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Prima serata della mia vita!
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di Mietitore [user #8075] - pubblicato il 16 marzo 2006 ore 13:01
Ecco la mia prima pagina di diario. Spero di non annoiarvi con la lunghezza del racconto, ma in questo momento mi sento ispirato.Martedì sera c'è stata la festa a sorpresa per una mia amica che compieva 18 anni, ed era prevista la presenza di 3 gruppi (in uno dei quali avrei suonato io).Riuscire a non parlare della festa davanti alla festeggiata non è stato facilissimo, data la mia poca attenzione, ma alla fine ce l'ho fatta. Dopo aver provato le canzoni durante il solo pomeriggio di sabato, io e il gruppo non sapevamo ancora bene cosa suonare: abbiamo provato per circa un'ora e mezza le 2 canzoni da suonare; altri nostri amici (uno dei 3 gruppi) invece, hanno provato in meno di 3 ore le loro 4/5 canzoni.
Nonostante il poco tempo avuto per prepararci, martedì pomeriggio abbiamo infilato batteria e chitarre in macchina e siamo andati spediti verso S. Valentino AC (che non sta per "Associazione Calcistica", ma per "Abruzzo Citeriore"...l'ho scoperto in ritardo).
Come sempre, il viaggio è stata una delle parti più belle: non a caso, infatti, sarà ricordato come il momento in cui Pippo e Pierpaolo impararono a pagare il pedaggio autostradale (bisogna avvicinarsi al casello, altrimenti non si riesce a prendere il biglietto e si deve fare casino con le manovre). Arrivati verso la fine del viaggio, io e l'autista (Pippo, appunto), notando la neve sui margini della strada, iniziamo a chiederci: "Ma dove c***o siamo?". Tutto finisce per il meglio, e ci ritroviamo davanti al pub della festa.Ora arriva il meglio: montiamo la batteria e gli amplificatori (che appartengono al 3° gruppo della serata) e ci prepariamo al sound check. Suonano prima i miei amici: i volumi sono ok, le parti anche. Come secondi suoniamo noi: anche qui, i volumi sono ok, anche se la chitarra dà certi armonici che mi fanno sembrare metallaro in canzoni che di metal non hanno nulla. Per ultimi, eseguono il sound check i ragazzi metallari dell'altro gruppo. Dopo aver impiegato quei dieci/venti minuti per salire sul palco (volete mettere...le catene attaccate ai pantaloni pesano, si fa fatica!), alzano i volumi (prima regola del metallaro, credo), preparano le facce incazzose, e partono: GGGNNNNNNEEEEEEOOOOOoooooowwwwww!!! Trakazoooonnnn!!!! Dalla chitarra esce ogni sorta di rumore, e mi chiedo se la canzone sia una specie di riproduzione di un gran premio di formula uno. Poi, arriva la botta, e inizia la loro "prova". Il chitarrista si squaglia sulla tastiera con tapping, bending, e tutte quelle cose che sono complicate anche da dire. Guardo in faccia gli altri. C***o, sanno suonare.A questo punto, inizia a consumarsi il dramma. Sinceramente io mi diverto come un pazzo, anche perchè non riesco a trattenermi davanti alla voce del cantante: è perfetta per il genere che suona, ma a me non piace il genere, quindi mi diverto come posso. Gli altri, ma anche io, se devo dire la verità, sono un pò tesi...insomma, se i metallari suonano per primi, noi possiamo anche nasconderci, no? E invece no. Per risollevarci di morale iniziamo con pensieri del tipo: "Tanto noi facciamo un genere diverso...mica facciamo schifo...i nostri vestiti sono più fighi..." e via di seguito.Le prove finiscono in poco tempo, più o meno come le sigarette del nostro cantante/chitarrista, che non riesce a stare fermo. Il nostro batterista pare in preda a una crisi di nervi, e ogni tanto dice "Io non suono" (ma sappiamo tutti che scherza...o no?), il bassista si aggira per il locale senza formulare opinioni, Pippo (chitarrista del secondo gruppo) è in preda a una crisi esistenziale e continua a farfugliare frasi del genere "Quello lì suona da 5 anni...5 anni! Io smetto di suonare!!!". Io, ovviamente, osservo gli altri così non penso a nulla.Insomma, facendola breve. A un tratto arriva la festeggiata: applausi e auguri, finalmente 18 anni! In quei momenti succede di tutto, e il tempo passa velocemente, tra gente che s'ingozza e beve, e gente che si nasconde nei bagni per ripassare le canzoni (io e il cantante).
S'inizia a suonare. Partono i metallari, e, alla terza canzone, decidiamo di uscire per salvare quello che resta dei nostri timpani. Quando loro finiscono (e la gente esce fuori per respirare), decidiamo di aspettare almeno mezz'ora prima di iniziare a suonare.
Così arriva il nostro turno. Pensavo che avrei avuto un'impressione peggiore, una volta sul palco. Invece, guardandomi davanti, vedo solo persone conosciute (i metallari e i loro amici si sono occultati nel fondo buio del locale), quindi mi sembra tutto più tranquillo. Parte la prima canzone (creata da noi): forse sbagliamo qualcosa, ma io non mi accorgo quasi di nulla. Alla fine della canzone, però, capisco che farla durare solo 2 minuti e mezzo può essere spiazzante per chi ascolta: infatti, mi pare di non sentire assolutamente nulla dopo la fine dell'ultima nota (neanche commenti come "Che diamine era?").
Vabè, passiamo alla seconda canzone.
Purtroppo ho mantenuto le impostazioni del chitarrista metallaro, quindi il suono ottenuto non è quello che voglio, ma pazienza. Prima di iniziare, guardo la tastiera per fare il primo accordo. Panico. Non ricordo dove dovrei mettere le mani. Alla fine vado alla cieca: provo il primo accordo e mi accorgo di averlo azzeccato, allora vado avanti e ricordo tutto. Parte la voce, partono basso e batteria, e alla fine prendiamo anche degli applausi. Certo, due canzoni non sono molte, ma credo possano bastare.
Dopo di noi, salgono sul palco i nostri amici. Partono con "Go with the flow" e vanno avanti con altre canzoni di cui non ricordo i titoli. Alla fine chiedo il bis di "Go with the flow" (che è stata proprio bella nonostante l'assenza della seconda chitarra). La loro esibizione rischia di essere compromessa dal pedale della batteria, che, nel mezzo di una canzone, si rompe, costringendo il batterista a sostituirlo con il timpano. Finita la canzone, parte la riparazione immediata del pezzo rotto, e si torna a suonare normalmente.
Insomma, alla fine riusciamo a concludere tutti. Non ci sentiamo umiliati dal primo gruppo: ci siamo divertiti come potevamo, e i nostri amici sembrano aver gradito.
I metallari si riprendono gli ampli e se ne vanno. Noi smontiamo la batteria (più o meno...c'è un pezzo che non riesco ancora a svitare), carichiamo tutto e tutti in macchina, e ci dirigiamo verso casa della festeggiata. Lì continua il divertimento tra amici, e, stranamente, non si parla neanche della festa e del modo in cui abbiamo suonato (sarà stato il sonno o il divertimento?).
Verso le 2 meno qualcosa, risaliamo in macchina e ce ne partiamo verso Chieti. Arrivati, piazziamo la batteria in garage, saluto tutti, e me ne vado a casa. Mentre salgo le scale, il cane mi guarda con curiosità e si rimette a dormire.Apro la porta di casa, mi guardo allo specchio, con le due chitarre sulle spalle, e capisco di essermi proprio divertito, nonostante tutto.
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Ecco la mia prima pagina di diario. Spero di non annoiarvi con la lunghezza del racconto, ma in questo momento mi sento ispirato. Martedì sera c'è stata la festa a sorpresa per una mia amica che compieva 18 anni, ed era prevista la presenza di 3 gruppi (in uno dei quali avrei suonato io). Riuscire a non parlare della festa davanti alla festeggiata non è stato facilissimo, data la mia poca attenzione, ma alla fine ce l'ho fatta. Dopo aver provato le canzoni durante il solo pomeriggio di sabato, io e il gruppo non sapevamo ancora bene cosa suonare: abbiamo provato per circa un'ora e mezza le 2 canzoni da suonare; altri nostri amici (uno dei 3 gruppi) invece, hanno provato in meno di 3 ore le loro 4/5 canzoni.
Nonostante il poco tempo avuto per prepararci, martedì pomeriggio abbiamo infilato batteria e chitarre in macchina e siamo andati spediti verso S. Valentino AC (che non sta per "Associazione Calcistica", ma per "Abruzzo Citeriore"...l'ho scoperto in ritardo).
Come sempre, il viaggio è stata una delle parti più belle: non a caso, infatti, sarà ricordato come il momento in cui Pippo e Pierpaolo impararono a pagare il pedaggio autostradale (bisogna avvicinarsi al casello, altrimenti non si riesce a prendere il biglietto e si deve fare casino con le manovre). Arrivati verso la fine del viaggio, io e l'autista (Pippo, appunto), notando la neve sui margini della strada, iniziamo a chiederci: "Ma dove c***o siamo?". Tutto finisce per il meglio, e ci ritroviamo davanti al pub della festa. Ora arriva il meglio: montiamo la batteria e gli amplificatori (che appartengono al 3° gruppo della serata) e ci prepariamo al sound check. Suonano prima i miei amici: i volumi sono ok, le parti anche. Come secondi suoniamo noi: anche qui, i volumi sono ok, anche se la chitarra dà certi armonici che mi fanno sembrare metallaro in canzoni che di metal non hanno nulla. Per ultimi, eseguono il sound check i ragazzi metallari dell'altro gruppo. Dopo aver impiegato quei dieci/venti minuti per salire sul palco (volete mettere...le catene attaccate ai pantaloni pesano, si fa fatica!), alzano i volumi (prima regola del metallaro, credo), preparano le facce incazzose, e partono: GGGNNNNNNEEEEEEOOOOOoooooowwwwww!!! Trakazoooonnnn!!!! Dalla chitarra esce ogni sorta di rumore, e mi chiedo se la canzone sia una specie di riproduzione di un gran premio di formula uno. Poi, arriva la botta, e inizia la loro "prova". Il chitarrista si squaglia sulla tastiera con tapping, bending, e tutte quelle cose che sono complicate anche da dire. Guardo in faccia gli altri. C***o, sanno suonare. A questo punto, inizia a consumarsi il dramma. Sinceramente io mi diverto come un pazzo, anche perchè non riesco a trattenermi davanti alla voce del cantante: è perfetta per il genere che suona, ma a me non piace il genere, quindi mi diverto come posso. Gli altri, ma anche io, se devo dire la verità, sono un pò tesi...insomma, se i metallari suonano per primi, noi possiamo anche nasconderci, no? E invece no. Per risollevarci di morale iniziamo con pensieri del tipo: "Tanto noi facciamo un genere diverso...mica facciamo schifo...i nostri vestiti sono più fighi..." e via di seguito. Le prove finiscono in poco tempo, più o meno come le sigarette del nostro cantante/chitarrista, che non riesce a stare fermo. Il nostro batterista pare in preda a una crisi di nervi, e ogni tanto dice "Io non suono" (ma sappiamo tutti che scherza...o no?), il bassista si aggira per il locale senza formulare opinioni, Pippo (chitarrista del secondo gruppo) è in preda a una crisi esistenziale e continua a farfugliare frasi del genere "Quello lì suona da 5 anni...5 anni! Io smetto di suonare!!!". Io, ovviamente, osservo gli altri così non penso a nulla. Insomma, facendola breve. A un tratto arriva la festeggiata: applausi e auguri, finalmente 18 anni! In quei momenti succede di tutto, e il tempo passa velocemente, tra gente che s'ingozza e beve, e gente che si nasconde nei bagni per ripassare le canzoni (io e il cantante).
S'inizia a suonare. Partono i metallari, e, alla terza canzone, decidiamo di uscire per salvare quello che resta dei nostri timpani. Quando loro finiscono (e la gente esce fuori per respirare), decidiamo di aspettare almeno mezz'ora prima di iniziare a suonare.
Così arriva il nostro turno. Pensavo che avrei avuto un'impressione peggiore, una volta sul palco. Invece, guardandomi davanti, vedo solo persone conosciute (i metallari e i loro amici si sono occultati nel fondo buio del locale), quindi mi sembra tutto più tranquillo. Parte la prima canzone (creata da noi): forse sbagliamo qualcosa, ma io non mi accorgo quasi di nulla. Alla fine della canzone, però, capisco che farla durare solo 2 minuti e mezzo può essere spiazzante per chi ascolta: infatti, mi pare di non sentire assolutamente nulla dopo la fine dell'ultima nota (neanche commenti come "Che diamine era?").
Vabè, passiamo alla seconda canzone.
Purtroppo ho mantenuto le impostazioni del chitarrista metallaro, quindi il suono ottenuto non è quello che voglio, ma pazienza. Prima di iniziare, guardo la tastiera per fare il primo accordo. Panico. Non ricordo dove dovrei mettere le mani. Alla fine vado alla cieca: provo il primo accordo e mi accorgo di averlo azzeccato, allora vado avanti e ricordo tutto. Parte la voce, partono basso e batteria, e alla fine prendiamo anche degli applausi. Certo, due canzoni non sono molte, ma credo possano bastare.
Dopo di noi, salgono sul palco i nostri amici. Partono con "Go with the flow" e vanno avanti con altre canzoni di cui non ricordo i titoli. Alla fine chiedo il bis di "Go with the flow" (che è stata proprio bella nonostante l'assenza della seconda chitarra). La loro esibizione rischia di essere compromessa dal pedale della batteria, che, nel mezzo di una canzone, si rompe, costringendo il batterista a sostituirlo con il timpano. Finita la canzone, parte la riparazione immediata del pezzo rotto, e si torna a suonare normalmente.
Insomma, alla fine riusciamo a concludere tutti. Non ci sentiamo umiliati dal primo gruppo: ci siamo divertiti come potevamo, e i nostri amici sembrano aver gradito.
I metallari si riprendono gli ampli e se ne vanno. Noi smontiamo la batteria (più o meno...c'è un pezzo che non riesco ancora a svitare), carichiamo tutto e tutti in macchina, e ci dirigiamo verso casa della festeggiata. Lì continua il divertimento tra amici, e, stranamente, non si parla neanche della festa e del modo in cui abbiamo suonato (sarà stato il sonno o il divertimento?).
Verso le 2 meno qualcosa, risaliamo in macchina e ce ne partiamo verso Chieti. Arrivati, piazziamo la batteria in garage, saluto tutti, e me ne vado a casa. Mentre salgo le scale, il cane mi guarda con curiosità e si rimette a dormire. Apro la porta di casa, mi guardo allo specchio, con le due chitarre sulle spalle, e capisco di essermi proprio divertito, nonostante tutto. |
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