:21
Roba da nerd. 😂
Non mi sembra granché, comunque.
Rispondi
di alcor72 [user #16133]
commento del 13/12/2016 ore 08:51:29
Ciò che mi lascia perplesso è la comodità nell'uso live.
Probabilmente suonerà banale ma, un qualsiasi pedaliera "funzionale" dovrebbe avere almeno 3 variazioni di suono per banco e magari un pedale d'espressione/pedale volume.
Sarà meno figo sul palco (vuoi mettere avere un cassetto della dispensa con dentro 16 pedalini di colore diverso montati nelle posizioni più impensabili?) ma è molto più pratico.
Poi se vi piace impazzire (mentre magari dovete pure cantare come me e pensare anche alle modulazioni della voce oltre che al suono della chitarra)...
Ma se ci sono amanti dell'analogico a tutti i costi che se si creano situazioni "patch" con switchboard esterne per "razionalizzare" una gestione altrimenti complicata, non vedo perchè un oggetto con tante potenzialità possa essere cosi "limitato" nella gestione live.
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 13/12/2016 ore 17:39:39
Non mi pare limitato,dato che ci puoi attaccare una qualsiasi pedaliera MIDI e con i CC cambi al volo quello che vuoi,ed ha ingressi per pedali d'espressione,che gli manca?
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 14/12/2016 ore 00:44:34
Le pedaliere MIDI fighe costano una fucilata, se aggiungi che l'arnese in se viene 600 euro, siamo già a cifre piuttosto alte. Anche guardando l'hardware nudo e crudo, giustificare il prezzo è davvero difficile. Poi, come in tutte le declinazioni dell'open source, su 100 contenuti creati dagli utenti, 70 saranno mediocri, o comunque sotto al livello di altri prodotti già sul mercato. O prende piede in fretta, o ti dovrai fare da solo i plugin.
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 14/12/2016 ore 01:36:25
Come ho detto sopra dipende da come viene sviluppato,una pedaliera Rocktron la prendi con 150€ non è quello il problema,vedremo cosa combinano,io sono curioso.
Rispondi
di panturnio [user #1686]
commento del 13/12/2016 ore 11:33:2
LA POTENZA E' NULLA SENZA CONTROLLO.
E' vero, non troverete nessuno più d'accordo di me. Ma guardando al MOD non dovete vedere una pedaliera, piuttosto un box jolly, un rack in miniatura a cui affidare l'intero vostro sound o da utilizzare solo per aggiungere qualcosa, che siano drive, modulazioni, ritardi, o effetti psichedelici strani: è chiaro che poi ci vorrà un controller esterno.
Mi vengono in mente anche delle situazioni di uso standalone: programmate una simulazione di ampli clean s swtiches spenti, su uno switch assegnate un distorsore, sull'altro magari un delay ed un riverbero, ed ecco che avete un comodo ampli a due canali con ambiente inseribile all'occorrenza. Oppure il secondo switch lo programmate per avere sia ambiente che boost, e avrete clean, crunch, e lead per i soli.
Stessa cosa si può fare se utilizzate un vero ampli:tenete conto che i due In e Out non servono solo per la stereofonia, potete utilizzarli per utilizzare due catene completamente separatate, da utilizzare una in Pre (compressori, overdrive, ecc), e una nel loop dell'ampli stesso (delays, riverberi, ecc).
Io ora non so quali saranno le potenzialità di programmazione degli swithes, ma ritengo probabilissimo che ci sarà una modalità scroll con possibilità di limitare il numero dei presets che andranno a rotazione. A quel punto diventa facilissimo programmarsi magari 4 o 5 suoni completamente diversi tra loro coi quali poter andare a suonare.
Ma il bello, come dicevo prima, arriva col midi.
Col MOD e un buon footswitch midi si ha tutto quello che serve in una pedalboard davvero piccola, o addirittura si può lasciare il mod sull'ampli e avere i piedi solo il controller. Oppure si può integrare insieme ad altri pedali hardware o ad altre pedaliere (ho visto molti abbinare a Helix o FX8 un H9, un POG, o altri pedali dai suoni caratteristici.

@fenderpassion61 penso che queste potenzialità vadano molto oltre a quelle di un pc con software come guitar rig &co. Non tanto per la qualità sonora (finchè uno non testa con le proprie mani non si può mai dire?) ma perchè qui in un box davvero piccolo c'è potenza di calcolo, spazio di archiviazione, scheda audio (suppongo) super ottimizzata perchè non ci sia latenza, super ottimizzata perchè non ci siano problemi di sistema operativo durante una serata (sto sempre supponendo) e anche due switches per l'uso live.

L'unica rottura magari ci sarà quando uno si vorrà modificare un preset al volo in serata: penso sarà essenziale (dopo aver fatto le configurazioni sulla poltrona di casa) portarsi dietro il computer anche in saletta finchè non si trovano i giusti equilibri, perchè poi l'impatto con l'interfaccia grafica molto più scarna che c'è nei display del pedale rischia di essere abbastanza traumatico :)

Comunque ieri stavo guardando questo altro video del MOD:
vai al link
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 13/12/2016 ore 17:41:06
Mi pare che la maggioranza dei commentatori non ha letto l'articolo...come al solito.
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 13/12/2016 ore 17:44:11
Io non sono contro il digitale. Il fatto è che non ho ancora sentito un aggeggio digitale che suoni come lo small clone o un overdrive normalissimo analogico. Tutto qui. Se domani mi fanno un aggeggio digitale con quei suoni, a prezzo umano, lo compro. Senza quei due inutili footswitch. Solo interfaccia MIDI, schermino per le impostazioni e presa per il pedale di espressione. Al resto ci penso io...punto. Ultimamente invece vedo che si impegnano tanto in inutili caccate che alla fine ti costringono comunque ad aggiungere qualcosa altrimenti sono inutilizzabili. Per me la configurazione migliore dei footswitch è la seguente: 4 patch, due bank up/down e quattro cc programmabili per accendere effetti alla bisogna. Se ti conpravi un multifix negli anni 90 era la normalità. Un esempio? Il GX 700 della Boss. Compravi un rack aggiungevi una pedaliera MIDI, un pedale di espressione ed eri a posto. Con due pulsanti, in live, non si va lontani se si fa POP rock e magari si canta anche.
I suoni che ho sentito nel video a me non servono a un tubo. Vorrei dei suoni normali...ma buoni.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 13/12/2016 ore 18:25:51
Premetto che apprezzo molto il digitale, ma lo so usare poco e, salvo alcune eccezioni, non ho ancora trovato una distorsione digitale che mi soddisfi come alcuni distorsori analogici che possiedo (ma questi sono gusti). Sinceramente ho capito poco di qual sia l'utilità di questo aggeggio; ok è programmabile a piacimento sulla base di linee indefettibili, ma alla fine (nel pratico) questo cosa significa? In fondo si tratta di combinare tra loro degli effetti e/o settarli. Quindi non riesco a capire perchè dovrei scegliere questo e non (per esempio) l'M13 di Line 6 o un'altra pedaliera già in commercio. Infine, la fruibilità mi pare un po' scarsa: certo l'utilizzo di una pedaliera midi aiuta, ma costa e da un aggeggio che già costa oltre 500 dollari mi aspetto che abbia almeno 6 pulsanti (4 patch e 2 bank up e down).
Ringrazio chiunque mi possa dare chiarimenti sulla perplessità sopra esposta.
Ciao
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 13/12/2016 ore 23:33:40
rischi di ritrovarti un oggetto che migliora con l'andare del tempo. Nel senso che man mano che viene acquistato e che la gente ci lavora sopra, usciranno, disponibili al download, nuovi effetti e di miglior qualità
Rispondi
di SysOper [user #10963]
commento del 14/12/2016 ore 14:19:33
L'essenzialità, per non dire l'inadeguatezza, dei controller integrati di per sé è coerente con il progetto di un dispositivo "aperto" anche dal punto di vista delle interfacce, in grado di essere utilizzato con controller di vario genere, compresi sensori/attuatori anche non necessariamente di derivazione musicale con l'add-on per Arduino.
In questo senso, l'imposizione di un determinato layout dei controlli avrebbe rappresentato un vincolo per costo, dimensioni e utilizzabilità.
Dopo di che, resta il fatto che - anche per questo - probabilmente si sarebbe dovuto proporlo ad un prezzo inferiore... così rischia di non raggiungere mai la diffusione necessaria allo sviluppo di una vera community di utilizzatori e, soprattutto, sviluppatori
Rispondi
di Leokater [user #8776]
commento del 13/12/2016 ore 21:55:07
Speriamo faccia il botto.Così ho una speranza che mi tirino dietro l'Helix :-)
Rispondi
di onlyfender [user #5881]
commento del 13/12/2016 ore 23:12:48
Praticamente è un computer stile Raspberry infilato dentro l'involucro di un pedale con OS Linux ad hoc e un software di emulazione.
L'idea non è male ma, tolto il pregio che sia tutto opensource, mi ricorda in qualche modo qualcosa che fece la Line6 diversi anni fa (per chi se lo ricorda... il "Tone core development kit" vai al link).
La Line6 però rilasciò un tool di sviluppo che richiedeva competenze di DSP programming (roba da Smanettoni con la "S" maiuscola) quindi non ebbe molto successo.
Questa volta puntando sull'opensource, abbassando un po' il prezzo e "magari" trovando come sponsor qualche chitarrista illustre ci sono buone possibilità di successo (perché raga diciamolo... se non lo usa Mr. "Paul Jimmy Ritchie Steve Gilbert Page Kotzen Vai" sto coso non se lo caca nessuno a parte qualche appassionato e un manipolo di nerds che vanno in giro con la maglia di Ubuntu e suonano Smoke On The Water con un dito).
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di satch76 [user #19713]
commento del 14/12/2016 ore 10:26:54
A mio avviso l'idea in se è veramente ottima, ed è un po' la strategia che sta seguendo Positive Grid con i vari Bias Head/Rack e Bias Distortion: hardware coadiuvato da modelli software creati dall'utente (nel caso di PG attraverso programmi appositi, in questo caso con un SDK apposito).

L'interfaccia per creare le catene di effetti via browser è veramente comoda, visto che non c'è bisogno di installare nessun software particolare.

Il prezzo mi sembra un po' alto, ma comprendo lo sforzo, soprattutto lato software, di un sistema del genere.

Potrebbe essere l'uovo di Colombo dei processori digitali anche se, come è stato già appuntato, senza un endorsement "importante" farà fatica a decollare.
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di panturnio [user #1686]
commento del 14/12/2016 ore 11:04:33
S', in effetti c'è il rischio che la bontà delle simulazioni non crescerà mai più di tanto finchè non ci sarà una certa richiesta o qualche modello firmato dagli endorser o addirittura dai grandi marchi. Nel primo caso mi vengono in mente i pedali Toneprint della Tc Electronics, nel secondo caso mi vengono in mente Amplitube che ha i modelli "approvati" da Mesa, Marshall, Fender, Soldano, ecc, o Overloud TH2, che ha i modelli Randall, Brunetti, ecc.
Per quanto riguarda il prezzo è vero che 500/600 euro sono tanti, c'è chi con quella cifra ci mette su un intero rig analogico o un discreto ampli usato, ma dobbiamo comunque considerarlo per quello che è: un raccoglitore hardware di simulazioni digitali , e a qual punto rimane in linea con Eventide H9 e costa meno del Bias Head.
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di francesco72 [user #31226]
commento del 14/12/2016 ore 14:24:4
Dunque, da quanto ho capito, al momento si trata di uno strumento di alto costo e grandi potenzialità. Ma appunto solo potenzialità. Dunque il pericolo è che, spesi i 500 per portarlo a casa, ora che è in bolla, i competitor avranno fatto uscire macchine più all'avanguardia. Insomma, comunque la guardo, a me questo multieffetto non pare il santo graal che pareva dall'articolo.
Ciao
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di panturnio [user #1686]
commento del 14/12/2016 ore 15:42:01
Le incognite che fanno la differenza sono "solo" 2, alla fine: la bontà delle simulazioni e la completezza della gestione via midi.
Il fatto che non ci siano ancora degli endrosers non vuol dire necessariamente che il MOD non suoni bene… Io uso una ampli Jad & Frèer, marchio italiano che pochi conoscono e che purtroppo è quasi totalmente ignorato da chi scrive qui su Accordo (mentre tanti altri marchi sono super idolatrati), eppure a me è bastato provarlo per innamorarmene e farlo diventare il centro del mio sound. Quindi aspettiamo di poter provare effettivamente un MOD con le nostre mani, o per lo meno aspettiamo che si diffonda qualche video recensione in più, prima di giudicare se le simulazioni sono convincenti o meno.
La gestione midi, poi, come anticipavo prima, sarà essenziale perchè la macchina possa dare il massimo in situazioni standalone + controller midi o in coppia con altre pedaliere.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 15/12/2016 ore 15:20:52
Ciao, con jad&freer sfondi una porta aperta visto che io ho da qualche tempo inserito in pedaliera il tiger lead channel e ne sono soddisfattissimo e costa anche veramente poco. La questione endorser mi è del tutto indifferente: se un pedale suona bene mi cale poco chi lo sponsorizza, anzi, temo molto di più i prodotti sponsorizzati visto che (ad esempio) mi mangio un bricco se Malmsteen usa veramente l'overdrive della Fender che sponsorizza come base del suo suono.
Però la tua risposta non fa che confermare i miei dubbi: non essendo uno smanettone dovrei spendere 500 euro + la pedaliera midi (diciamo che spendo poco e la trocvo a 100€) per sperare che qualcosa accada. Quindi non è meglio che spenda la stessa cifra su un prodotto valido e più completo: ad esempio un line 6 pod hd 500x si porta a casa con 498, ha il controller integrato, un pedale di espressione ed una potenza di calcolo non da ridere. Chiudo segnalando che se si cerca l'usato si spende anche meno.
Ciao
Ciao
Rispondi
di panturnio [user #1686]
commento del 15/12/2016 ore 16:35:26
Oggi con qualche ricerca su facebook sono riuscito a conversare con uno dei progettisti del MOD, al quale ho potuto chiedere un sacco di cose.
La notizia brutta è che il progetto MOD QUADRA (a quattro switches) è stato abbandonato. Ora si stanno concentrando sul DUO e magari su dei contollers aggiuntivi.

Parlando di programmabilità, ne è venuto fuori (come già si era intuito) che il Mod Duo è senz'altro di un pedale per che può essere gestito in maniera molto semplice o diventare una manna per gli smanettoni.
In reatà è super semplice creare una "pedalboard" col suo software (andate su questo link per provare una simulazione della vecchia versione: vai al link), l'interfaccia grafica ricorda molto il software Overloud Th2, è tra i miei amp simulator preferiti.
Dicevo che assemblare una pedalboard dentro il DUO è un attimo, ma la parte da smanettoni arriva quando si vuole configurare un controller esterno. E' lì che si possono fare cose molto semplici o cose molto complicate, col vantaggio (rispetto a pedaliere "già pronte" come Pod Hd ma anche come Helix) di non avere i limiti imposti dal layout della pedaliera esterna.
Ad esempio su Pod HD ed Helix si può scegliere se avere 8 preset OPPURE 4 presets e 4 stomps, e gli stomps su quella bank saranno sempre gli stessi.
Con controller midi ben progettati (io porto ad esempio la mia Jad&Frèer Midilungo) si può scegliere di avere magari 2 soli presets e 8 stomps, oppure 5 presets, e 5 stomps, oppure 7 presets e 2 stomps (potrei continuare per ore). E ogni stomp potrà attivare anche più di un pedale alla volta.
Sulla MOD (dal prossimo aggiornamento che uscirà tra un mese) ci saranno degli snapshots, come nella Helix, ma si potrà anche allestire una pedalboard piena di pedali virtuali ai quali si potranno cambiare i settings con control changes.
Questo vuol dire che all'interno di un preset non solo si potranno attivare in modalità stomp i singoli effetti, ma si potrà anche "dire" ad ogni singolo pedale, se quando si dovrà attivare avrà un certo setting o un setting completamente diverso.
Visto che purtroppo anche nel DUO, così come su Helix, pare che ci sia un certo stacco quando si cambia preset e quindi ci si può scordare lo spillover (la coda) di delay e riverberi, tutto ciò diventa assolutamente essenziale.

La mia mente malata e smanettona ha già pensato un singolo preset con una pedalboard così configurata:

PATH 1 (effetti di pre): Whammy, Compressore, Overdive, Phaser, Tremolo
PATH2 (effetti nel loop dell'ampli): Chorus, Rotary, Delay in ottavi , Delay dotted, Delay in quarti, Riverbero , Shimmer.
La pedaliera midi la programmerei per declinare questo preset con 5 snapshots diversi (situazioni in cui la pedalboard rimane sempre la stessa, ma vengono accesi o spenti in automatico alcuni dei pedali, e in alcuni casi i pedali si aggiornano con un nuovo setting, ad esempio il livello di un delay più alto o più basso). La seconda fila di 5 footswitches, a seconda dello snapshot controllerebbe 5 dei pedali tra quelli di pre e quelli in loop.

La programmazione si porterebbe via un pò di tempo, ma alla fine avrei il rig dei miei sogni nello spazio di un Mod Duo, una pedaliera midi, e un pedale d'espressione.

Continuano a rimanere i dubbi sulla qualità delle simulazioni, nel simulatore che vi ho linkato non c'è poi così tanta roba, e soprattutto per chi vuole usare anche gli ampli virtuali c'è solo qualche modello di fender, ma suppongo che stiano tirando fuori nuovi modelli ogni giorno.
Ma come suoneranno modulazioni e delay rispetto ad eventide e strymon?
Come suoneranno, quando usciranno, le simuazioni di ampli high gain?
Per queste ultime dovremo aspettare un test comparativo da Ola Englund :)

Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 15/12/2016 ore 17:33:49
grazie mille, informazioni e passione :-)
Rispondi
di panturnio [user #1686]
commento del 15/12/2016 ore 18:05:36
Grazie a te per quel tipo di feedback che fa sempre piacere:)
Purtroppo io invece ho quel tipo di passione che appena compro qualcosa sto già guardando qualcos'altro… maledetta GAS :)
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di geps [user #37612]
commento del 15/05/2020 ore 08:14:15
Il progetto dopo qualche anno ormai è maturo, e ha anche una controparte più economica basata su raspberry pi: i più smanettoni possono prendere la scheda pisound di Blokas Labs e usarla con la distribuzione Patchbox, sulla quale è possibile installare MODEP, un fork free del software di MOD DUO. Ovviamente scordatevi tutta la versatilità che avete con la stompbox e gli accessori dedicati, ma per registrare (o per semplice curiosità) è veramente interessante.
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