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Twin Compressor, Costalab raddoppia la compressione
Twin Compressor, Costalab raddoppia la compressione
di [user #116] - pubblicato il

Il Twin Compressor è un pedale che unisce il meglio dei due compressori più famosi di sempre il Ross e il Dyna Comp. Il primo più morbido e il secondo più ritmico con attacco e release più rapidi. Due soli controlli permettono di avere sotto mano tutto il necessario. Lo abbiamo provato con Michele Quaini nell’O.U.T. Side Studio con una Strat John Cruz.
Il doppio compressore è la naturale evoluzione del Compressor di cui abbiamo parlato poco tempo fa. L’estetica tra i due pedali è molto simile, colore opposto, ma con gli stessi controlli. Il primo, il sustain, regola la quantità di compressione mentre il secondo manopolone rosso interviene sul volume di uscita. Esternamente l’unica altra differenza è lo switch che permette di selezionare le due diverse modalità. Per quanto riguarda la circuitazione, invece, questo pulsante è la differenza fondamentale rispetto al Compressor standard. 

Con un solo click si può scegliere tra i due compressori più iconici della storia della chitarra moderna, a cui Costalab si è ispirato per il Twin. La prima modalità è la Dyna che si rifà ovviamente al Dyna Comp, con il suo attacco rapido e release breve, perfetto per le ritmiche funky, più secche e incalzanti. La seconda a disposizione è invece la Ross, che richiama l’altro compressore leggendario, più gentile nell’intervento con attacco lento e release più lungo. 

Per mettere alla prova le caratteristiche del Twin lo abbiamo collegato tra una Stratocaster John Cruz e la Plexi del ’69. Cominciamo la prova con un test A/B per verificare quali sono le differenze in termini di suono. Come nel caso del Compressor classico, anche qui non si notano significative differenze. Giusto un lieve aumento sulle frequenze medio basse, soprattutto nella modalità Ross, che non vanno a intaccare la voce dello strumento, ma la ingrossano leggermente. 

Twin Compressor, Costalab raddoppia la compressione

La modalità Ross si distingue per un intervento poco invasivo, ma allo stesso tempo deciso. Dà il meglio di se soprattutto con un po’ di overdrive dove riesce a dare una corposità e una dinamica fantastiche al risultato finale. Anche spingendo con il sustain non si riscontrano soffi o rumorosità fastidiose, a parte il classico fruscio dell’overdrive che, compresso, aumenta. Questo però è normale, soprattutto quando dall’altra parte del cavo troviamo dei single coil.

Quando si passa alla modalità Dyna, il risultato cambia, anche se non drasticamente. Il comp agisce in maniera veloce e con il rilascio rapido risulta perfetto per le ritmiche funk. Abbassando il livello del sustain, però, anche lanciarsi in arpeggi e qualche lick country non è un male. Delle due modalità questa è sicuramente quella più efficace quando si vuole utilizzare l’effetto in maniera più estrema. 



Il Twin è un effetto davvero versatile. All’interno di una classica stompbox mette a disposizione due diversi compressori, opposti come azione, ma di qualità eccelsa entrambi. Interviene senza intaccare il sound dello strumento e senza snaturare il suono. È perfetto per chi vuole un compressore trasparente che agisce senza farsi sentire troppo, ma in grado di spingersi oltre e diventare invasivo quando il player lo desidera. È in vendita al prezzo di 170 euro, leggermente più alto del gemellino nero, che però ha a disposizione una sola modalità di funzionamento. 
 
costalab effetti e processori twin compressor
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di JoeManganese [user #43736]
commento del 17/03/2017 ore 12:28:1
Costosetto ma perlomeno è semplice da utilizzare!
Certo almeno una regolazione separata per attack e compressione.. Lo definirei anacronistico in un mondo in cui i compressori escono con i led meters per capire la soglia di ingresso del segnale comprimibile , multibanda digitali frizzi e lazzi. Che poi alla fine se cerchi lo squish non servono a una mazza.
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