Data Corrupter è l'harmonizer più folle che sentirai per un pezzo
di redazione [user #116] - pubblicato il 28 agosto 2017 ore 08:00
Dal synth a tre voci alla pistola laser e al bit crusher, l'Earthquaker Devices Data Corrupter stravolge la chitarra sullo stile del ricercato Schumann PLL.
Earthquaker Devices si è sempre distinta per la ricerca spasmodica di sonorità innovative e curiose attraverso i suoi pedali, e con l'ultima novità dell'estate 2017 ha forse superato se stessa.
Il Data Corrupter è un armonizzatore monofonico interamente analogico con modulazioni sullo stile dello Schumann PLL, senza dubbio uno degli stompbox più assurdi e ricercati di sempre.
Il suono del Data Corrupter si genera da un fuzz particolarmente spinto e arriva a lavorare come un bit crusher per ridurre il segnale della chitarra a una serie di impulsi essenziali che ricordano le sonorità dei vecchi processori a otto bit, con oscillatori capaci di far "ondeggiare" il suono o dare vita a frequenze addizionali come in un synth, dove il timbro dello strumento a corde diventa solo un lontano ricordo.
La quantità di controlli presenti sullo chassis bicromatico può disorientare ma, se ci si prende un minuto per studiare quanto messo insieme dal team di Earthquaker Devices, ci si accorge di quanto tutto sia estremamente logico e ponderato.
Square introduce l'effetto, un'onda quadra che di per sé ricorda le caratteristiche di un fuzz. Spingendo su Subharmonic e Oscillator si ottengono le altre frequenze che danno il via alla tavolozza pressoché illimitata di suoni del Data Corrupter, dai toni da synth a veri e propri "raggi laser".
Queste due manopole rappresentano solo la punta dell'iceberg, perché agiscono come dei controlli di mix per ciò che è possibile impostare con i controlli in basso. Lo chassis qui si divide in due moduli quasi gemelli, uno riferito alla sezione Subharmonic e l'altro al Master Oscillator, responsabili della nascita di armoniche superiori e inferiori per un effetto simile a un synth a tre voci costruito intorno alla chitarra. Ognuno ha un selettore rotativo che decide quali note saranno prodotte dagli oscillatori, con indicazione di intervallo e ottava di distanza rispetto al segnale di partenza.
Sotto forma di switch sulla sinistra e come manopola sulla destra, il controllo Root imposta il modo in cui le armoniche generate si miscelano alla nota suonata.
Al centro trova posto il Frequency Modulator, la vera e propria modulazione con due modalità chiamate Glide e Vibrato, che regolano il modo in cui l'onda modifica il segnale. La manopola Rate, infine, decide la frequenza della pulsazione.
Perché la "magia" avvenga, è necessario fornire al circuito un segnale ben definito e intellegibile. Il Data Corrupter non è un distorsore né una modulazione convenzionale, e non darà buoni risultati con accordi o un suonato impreciso. Le note emesse devono essere forti e chiare, Earthquaker suggerisce di usare una chitarra con un buon output e preferire il pickup al manico, perché le note più deboli finiranno per essere "mangiate" dal gate dell'effetto o saranno rilevate in maniera sporca. A meno che non sia esattamente quello che si cerca da un effetto così atipico.
La pagina dedicata sul sito ufficiale a questo link spiega molto a fondo tutte le caratteristiche del Data Corrupter, vi consigliamo una visita anche per conoscerne la filosofia alla base e approfondirne le impressionanti sfumature ottenibili.