di Salvodp [user #18421] - pubblicato il 25 dicembre 2017 ore 11:35
Qualche giorno fa mi sono divertito a trascrivere un solo di Bireli Lagrene su Cherokee..successivamente ho voluto alzare il livello di difficoltà cercando di suonarlo ad occhi chiusi e questo è il risultato :D
A posteriori, riflettendoci un po', ho notato che prevalentemente le persone non vedenti tendono a preferire il pianoforte come strumento (vedi Ray Charles, Stevie Wonder, Art Tatum, Andrea Bocelli) mentre quasi nessuno che io sappia a parte Jeff Healey e un paio di bluesman di altri tempi si è dato alla chitarra..curioso non trovate?
Nonostante mi sia capitato di dare prime lezioni ad una donna ipovedente solo provando a suonare in questo modo, mi sono reso conto meglio di quali siano le complicazioni e i limiti in merito.
D'altra parte nel mio caso, conosco già bene lo strumento e la geografia della tastiera ed ho imparato il solo ad occhi aperti prima di avventurarmi in questa cosa; di certo un notevole e decisivo vantaggio rispetto a chi purtroppo non ha la fortuna di avere una buona vista.
Ho comunque trovato interessante questo approccio, perchè mi ha spinto in qualche modo a lavorare molto di più con la mente e l'immaginazione: ho subito notato come man mano l'immagine della tastiera nella mia mente scomparisse in favore di una forma di istinto/intuito e sensazione/consapevolezza delle corde sotto le dita e la loro posizione sulla tastiera.
Voi cosa ne pensate?
con l'occasione vi faccio i migliori auguri di buon natale e felice anno nuovo!