Dai piccoli artigiani ai più grossi marchi d'oltre-oceano, sempre più costruttori si interessano all'uso di legni alternativi, talvolta scegliendo tavole che non solo offrano sonorità nuove ed estetiche uniche, ma che possano raccontare una storia. È il caso dei legni di recupero, che per decenni hanno sostenuto il peso di vecchi ponti, navi o case, dimostrando la loro durevolezza, stagionando nel più naturale dei modi e, al contempo, impregnandosi di "mojo".
Se il look Fender, con tutto l'immaginario del relic e del vintage che si porta dietro, si è sposato senza problemi con l'estetica consunta dei vecchi pilastri secolari nella prima e dopo, vedere essenze simili su una PRS può far sgranare gli occhi.
Da sempre, le chitarre di Paul Reed Smith sono associate a finiture preziose e legni altamente figurati che mirano all'estetica da boutique pura, completamente agli antipodi rispetto ai toni spartani del legno nudo e imbrunito dagli anni, ma anche in quel del Maryland è tempo di cambiare: Paul ha voluto dare credito al suo esperto di legni, Michael Reid, quando questi gli ha proposto la possibilità di realizzare una tiratura limitata di due modelli semihollow usando delle tavole provenienti da vecchie baracche brasiliane, adocchiate per l'esclusività dei materiali che erano stati impiegati per tirarle su.
Gli esperimenti devono aver soddisfatto il liutaio, tant'è che il risultato promette di essere uno tra i prodotti più ricercati del catalogo 2017.
si compone dei due modelli CE24 e Vela in versione semiacustica, con una sola buca a effe nella parte alta del body. A impreziosirli è l'uso di due essenze provenienti dalle foreste brasiliane: pressoché sconosciute nel mondo occidentale tanto da non avere una vera e propria traduzione in inglese, le specie sono Peroba Rosa e Brauna Preto, e sono piuttosto in voga tra i liutai del luogo.
Nelle case da cui gli stock provengono, il Peroba Rosa era stato utilizzato per le pareti. PRS lo ricicla per i top e lo indica come il responsabile di un suono caldo e pieno, ma ricco di attacco e presenza. Alle venature naturali dei legni qui si aggiungono le crepe del tempo e i segni lasciati dai chiodi che vi erano stati conficcati durante la loro vita precedente nel campo edile.
Per le tastiere, invece, è stato usato il Brauna Preto. Più denso e compatto, era usato in origine per i pilastri, apprezzato per la sua durabilità e resistenza agli agenti atmosferici quanto alla corrosione degli insetti. In liuteria, promette un sustain eccezionale.
Sotto il "cofano" batte comunque un cuore PRS in piena regola, e il retro dei body è di mogano in entrambi i modelli. I manici, invece, sono in acero sulla CE24 e in mogano sulla Vela. La prima fa uso di una coppia di pickup 85/15, mentre la seconda monta uno Starla al ponte e un single coil Type-D al manico. L'elettronica PRS, con un volume, un tono e un selettore a tre posizioni, offre anche il push pull per lo split degli humbucker.
Questa volta PRS non parla di legni fiammati né di complessi sunburst. Le finiture sono tutte naturali alla nitro, pensate per esaltare i legni sottostanti con tutte le loro caratteristiche. Tutte diverse l'una dall'altra, le 600 chitarre della collezione Reclaimed vanteranno dei top unici, vere e proprie impronte digitali per portarsi a casa uno strumento riconoscibile alla prima occhiata.
Trovarne una si prospetta già un compito difficile e, come se non bastasse, gli ordini sono possibili solo per un periodo limitato, fino al 30 aprile rivolgendosi ai rivenditori autorizzati. Per saperne di più consigliamo di mettersi in contatto con , distributore esclusivo delle chitarre PRS in Italia. |