Effetti di ritardo: Delay e Reverb - Gli effetti in studio di registrazione
di Andy Cappellato [user #45705] - pubblicato il 15 maggio 2017 ore 09:00
Conoscere bene tutti gli strumenti a tua disposizione per affrontare un mix o una produzione è fondamentale sia nella fase creativa che in caso di correzione e aggiustamento di errori e problemi. Non fanno eccezione gli effetti: saperli usare correttamente all'interno del mix fa la differenza tra l'amatore e il professionista.
In questo primo articolo sugli effetti in studio di registrazione prendiamo in considerazione i così detti effetti di ritardo, cioè effetti che lavorano sul segnale ritardandolo: il riverbero e il delay.
EFX 1: REVERB
Il riverbero è un effetto che simula il suono di una stanza nella quale verrà immerso il nostro segnale sonoro. Di solito sui vari effetti di riverberazione, sia software che hardware, troviamo diversi tipi di algoritmi o stanze tra cui scegliere:
Room: è una stanza di medie dimensioni con pareti non totalmente riflettenti.
Hall: è una stanza di grandi dimensioni con superfici irregolari e mediamente riflettenti.
Plate: o riverbero a piastra è un riverbero meccanico che simula una stanza utilizzando una piastra di metallo sospesa ed un sistema di pickups per prelevare il segnale audio.
Spring: utilizzato soprattutto negli amplificatori per chitarra, riprende il principio dei Plate Reverb, ma con dimensioni molto ridotte.
Chamber: sono delle stanze di medio/piccola dimensione con pareti molto riflettenti.
Non Linear: è un riverbero in cui l'inviluppo del segnale non ha un andamento lineare, come i Gate Reverb, in cui la coda viene più o meno bruscamente tagliata da un Gate, o i Reverse Reverb in cui il segnale riverberato viene invertito per creare un effetto creativo.
Ambience: sono stanze di piccole o piccolissime dimensioni con più o meno riflessioni a seconda dei parametri dell'algoritmo usato.
Ed ecco la lista dei parametri fondamentali che potete trovare in un riverbero:
Pre Delay: espresso in millisecondi, è il tempo che intercorre tra il segnale non riverberato e l'inizio del suono riverberato.
Time: espresso sempre in millisecondi, è il tempo di decadimento della coda di riverbero.
Early Reflection Level: è il controllo di volume delle prime riflessioni.
Density: regola la densità delle prime riflessioni.
Diffusion: regola la densità delle riflessioni nella coda di riverbero.
Chorus o Swirl: applica un effetto di Chorus sulla coda di riverbero.
Mix: regola la quantità di suono Dry (il suono originale) e Wet (il suono effettato).
Non tutti questi parametri sono sempre presenti in ogni macchina, hardware o software che sia, dipende da come il costruttore ha inteso utilizzare il proprio prodotto.
EFX 2: DELAY
Il delay è un effetto creato ritardando il segnale con un tempo deciso dall'utente e ripetendolo una o più volte. Inizialmente ottenuto tramite l'utilizzo di nastro magnetico è stato poi riprodotto usando varie tecnologie, sia analogiche che digitali.
Tipi di Delay:
Delay Mono: è un effetto di delay singolo.
Delay Stereo: si possono decidere tempi e ripetizioni differenti per il canale destro e il canale sinistro.
Modulation Delay: è un delay in cui il tempo o l'intonazione delle ripetizioni viene alterata tramite un LFO (Low Frequency Oscillator).
Ping Pong Delay: alterna le ripetizioni tra il canale destro e il canale sinistro.
Multi Tap Delay: si tratta di una catena di delay messi in serie o in parallelo con tempi di riverbero e numero delle ripetizioni indipendenti.
Qui i parametri fondamentali utilizzati nei delay:
Time: è la distanza in millisecondi tra la sorgente e ogni ripetizione.
Sync: linka il tempo di delay con il tempo della song in modo da decidere il delay time non più in millisecondi ma in divisioni ritmiche.
Feedback: gestisce la quantità di ripetizioni.
LPF: applica un filtro passa basso sul segnale ripetuto.
LFO Rate: è la velocità dell'oscillatore che modulerà il segnale ripetuto.
LFO Depth: imposta la quantità di modulazione.
Mix: regola la quantità di suono Dry e Wet.
Come utilizzare gli effetti di ritardo
Questi 2 effetti di solito vengono utilizzati in send e non in insert sul canale, diversamente dagli effetti di modulazione, cioè il segnale viene inviato tramite una mandata ausiliaria ad un nuovo canale (AUX o BUS a seconda della Daw). Questo avviene per poter tenere i 2 canali, quello Dry e quello Wet, separati in modo da essere trattati diversamente nel mix (volume, pan, eq, ecc.).
In questo caso la regolazione di Mix va tenuta sempre su 100% Wet, così da avere sul canale di ritorno dell'effetto il solo segnale trattato. In caso invece di utilizzo in insert, il potenziometro di Mix servirà a dosare il segnale originale con quello effettato.
L'algoritmo di Plate Reverb e le simulazioni degli originali riverberi a piastra sono molto utilizzate sulla voce e come stanza per la batteria e il rullante. Anche l'algoritmo Room è molto usato come ambiente per il drumkit. Particolare invece, e caratteristico degli anni '80, è l'uso dell'algoritmo Non Linear (o più spesso Gate Reverb) come riverbero del rullante. Hall è molto utilizzato sulle voci, soprattutto nel pop, mentre l'algoritmo Chamber viene usato di solito su strumenti classici.
Se il segnale riverberato è troppo presente o copre troppo il segnale originale si può utilizzare un pre-delay di 20ms o più, in modo che l'effetto cominci in ritardo rispetto al segnale Dry.
Molto spesso il segnale Wet viene equalizzato con un filtro passa alto e passa basso, in modo da ritagliargli il giusto spazio nel mix e tagliare frequenze risonanti indesiderate.
Un classico utilizzo del Delay sulle voci invece è quello di creare una mandata ausiliaria con l'effetto sincronizzato al tempo del brano, con tempi di ritardo di 1/8 o più a seconda del risultato desiderato, e automatizzare il volume del canale di ritorno effetto in modo da sentire le ripetizioni solo in coda al segnale Dry.
L'effetto di Slapback Delay, molto utilizzato negli anni '50 su voci e chitarre, si può facilmente ottenere con qualsiasi delay plugin o hardware, impostando il controllo di Feedback al minimo e usando un tempo di ritardo tra 40ms e 120ms.
Un altro interessante utilizzo è quello di inserire un riverbero dopo il delay in modo da creare delle interessanti ripetizioni immerse nell'ambiente simulato.