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Alternata: Paul Gilbert Vs John Petrucci
Alternata: Paul Gilbert Vs John Petrucci
di [user #116] - pubblicato il

Paul Gilbert e John Petrucci sono due riferimenti assoluti nella pennata alternata. Eppure, a parità di tecnica utilizzata, il suono delle loro frasi è diversissimo. Accomunati da velocità e pulizia disarmanti, il primo lo si apprezza per il groove e la dinamica delle sue plettrate, il secondo per potenza e omogeneità delle frasi; Petrucci in azione, è un autentico carro armato di note. Analizziamo le peculiarità stilistiche di questi due plettratori, in questa pillola di tecnica chitarristica con Ralph Salati dei Destrage.

Benché ci siano stati molti chitarristi precedenti a Paul Gilbert e John Petrucci, strepitosi utilizzatori di questa tecnica (Al Di Meola su tutti) il merito di questi due musicisti è stato calare la pennata alternata nel solismo metal e progressive con una modernità, articolazione e organizzazione assolutamente inedite.
Nonostante Paul Gilbert abbia spesso dichiarato che una grande fonte di ispirazione della sua pennata sia stato Yngwie Malmsteen, questo non è da considerarsi un plettratore alternato puro: Malmsteen, infatti è un utilizzatore dell’economy picking.

Alternata: Paul Gilbert Vs John Petrucci

Meccanicamente, le pennata alternata è una approccio estremamente intuitivo, facile sulla carta. Quando si esegue una sequenza di note, suonandole esclusivamente con il plettro che si muove in maniera sempre alterna (giù-sù-giù- sù) si stà utilizzando la pennata alternata. Perchè questa pennata sia rigorosa,  l'alternanza delle plettrate non deve essere rotta, o variata, nemmeno nei cambi di corda o da inserti in legato.
Ecco uno schema riassuntivo dei vari approcci praticabili.

Alternata: Paul Gilbert Vs John Petrucci

Esempio integrativo non presente nel video

Ciò nonostante, la pennata alternata è una tecnica molto più complessa di quanto possa apparire a un’analisi e descrizione superficiale.
La natura così meccanica non ne limita affatto le possibilità espressive che sono, invece, sconfinate. L’analisi comparata di Gilbert e Petrucci permette proprio di cogliere quante siano - a parità di tecnica impiegata - le possibilità di suono e fraseggio che la pennata offre: il suono dell’uno e dell’altro sono, infatti, diversissimi.
Il fraseggio in pennata alternata di Paul Gilbert si presenta come maggiormente lineare: i suoi pattern sono più diretti e si limitano, perlopiù a quantizzazioni standard di quartine e sestine. La complessità del suo plettraggio consiste dal riuscire a ottenere un suono e una dinamica di spessore e qualità straordinarie. Paul Gilbert è magistrale per il lavoro che compie sul suono, aspetto che maggiormente impressiona nella sua pennata alternata.
Proprio la cura del suono e della dinamica, unite a un groove straordinario,  fanno sì che - se si dovesse fare per forza un accostamento - piuttosto che John Petrucci è Nuno Bettencurt il plettratore che si avvicina di più a Gilbert.

Alternata: Paul Gilbert Vs John Petrucci

Per cogliere le principali peculiarità della pennata di Gilbert è opportuno lavorare anche sui suoni crunch che fanno affiorare in maniera decisa dinamica e groove.
(E suggeriribile fare come Gilbert: non cambiare suono, ma partendo dalla sonorità lead arrivare al crunch abbassando leggermente il volume e splittando l’humbucker)

Alternata: Paul Gilbert Vs John Petrucci

John Petrucci è molto distante da questo approccio. In lui c’è molto più attacco del plettro e la cura del suono si traduce, piuttosto che nella ricerca della dinamica e delle sfumature di suono, nell’impatto: Petrucci è come “un carrarmato di note che ti arriva in faccia”. Benché anche Gilbert abbia un impatto notevole, raramente i suoi fraseggi in alternata arrivano come il flusso di note, compatto e uniforme, di Petrucci.
Quando Petrucci plettra, è come un trapano che suona tutte le note possibili con la maggiore potenza e definizione concepibile.

Alternata: Paul Gilbert Vs John Petrucci

Lo stesso pattern viene ripetuto un'ottava in basso modificando lo sviluppo attraverso la scala.

Alternata: Paul Gilbert Vs John Petrucci

Pur non avendo senso alcun tipo di giudizio tra due giganti del genere, quello che si può dire è che in Gilbert c’è un'attenzione al suono, una capacità di colorare con dinamiche e sonorità differenti le sequenze di plettrato che in Petrucci, forse, non sono presenti. Mentre in Petrucci, invece, il suono è sì curassimo ma piuttosto, la ricerca in tal senso,  è finalizzata alla compattezza e uniformità, unite alla potenza, del flusso sonoro.

john petrucci lezioni paul gilbert ralph salati
Link utili
La pagina dei Destrage
Il sito dei Destrage
La pagina di Ralph Salati
Ralph Salati sul sito Ibanez
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di FrankieBear [user #29169]
commento del 28/05/2018 ore 18:57:43
suonicchia il ragazzo...
al di là di ciò, interessante!
Rispondi
di roccog [user #30468]
commento del 29/05/2018 ore 11:36:43
Bellissima tecnica e lezione interessante.
Alla fine, il tocco è la cosa più importante sulla chitarra. Anche nel caso di chitarristi così tecnici è quello che ti fa riconoscere la personalità e fa la differenza. Grazie!
Rispondi
di frank5150 [user #22607]
commento del 30/05/2018 ore 08:45:14
Distorto e delay aiutano... Paul Gilbert riesce a suonare le parti anche su pulito dry ed è li la sua vera superiorità tecnica (a differenza di Petrucci)... ricordo una sua clinic dove suonò appunto Tecnical Difficulties sul canale clean e ricordo le nostre facce disarmate dal pubblico ;-)
Rispondi
di janlukemam1 [user #43216]
commento del 01/06/2018 ore 10:20:28
Non sono d'accordo: distorsione e delay ripetono e amplificano errori e imprecisioni quindi se da un lato "ti danno una mano" dall'altro non ti perdonano nulla.
Alla fine della fiera, ogni declinazione della chitarra ha le sue difficoltà peculiari e non ha senso dire che "usando A è più facile, che usando B".
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