Bogner e Neve a Oxford per il fuzz in ferrosilicio
di redazione [user #116] - pubblicato il 18 aprile 2017 ore 11:00
L'alta fedeltà dei trasformatori Neve incontra il lo-fi del fuzz in ferrosilicio. Bogner presenta Oxford, stompbox con sei modalità timbriche in totale per una paletta sonora che va dal vintage più reattivo al tocco fino alla distorsione estrema.
La collaborazione tra il maestro dell'amplificazione valvolare Reinhold Bogner e il guru dei banchi mixer Rupert Neve procede a gonfie vele e si concretizza ancora una volta all'inizio del 2017 sotto forma di stompbox per chitarra.
A montare al suo interno un trasformatore per un trattamento del suono che possa ricordare quello dei banchi mixer tra i più idolatrati da tecnici e musicisti, stavolta è l'Oxford, il primo fuzz di casa Bogner.
La struttura in lega di ferrosilicio (FeSi) è indicata come la responsabile di un suono organico e ricco, ma che non dipende dalla temperatura o dallo stato dei transistor, come potrebbe accadere con altri fuzz di stampo vintage.
Il pannello dell'Oxford è immediato, ma promette un'ampia versatilità grazie a manopole efficaci e a un totale di sei modalità attraverso due switch.
I potenziometri controllano Level, Tone e Gain nel più tradizionale dei modi. Vi si aggiungono, ai lati, gli switch di Gain e Fuzz.
Il primo è a due posizioni per due stadi differenti con cui partire dai fuzz anni '60, moderati e sensibili al tocco, per finire in territori più estremi, ricchi di sustain e compressi.
Lo switch Fuzz Mode è invece a tre posizioni per cambiare il carattere della distorsione secondo i gusti.
Anticipato da tempo sul web ma solo da poco giunto alla sua forma definitiva, l'Oxford sarà presto sul mercato e anche in Italia con la distribuzione di Aramini.
True bypass come il resto della serie, non avrà problemi a essere alimentato insieme ai comuni stompbox grazie alla presa standard da 9 volt con negativo centrale.