di Jacobass86 [user #46209] - pubblicato il 29 gennaio 2017 ore 10:00
La testata Trace Elliot entra letteralmente in tasca. Con 200 watt di potenza è in grado di affrontare situazioni live, e con l'uscita DI integrata è capace di reggere anche i palchi più impegnativi. Semplice nei controlli e immediata nell'approccio, promette suoni gestibili e versatilità.
Con quasi 100mila visitatori per edizione, come ogni anno il Namm si rivela un'occasione irrinunciabile per presentare al mercato mondiale le ultime novità in catalogo. Per quanto riguarda le testate per basso, nella categoria delle più leggere e trasportabili, tra gli stand di Anaheim è spiccata la ELF: la nuova nata della famiglia Trace Elliot.
Il musicista moderno ha sempre più bisogno di una tecnologia che gli venga in contro per le situazioni più disparate, che gli dia la possibilità di portarsi dietro il proprio suono col minimo dell’ingombro, che non lo costringa quindi a girare con strumentazioni sovradimensionate anche per piccoli club pur di non rinunciare alla qualità. Capita spesso di questi tempi di dover suonare in serate a basso cachet, in cui ogni spesa va razionalizzata al meglio per portare a casa il più possibile evitando fatiche aggiuntive, quindi strumenti agili e funzionali sono l’ideale per questo scopo.
Coi suoi 725 grammi, la ELF è decisamente una delle testate più trasportabili in commercio, letteralmente tascabile, dal design moderno e accattivante nonostante la sua semplicità. Il wattaggio non è elevatissimo, siamo a 200 watt su 4 ohm, ma è considerevole date le dimensioni ridotte.
Sul pannello frontale troviamo un’equalizzazione a tre bande di bassi, medi e alti, controllo di gain, volume, ingresso strumento e uscita cuffie, mentre sul retro trovano posto un’uscita bilanciata DI, lo speaker output, il ground lift e il tasto d’accensione.
La testa è fornita anche di un’apposita custodia morbida dotata di uno spazio aggiuntivo per il cavo di alimentazione e il cavo di potenza, ottenendo così una perfetta praticità di trasporto.