Leggo sulla pagina Facebook di Luca Colombo questo post:
"Guardo i social e vedo tanti concerti, tanto lavoro per tutti, tanti video, dirette, foto con e senza filtro, quindi si suona, la gente ancora ascolta musica e va ai concerti, è una buona notizia. Eppure il mio calendario è completamente vuoto da qui a non si sa quando, nessun ingaggio, in nessun campo. Ho una pagina con più di 50.000 fans, raro per uno che fa solo il musicista, e incontro solo persone che mi dicono “so che sei impegnatissimo”, forse vittima della mia stessa visibilità mediatica, chi vede un post di un giorno pensa che sei preso per un anno, chi vede una replica in tv pensa che sei in tour con gli stessi artisti di 10 anni fa. Come si fa in certi casi? Si mette un annuncio a.a.a. Chitarrista Offresi, per dischi tv cover band battesimi matrimoni scuole demo di strumenti cambio corde accordature e traslochi di amplificatori? Si fa un post maldestro come questo in cui ci si racconta disoccupati? ci si propone? Non l’ho mai fatto, non sono bravo nel propormi ma ormai forse i tempi sono cambiati, e poi a chi? Temo che la musica abbia preso una direzione in cui i musicisti non sono più così importanti, in cui l’emozione di un bending è superflua, in cui la variazione e il guizzo del momento è considerato errore o distrazione. Ho lavorato con tanti, quasi con tutti, a volte mi sono emozionato e fatto emozionare, ho avuto i miei grandi spazi, ho perso qualche treno lo ammetto, ma ne passavano così tanti.. e mentre continuavo a fare il musicista si formavano i primi musicisti imprenditori, e io ho continuato a pensare alle frequenze, alle note giuste, trascurando le pubbliche relazioni e, perché no, le leccate di culo, anche quelle servono a volte, credo. I problemi personali in periodi come questo non vanno in vacanza insieme il resto del mondo, e allora li affogo nello studio, perché la chitarra rimane una compagna di vita, forse la più costante, quella che ti capisce e che ti aspetta sempre, anche se sei un cazzone, anche se la trascuri o la imbracci solo quando ti va e non hai di meglio da fare. Resisto ancora un po’, poi forse comincerò a pensare di cercare un lavoro serio.
Buone vacanze.
LC"
C'è da rifletterci molto, soprattutto conoscendo la serietà e il valore di Luca Colombo, sullo stato della musica e dell'arte in generale in questo paese. Si dirà c'è la crisi, ma se la crisi colpisce eccellenze come Colombo e poi si assiste a penose esibizioni in Tv e sui palchi di personaggi atti a ben altri mestieri, c'è veramente da preoccuparsi.
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