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Alexander Defender Stargate Overdrive
Alexander Defender Stargate Overdrive
di [user #116] - pubblicato il

Il Defender Stargate Overdrive sfrutta la potenza del digitale per creare tre distorsioni arricchite da modulazioni inedite e assi nella manica in quantità.
Il digitale non deve per forza tentare di imitare i suoni classici. Alexander deve aver progettato il Defender partendo proprio dall'idea che il mondo dei zero e degli uno mette davanti al musicista una tavolozza di possibilità ben diverse da quelle dei circuiti analogici.
Per esteso Defender Stargate Overdrive, lo stompbox partorito dal laboratorio statunitense mette insieme tre distorsioni differenti con effetti addizionali con cui dare vita a timbri inediti, potenziati dalla totale programmabilità della macchina.

Come tutti gli effetti Alexander della Neo Series, il Defender è un potente pedale digitale racchiuso in un contenitore compatto e basato su microcontroller a 32 bit per consentire l'uso di pedali d'espressione esterni, creazione di preset per un massimo di quattro e programmabilità MIDI per espandere la memoria a 16 preset in totale.

Alexander Defender Stargate Overdrive

In uno spazio ridotto, lo chassis ospita due switch a pedale. Quello a destra è il bypass e, attraverso una pressione prolungata, consente di passare al prossimo dei preset in memoria. Sulla sinistra, il pulsante Warp commuta dall'impostazione corrente a un secondo preset in qualunque momento.
La presa a sinistra, accanto al jack d'uscita, può collegare un controller MIDI, un footswitch per selezionare i preset o la modalità Warp e un pedale d'espressione per fondere gradualmente due preset vicini.

Quattro manopole controllano il tutto con una doppia valenza.
Level gestisce l'uscita del pedale, con volume a sufficienza da spingere un amplificatore in saturazione.
Drive controlla la distorsione generale. Nella modalità alternativa, il potenziometro gestisce il tempo di Warp, ovvero il lasso necessario al pedale per passare dalla sonorità rossa a quella blu, miscelandone il suono per creare effetti fluidi e innovativi.
Light imposta la brillantezza della distorsione. In alternativa, lavora come controllo di Blend.
Matter rappresenta il corpo del suono, la presenza sulle basse frequenze. Sullo stesso potenziometro, Tweak personalizza un effetto diverso per ogni modalità di distorsione.

Al centro, una serie di LED indicano l'effetto in uso.
A disposizione si hanno tre distorsioni: Overdrive per un timbro classico, con medi in evidenza, Distortion per un suono più scuro e rombante e Fuzz per una distorsione spinta e sgraziata.
Ognuna può essere abbinata a un effetto speciale fra tre in totale. PIT è un octaver polifonico applicato al solo segnale distorto in cui Tweak regola i livelli tra il segnale originale, quello all'ottava inferiore e quello alla superiore. SPC sta per Space Modulation ed è una modulazione basata su un delay dalle ripetizioni rapidissime, il cui tempo è impostato attraverso la manopola Tweak per un effetto che va dal flanger allo slapback puro. FLT è un filtro lowpass ideale per imitare le sonorità di un synth o per fare il verso a un wah wah. Qui Matter regola la risonanza del filtro, mentre Tweak miscela il suono originale con quello dell'effetto.



Sul sito ufficiale a questo link è possibile vedere altri clip dimostrativi e consultare la scheda tecnica completa del Defender Stargate Overdrive.
alexander defender effetti e processori
Link utili
Defender sul sito Alexander
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di francesco72 [user #31226]
commento del 09/05/2018 ore 15:10:12
Forse non ho capito appieno il pedale, ma mi chiedo perchè spendere 200$. In fin dei conti gli stessi effetti si possono ottenere con uno zoom ms 50g che però costa meno della metà, ha parecchie features in più ed è altrettanto "scomodo" per il cambio preset. Se poi pensiamo che spendendo poco meno si acquista una zoom g3xn che è anche più pratica da usare ed ha già il pedale d'espressione, sinceramente non capisco che mercato potrà avere questo stompbox.
Ciao
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 09/05/2018 ore 18:58:54
I nostalgici dei cartoni animati, lo compreranno loro ahah
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di JoeManganese [user #43736]
commento del 09/05/2018 ore 20:31:09
Dipende da che processore (DSP) ha dentro e dalla qualità del convertitore AD-DA.
Anche i Neunaber sono pedali come lo zoom che menzioni ma costano 300 euro. Ho avuto (e rivenduto) la G5n , ottimo rapporto qualità prezzo. Paghi poco per avere un sacco di cose, ma non si avvicinava nemmeno di striscio a qualsiasi pedale digitale, fosse TC, DigiTech o Boss.
È vero che in una band nessuno alla fine può notare la differenza. Questo è il punto alla fine.
Comunque, l'aspetto del pedale è esaltante!
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di RedRaven [user #20706]
commento del 10/05/2018 ore 00:51:43
Che la serie di Zoom ( io ho il G3) non si avvicini agli altri marchi che citi, lo vedo abbastanza discutibile. O comunque se c'è differenza, non è per ragione di hardware, ma di software. Questo pedale qua più che altro mi pare possa provocare dei forti mal di testa per la complessità d'uso, e non ho sentito suoni particolarmente strabilianti.
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di JoeManganese [user #43736]
commento del 10/05/2018 ore 01:22:55
La zoom è capacissima di scrivere il software. Ma per darti a quel prezzo un multieffetto risparmia proprio sull'hardware .
Perché il multieffetto deve dividere il processore in diverse operazioni sequenziali (lo stacking virtuale degli effetti in serie). Il punto è che se fai andare un solo effetto, non ottieni miglioramenti perché c'è un solo algoritmo per effetto, pensato per consumare un tot di cicli (la zoom ti fornisce il "peso" dei singoli effetti , come saprai). A questo aggiungi la bassa qualità di campionamento del segnale (altrimenti le cose peggiorerebbero ulteriormente ). Di pedali digitali ne ho abbastanza per poter fare confronti, la G5n (in teoria ben più potente del tuo G3, e più recente) sembrava come posso dire un mp3 a 128kbs, se rendo l'idea.
Ma per il suo prezzo, lo ribadisco, era un miracolo.
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di RedRaven [user #20706]
commento del 10/05/2018 ore 09:09:3
Sarà, ho altri pedali digitali proprio Boss, TC, o di altre marche e non noto problemi qualitativi a tutto tondo, ma locali ad alcune emulazioni di certi pedali o amplificatori, venuti un attimo meno bene, secondo me.
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di coldshot [user #15902]
commento del 10/05/2018 ore 13:00:00
Ma davvero trovi che ci sia cosi tanta differenze tra un delay un reverb o un chorus per esempio della Digitech rispetto a una della Zoom ?
Trovi la Digitech cosi tanto superiore ?
A me i loro multieffetti non sembrano cosi superiori di qualità ripetto ad uno Zoom.
Boh......
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di JoeManganese [user #43736]
commento del 10/05/2018 ore 13:30:54
Non conosco le zoom 50 e 70, solo il g5n. Di DigiTech ho il vecchio chorus cr7 e un Obscura delay. Trovo che la zoom suoni appunto come un mp3 a bassa qualità, al confronto. Se ne sono accorti in sala quando la collegavo al mixer e sono poi passato a pedali singoli.
Ma non sono negativo sulla zoom, dico semplicemente che è fatta in economia. Penso che potrebbero uscire con hardware potenziato (del triplo però) e poi ti saluto pedalini. Gli algoritmi di tutti gli effetti ce li hanno da un pezzo. È nche si sono posizionati nella fascia bassa di mercato, quando hanno prodotti con interfaccia utente fantastica e editor PC altrettanto.
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 10/05/2018 ore 13:34:24
Io più che altro dicevo multieffetto zoom contro multieffetto digitech, la zoom non fa per ora pedali singoli, in quel caso avendo provato diversa roba di entrambi non mi pare ci sia questa enorme differenza, ma ora è tanto che non provo qualcosa della digitech.
Rispondi
di JoeManganese [user #43736]
commento del 10/05/2018 ore 13:38:25
Ah no scusa non avevo capito. NO, non credo ci sia di meglio di zoom come multieffetto senza spendere per helix ecc.
Rispondi
di tormaks [user #26740]
commento del 10/05/2018 ore 07:17:51
Me gusta mucho la Firebird , poi mo e' in via d'estinzione.......il pedale mah! Ad ognuno il suo, se no che li fanno a fare?..( bella domanda eh?)
Rispondi
di screamyoudaddy [user #37308]
commento del 11/05/2018 ore 17:18:52
Secondo me questo effetto punta a chi ha soldi un pó da buttare per avere un pedale magari divertente da infilare in pedalboard, visto che occupa poco spazio rispetto ad altri multieffetto (anche se non ha minimamente la loro complessità). Quei pedali che poi ti stanchi dopo un mese... Però costa tantino per buttarci i soldi. Mah, onestamente non mi ispira tanto, e la grafica anni 80 alla "he man" anche meno...
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