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Guida al primo pedale fatto in casa
Guida al primo pedale fatto in casa
di [user #46126] - pubblicato il

Cominciare a costruire i propri effetti a pedale mette di fronte a un lungo percorso di studio e, perché no, divertimento, ma accorrono alcuni accorgimenti.
Quando qualcuno prende la decisione di provare a costruirsi un pedale la prima domanda che si pone è: quale pedale posso costruire?
Ci sono, secondo me, due principali modi di approcciarsi alla costruzione dei pedali. Il primo consiste in un puro approccio didattico. Cominciare con il progetto più semplice e andare avanti per gradi facendo una selezione tra i progetti che, presentando lo stesso livello di difficoltà, si preferisca uno piuttosto che un altro, per motivi di reperibilità dei componenti, gusto o difficoltà particolari proprie di quel pedale specifico. Generalmente si sconsiglia, specialmente se si è alla prime armi, di cominciare con un pedale troppo complesso perché, sebbene si possa avere fortuna, è facile incorrere in una delusione causata anche dalla difficoltà di non essere poi in grado di risolvere un problema qualsiasi senza l'aiuto di qualcuno.
Un altro modo di approcciarsi è quello di avere in mente un progetto di suono: una pedaliera di tre, quattro, otto (o più) pedali e costruirli componendola.

Definiamo ora con quale metro giudichiamo un pedale facile o difficile da costruire.
Un parametro di difficoltà è dato dal numero di componenti che compongono il circuito. Avere molti componenti da saldare sulla board comporta più saldature, come molti potenziometri o più interruttori possono aumentare il numero di cavi e accrescere la confusione. Gli errori più comuni che si fanno sono per distrazione, come per esempio confondere il valore di un componente, saldarlo nel posto sbagliato o invertire alcuni cavi. Meno lavoro hai da fare e meno rischi di sbagliare.

Guida al primo pedale fatto in casa

Ma ci sono anche altri tipi di difficoltà. Per esempio un distorsore con molto gain potrebbe avere problemi di rumore di fondo, mentre con un phaser si potrebbero avere problemi per la selezione dei transistor.
Per avere una mappatura generale e inquadrare il grado di difficoltà di costruzione di un pedale si potrebbe seguire un ordine che può essere catalogato in base al tipo di effetto. Con le dovute eccezioni.
Difficoltà bassa: boost, buffer e fuzz possono avere davvero pochissimi componenti.
Difficoltà media: overdrive, distorsori di guadagno medio, compressori, delay e reverberi hanno qualche componenti in più e potenzialmente più potenziometri.
Difficoltà alta: Effetti di modulazione e distorsori high gain hanno spesso molti più componenti.

Guida al primo pedale fatto in casa

Il pedale DIY più facile da costruire
Ora, per chi volesse approcciarsi alla costruzione dei pedali, voglio presentare un progetto veramente abbordabile.
Il pedale più facile da costruire che io abbia mai trovato (e costruito) è il Bazz Fuss. Facile intuire dal nome simpatico, si tratta di un fuzz per basso, ma tranquilli chitarristi, è ben suonabile anche con la chitarra. Per chi invece volesse scegliere un altro tipo di pedale i passaggi che seguono sono molto simili.

Guida al primo pedale fatto in casa

Ho scritto un brevissimo tutorial, ma senza scendere troppo nei dettagli per lasciare a voi la libertà e l'intraprendenza di risolvere i piccoli dubbi del procedimento facendo da soli le proprie ricerche.

Gli attrezzi che ci necessitano sono:
- saldatore
- stagno
- succhiastagno o calza di rame (o entrambe)
- multimetro
- taglierino (o seghetto)
- pinze a becco
- tronchesine
- spellacavi (o taglierino)
- guaina termorestringente (o nastro isolante)
- trapano
- punte di diversa misura o punta graduata
- punzone (o chiodo) e martello
- alesatore
- giravite
- chiavi inglese
- clip per i test
- batteria 9v

Per la realizzazione del Bazz Fuss:
- layout verificato
- template per forare il box
- stripboard
- cavi
- 1 x Box di alluminio 1590B
- 2 x Jack mono
- 1 x Footswitch
- 1 x Dc jack
- 1 x Porta LED
- 4 x Piedini di gomma adesivi
- 1 x LED (un colore a scelta)
- 1 x Resistenza per il LED
- 1 x Manopola
- 1 x Potenziometro da 100k logaritmico
- 1 x Transistor MPSA13
- 1 x Diodo 1N914
- 1 x Resistenza da 10k
- 1 x Condensatore da 4.7uF
- 1 x Condensatore da 100nF
- 3 x Socket pin in linea

Guida al primo pedale fatto in casa

Non ho indicato lo schema nè il layout del progetto, nemmeno il wiring per collegare la board con i jack, il LED e il footswitch. Sono tutte cose che potrete trovare facilmente in rete.

Partiamo dal layout: deve essere già verificato, ovvero già costruito da qualcuno per essere sicuri che funzioni.

1. Prendiamo la stripboard e ritagliamola a misura secondo il layout.
2. Con una punta da trapano - io ne uso una da 4mm - interrompiamo le strisce se il layout lo prevede.
3. Con il tester assicuriamoci che non ci sia continuità nell'interruzione.
4. In caso fossero previsti nel layout dei jumper, ovvero collegamenti tra delle strisce, si possono usare dei pezzi di cavi, oppure i reofori dei componenti quali le resistenze per esempio.
5. Col tester verifichiamo i collegamenti appena fatti.
6. Saldiamo i componenti in ordine di grandezza, dal più minuto al più ingombrante. Resistenze, diodi, condensatori (dal più piccolo al più grande), transistor.
7. Attenzione, è buona norma non saldare i transistor direttamente sulla board, ma usare tre socket pin in linea. Saldarli per primi è più comodo.
8. Tagliare i cavi per una lunghezza di circa 10cm e spellarne le estremità. Usare cavi di diverso colore aiuta a identificarli.
9. Saldare i cavi sulla board.
10. Saldare i cavi sul potenziometro del volume.
11. Inserire sui socket pin il transistor.
Se si sbaglia a saldare qualche componente si può usare il succhiastagno per dissaldarlo.

Il circuito è completo. Quindi prima di andare oltre dovremo vedere se funziona.
Il test del circuito non lo fa quasi mai nessuno dei principianti del DIY, e invece io lo consiglio sempre anche agli esperti. Questa è l'unica cosa che voglio mostrare perché si potrebbe trovare con un po' di difficoltà a capirlo o trovarlo in rete. L'immagine illustra come collegare tutte le parti per vedere se il circuito funziona.

Guida al primo pedale fatto in casa

Consiste nel collegare tramite le clip i connettori jack e l'alimentazione tramite una batteria da 9v, quindi avrete la chitarra collegata direttamente al circuito e da qui all'amplificatore. Tenete bassi i potenziometri del volume del circuito e dell'amplificatore ed evitate di scuotere i cavi per non provocare rumori forti e improvvisi durante il test.
Se non funziona (o non funziona in maniera corretta), controlliamo per prima cosa se abbiamo collegato bene tutte le parti nel fare il test, se è tutto corretto allora dobbiamo fare alcuni controlli sul circuito, perché deve esserci un errore da qualche parte. Ma per il debug vorrei che approfondiste da soli la questione, altrimenti l'articolo diventa troppo lungo e dispersivo.

Alcuni preferiscono fare il wiring (i collegamenti delle parti esterne alla board) direttamente nel box (una volta forato) per una questione di ordine dei cavi. Se siete alle prime armi, io consiglio di fare comunque tutti i collegamenti dei cavi del circuito fuori dal box con il test del circuito e vedere fin da subito se il circuito funziona. Perché, se una volta completato il wiring e nel primo test constatiamo che il suono in bypass funziona e con l'effetto attivo no, non possiamo sapere se c'è semplicemente qualcosa che non va nel sistema di switching o proprio nel circuito. Una volta assicurati che l'effetto funziona a dovere, qualora i collegamenti dei cavi dovessero essere troppo caotici e disordinati, si potrebbero anche rifare quando si inserisce la board nel box. Se con nostro piacere possiamo constatare che il circuito funziona bene, possiamo occuparci ora del box di alluminio.

Aiutandoci col template foriamo con il trapano. Io fisso il box su un banco da lavoro pieghevole e foro a mano, riesco a essere abbastanza preciso. Bisogna usare un punzone (io mi arrangio con poche martellate su un chiodo sufficientemente grande) per segnare il centro del foro e poi poggiare la punta del trapano e forare. Comincio con punte sottili e poi passo a una punta graduata con gradini ogni 2mm, per le misure dispari allargo i fori con un alesatore.

Avvitiamo sul box i jack input e output, il dc jack e il porta LED inserendo il LED. Quindi si possono fare i collegamenti seguendo il wiring di riferimento, poi lo si alimenta e lo si testa. Se tutto funziona si può chiudere il box, mettere i piedini di gomma sotto, mettere la manopola sul box, e suonare.

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Volendo è possibile comprare un box colorato o colorarlo in seguito, oppure lasciarlo naturale o lucidarlo. Ci sono anche diverse tecniche per poter fare la grafica. Ma ho scelto di tralasciare anche questa parte.

Per concludere, in generale consiglio di:
- forare il box solo dopo essere riusciti a far funzionare bene l'effetto, sia perché siamo sicuri che possiamo portare a compimento il lavoro, ma anche perché possiamo capire solo in seguito se il suono del pedale è di nostro gusto, in caso non lo conoscessimo già. Se il pedale non ci piace i componenti sono bene o male tutti recuperabili e riciclabili per altri progetti, compreso il box che - appunto - non abbiamo ancora forato
- fare attenzione alla scelta del template, prendere bene misura dell'ingombro interno dei potenziometri, jack, DC jack LED e footswitch
- misurare col multimetro tutti i componenti misurabili e leggere il codice stampato quando c'è prima di saldarli e anche una volta saldati. Verificare sulla board la continuità o laddove la continuità non dovrebbe esserci. Essere sicuri che il componente sia saldato bene può evitarci di andare a cercare l'errore in mezzo a tutti i componenti
- controllare se ci sono contatti con lo stagno non voluti tra le strisce, anche passandoci in mezzo la lama del taglierino se serve.

L'argomento è vasto, l'esperienza fa tanto ma quella bisogna farsela da soli. Ho cercato di rendere al meglio almeno l'idea dei vari passaggi in maniera più comprensibile possibile risparmiando i dettagli che dovranno essere affrontati con calma, poco alla volta e singolarmente.
Ho volutamente evitato di approfondire alcuni punti e di inserire i link di tutto quello che occorre esattamente, persuadendo i lettori di quest'articolo a farsi strada nel mondo dei pedali DIY con le proprie forze, la propria curiosità e la propria volontà. Vorrei che questo articolo non fosse semplicemente la guida unica e definitiva su come costruire un pedale, ma solo un punto di partenza che spronasse gli appassionati anche a fare da soli, che poi è il concetto del DIY.
Arrivederci e Buon DY a tutti.
effetti e processori fai da te gli articoli dei lettori
Link utili
Perché costruire (o no) un pedale
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