Un saluto a vecchi amici e conoscenze.
Sto ri-frequentando la musica dopo anni di pausa...e non riesco a trattenere una serie di pensieri. Mi sento "intimamente provocato" dal constatare un fatto: varie band rock o metal parrebbero oggi usare con gran disinvoltura, nei live, basi pre-registrate che includono non solo tastiere e tappeti synth, ma addirittura chitarre e percussioni: che sono le parti distintive del genere.
Otto pensieri:
- Più basi uso, più IMPEDISCO all'ascoltatore di entrare in RELAZIONE con me, perché frappongo tra la mia capacità di espressione e l'ascoltatore/partecipante al live, un elemento sonoro (la base) che sarebbe tale anche senza di me.
- L'imperfezione ha il suo fascino se trattata correttamente, ci sono cantanti caratteristicamente stonati (Yorke, Vasco...) che piacciono a milioni: è un tratto distintivo. La loro imperfezione è bilanciata dall'autenticità dell'espressione, dalla dinamica, dall'imprevedibilità: l'orecchio è stimolato dalla disomogeneità.
- Se manca il "giusto" supporto sonoro è meglio provare ad aggiungere un musicista che una base, oppure fare lo sforzo che si è sempre fatto: riarrangiare il brano per farlo rendere bene in sede live, se impossibile rifarlo identico all'album.
- Potremmo dire qualcosa dell'identità del rock e del metal, che facevano dell'autenticità un loro vessillo; ma può anche starci che non abbia proprio più senso parlare di rock o metal: "chissenefrega" quindi? Mi prenderei questa risposta senza lamentarmi. Ma non definitevi rock e metal se usate basi di chiatarra e batteria live, non si può: come questo PD non può dirsi di Sinistra, come l'ubriacarsi dopo aver mangiato farro condito con olio extra-vergine non è mai, salutista. Comunque si vive anche senza sinistra, senza rock e senza metal.
- Mica vorrete dirmi che si fanno rock e metal per i soldi, oggi... Non dimenticate la soddisfazione che si prova quando, con dure prove, arrivi alla volta in cui esegui il brano con la band in modo perfetto, e ti resta dentro a vita perché entra a fare parte della TUA IDENTITÀ. Con le basi vale lo stesso? Domanda retorica.
- Se nel live non riuscite a tenere testa a chi usa basi, per ottenere il wall of sound, reinterpretate e variate. Fate sentire al pubblico la differenza tra live e karaoke, chi ascolta non è necessariamente stupido.
- Il tempo in cui l'AI andrà anche a supporto dell'esecuzione live per gli strumenti amplificati è vicino, e renderà i concerti, in tutto il mondo, più omogenei e quindi più noiosi come lo è girare i Paesi e trovare gli stessi arredamenti nei negozi o negli appartamenti.
- Abituare il pubblico alla piattezza, con le basi, non è un buon investimento, a prescindere dal genere. Temo che si finisca a fare pianobar rock&metal ...e fossi un musicista, avrei il timore di essere sonoramente schiaffeggiato da qualche band di ragazzini spuntati dal nulla e capaci di stare sul palco senza troppi filtri.
Oppure sono solo fuori dal giro da troppo, e non capisco cosa sia accaduto. Sicuramente so per esperienza, che una ottima band richiede tanto tempo, pochi ce l'hanno, e le basi aiutano ad avere comunque un gran suono dal vivo: visto che vogliamo comunque il tutto e subito, e vogliamo pure passare per grande band...di fronte a chi non sa suonare.
*storpiando Ted Nugent |