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Apprendiamo che ieri, in un tremendo incidente stradale, se n’è andato Florio Pozza, grande artista che avevamo avuto il piacere di ascoltare e conoscere a SHG. Armato di chitarra acustica Manne e con un didgeridoo sempre con sé sul palco, Florio accostava tecniche chitarristiche percussive al gusto blues acquisito in gioventù, condendo il tutto con un costante sottofondo di word music. |
Florio Pozza era nato in Australia da genitori italiani. Nella sua musica miscelava con acume e estro artistico il blues con le influenze derivate dalle sue particolari origini. Nello stile musicale sopra le righe che si era cucito addosso, trovavano spazio continue commistioni con il dialetto veneto che rendevano ancora più unica la sua proposta. Florio era una persona squisita, acuta e gentile e non era solo un musicista: era anche un artista che costruiva opere e manufatti artistici in vari metalli: "Well, sono fondamentalmente un metallaro, nel senso che creao lavori in vari metalli: ottone, ferro, alluminio, bronzo, acciaio. Le mie opere sono eseguite interamente a mano, con le tecniche dello sbalzo cesello e traforo delle lamine. Creo Sculture di Luce che sono opere artistiche luminose che utilizzano la luce come fonte di proiezione e illuminazione degli ambienti, ultimamente sto realizzando delle installazioni con opere, musica, luce e sculture dal titolo “Lo Spazio Pensiero Immaginario”che sto proponendo in vari contesti ambientali e culturali."
Con la profonda tristezza data dalla consapevolezza di aver perso un artista assolutamente brillante, verace e di certo inimitabile, ricordiamo Florio riproponendo sua intervista rilasciata ad Accordo qualche anno fa.
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