Il catalogo Schecter riserva diverse novità per i fan del rock più duro quanto per gli amanti della tradizione. Se la firma nippo-americana ha lasciato già sbirciare alcuni modelli sul web durante le scorse settimane, il grosso è stato riservato alla fiera di Anaheim, palcoscenico per la presentazione ufficiale dei top di gamma marchiati Custom Shop, di una nutrita collezione di signature e di una variegata produzione anche orientale dai prezzi particolarmente appetibili.
È il caso delle , la serie di double-cut asimmetriche di stampo moderno che, a fronte di cifre accessibili, garantiscono caratteristiche costruttive di assoluto rilievo. Disponibili a sei a sette corde, sono state ridisegnate per l'occasione con ponti fissi tipo hardtail e con Floyd Rose Special Hot Rod, modello esclusivo per Schecter.
Un humbucker Schecter Diamond Plus al ponte si abbina a due versioni Single Coil per centro e manico, e il tutto siede su un battipenna che copre solo in parte il ricco top in acero quilted, lasciato sempre a vista sotto le tinte semitrasparenti. I body sono in mogano, e per il manico avvitato la scelta è caduta su dell'acero abbinato a una tastiera in palissandro. La performance è assicurata da un profilo Ultra Thin C completato da un radius da 16 pollici.
Più aggressiva e studiata per i generi musicali più estremi, la Apocalypse segue a ruota con una dotazione di pickup Schecter Custom Shop e ancora con la possibilità di scegliere tra sei e sette corde, come tra ponte Floyd Rose e fisso. Abbiamo avuto già modo di presentarvela , e in Italia contiamo di vederla per l'inizio dell'estate.
Al Namm Show 2017, Schecter non ha accantonato i modelli ispirati alla tradizione della chitarra elettrica americana, solid body e non.
Riceve infatti un sostanzioso aggiornamento la Corsair, in cui le linee classiche di una semihollow a cassa sottile si sposano con dettagli costruttivi moderni e si arricchiscono con pickup Custom Shop americani. Ponti con sellette roller promettono una buona stabilità per l'accordatura, anche con un uso più intensivo dei Bigsby poggiati sulle ricche fiammature dei top.
Provata solo qualche tempo fa , anche la single-cut Solo II Custom torna per il catalogo 2017, stavolta con due finiture nere, translucido e opaco.
Il sangue californiano chiama, e Schecter risponde. La , serie dedicata a Pete Townshend sulle forme della più tradizionale delle solid body, riceve un nuovo pickup al manico, modello V90.
Lo monta su dei body in frassino avvitati a manici in acero con tastiera a scelta tra acero - mostrato in foto nella finitura sunburst a tre toni - e palissandro, opzione che vede anche la presenza di un binding bianco tutto intorno, fino al top nella finitura nera con venature visibili sotto la sottile coltre satinata.
Con un'occhiata allo stesso filone, ma con un buon tocco di potenza in più, arrivano anche le , un'intera collezione dedicata agli amanti della super-Strat per eccellenza.
Finiture pulite e sgargianti all'occorrenza si abbinano a un battipenna nero su cui campeggiano pickup EMG o Sustainiac al manico.
Il calore del body in mogano si bilancia con la brillantezza di un manico in acero e con lo "schiocco" tipico dell'assemblaggio bolt on, e il tutto viene impacchettato con tastiere a scelta tra palissandro e acero, sempre a 24 tasti e con un raggio da 14 pollici.
Il roster di artisti Schecter è più nutrito che mai, e lo stand del Namm svela anche i modelli aggiornati per Keith Merrow, nella nuova finitura Lambo Blue, la Solo II di Mark Thwaite, la E1 di Jake Pitts e la DJ Ashba.
Dritta dal Custom Shop, arriva anche la nuova edizione della signature di Nick Johnson, ora in finitura Seafoam Green e con pickup Custom Shop Nick Johnston Atomic Signature. Classica nelle curve, non può passare inosservata grazie alla scelta di adottare un manico in wenge con su una tastiera in ebano macassar.
Ciliegina sulla torta, sono attese per l'estate anche le Dream Machine III, ultima incarnazione della serie Custom al top di gamma, in cui Schecter fonde essenze preziose e finiture di sicuro impatto, e che contiamo di poter ammirare più da vicino al loro arrivo grazie alla . |