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Guthrie Govan e Jay-Z: cos'hanno in comune?
di
StefanoRossi
[user #4389]
- pubblicato il
21 settembre 2018 ore 08:30
Il primo è un Dio della chitarra, il secondo è uno dei rapper più famosi del mondo. Ma perché dovrebbero assomigliarsi?
La mia risposta nel video di oggi :D
Stefano Rossi
Link al canale Youtube
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di
umanile
[user #42324]
commento del
21/09/2018 ore 09:17:06
A proposito di Meshuggah e dell'utilizzo del computer in fase di scrittura, questo video è interessantissimo:
vai al link
Rispondi
di
StefanoRossi
[user #4389]
commento del
21/09/2018 ore 16:59:
Molto, molto interessante! :)
Grazie della segnalazione!
Rispondi
di
chikensteven
utente non più registrato
commento del
21/09/2018 ore 13:44:30
per me in comune hanno 2 cose:
la prima, è che sono grandi artisti affermati nel loro genere, sicuramente talentuosi.
la seconda, è che per me fanno entrambe music che a me non piace:)
Rispondi
di
StefanoRossi
[user #4389]
commento del
21/09/2018 ore 17:01:14
Io trovo Govan un chitarrista pazzesco, ma finora a livello compositivo non ha prodotto grandi eccellenze. Per me però è un punto di riferimento, in merito alle improvvisazioni e al suo essere un chitarrista a tutto tondo.
Erotic Cakes mi stufò quasi subito :D e anche i dischi degli Aristocrats non mi hanno entusiasmato molto. Diciamo che seguo soprattutto i suoi video di impro nel web :D
Rispondi
di
umanile
[user #42324]
commento del
21/09/2018 ore 17:06:3
perché è il più classico dei "riccardoni". :)
E in questo con Jay Z divergono moltissimo!
vai al link
Rispondi
di
chikensteven
utente non più registrato
commento del
21/09/2018 ore 22:02:3
trovare un chitarrista virtuoso, che non faccia musica per chitarristi, o che non faccia musica incentrata solo sulla 6 corde, beh, è molto difficile trovarne, a me viene in mente solo uno, che non mi stancherò mai di ascoltarlo, e che la sua musica ha conquistato platee enormi e non solo di chitarristi, e che la sua band storica di riferimento ha venduto milioni di dischi, facendo innamorarepersone di ogni età e sesso, grazie alla sua chitarra ed enorme anima musicale.
il suo nome è Mark Knopfler, e per me è l'unico virtuoso che ha messo la chitarra a servizio della musica
Rispondi
di
StefanoRossi
[user #4389]
commento del
21/09/2018 ore 23:47:12
C'è un disco di Brett Garsed (Under a lask of gravity) che ti consiglio, si sentirà giusto un assolo in tutto l'album. Ancora oggi mi piace moltissimo :D Te lo consiglio!
Rispondi
di
Tubes
[user #15838]
commento del
22/09/2018 ore 10:03:32
Chicken già ti stimo e lo sai bene : poi mi parli di Mark Knopfler così e cosa devo fare adesso ? Per me MK è "la chitarra" ovvero virtuosismo e melodia, tecnica e ricerca delle note, fraseggi strabilianti e riff lenti inarrivabili . Insomma il massimo . Da lui ho imparato tutto quello che mi piace fare con l'elettrica (e non solo, anche in acustico), segnatamente l'uso delle dita senza plettro , un modo di suonare che rende il tocco immediatamente riconoscibile e carico di dinamica . Lui e Pat Metheny sono stati e sono tuttora i miei maestri e anche un pò le mie guide spirituali nello studio della chitarra ; io purtroppo il loro indegno allievo ! All'immenso Govan, chitarrista dalla tecnica inimmaginabile, posso solo dire quello che disse Michel J. Fox nel "Ritorno al futuro" dopo che aveva strabiliato la platea con un assolo impensabile a quei tempi : non siamo ancora pronti a tutto questo !
Rispondi
di
chikensteven
utente non più registrato
commento del
22/09/2018 ore 10:30:04
beh caro Tubes, per me lui è un romantico, come la sua musica, anche io in certi momenti mi sento molto romantico e sentimentale, e la sua musica ha fatto da colonna sonora nella mia adolescenza, con i primi baci e le prime storielle da teenager.
lo ascolto ancora appassionatamente, mio suocero ha tutti i suoi album solisti, che mi ha passato, e nel 2013, io e la mia compagna andammo a sentirlo al Forum di Assago, e anche senza i Dire Straits, il palazzetto era pieno, le emozioni volavano leggiadre per tutta la hall, e nonostante la sua voce molto affaticata, regalò alla folla una serata indimenticabile.
quando ascolto l'intro di Romeo And Juliet, sento gli stessi brividi che percepivo 25 anni fa.
P.S. anche io caro Tubes ho una gran stima di te, buona giornata:)
Rispondi
di
Tubes
[user #15838]
commento del
22/09/2018 ore 10:43:35
Visto che parliamo di ricordi, ebbi la possibilità di vedere sull'erba il mitico concerto dei Dire Straits alle Capannelle di Roma . Parliamo degli anni 80, forse 81 o 82 . Quindi in piena esplosione del fenomeno DS . Ci andai da neopatentato, con la Bianchina verde di mio padre . Allora ero un giovane alto, biondo e con gli occhi azzurri e le ragazze,ahimè, mi volteggiavano intorno.... adesso sono un maturo signore con acciacchi alla schiena, i capelli biondi sono solo un lontano ricordo , mi rimangono gli occhietti azzurri ma le donne chissà com'è mi girano alla larga, eccetto mia figlia quando gli devo comprare qualcosa, ahahahah!!
Rispondi
di
MM
[user #34535]
commento del
22/09/2018 ore 10:53:54
Bravo, hai descritto un profilo di MK perfetto, lui è tutto questo, forse anche di più.
Visto a Firenze con gli Straits... indimenticabile.
Rispondi
di
aleck
[user #22654]
commento del
22/09/2018 ore 11:08:44
Fine anni '80 inizi '90 c'era Vito Baratta dei White Lions. In un periodo in cui gli emuli di Van Halen (che del valore di Eddie avevano ben poco) la facevano da padrone con svarioni chitarristici senza senso, Vito Bratta metteva al servizio della canzone le sue incredibili capacità tecniche. I White Lions musicalmente non mi fanno impazzire, ma la chitarra, a completo servizio dell'economia del brano, impreziosisce dei pezzi altrimenti banali.
A volte mi chiedo se non sia proprio questo quello che i chitarristi dovrebbero re-imparare: mettere il proprio strumento a servizio della musica, non viceversa...
4 minuti e mezzo di canzone, solo 30 secondi di assolo... E che assolo. Niente più del necessario.
Rispondi
di
chikensteven
utente non più registrato
commento del
22/09/2018 ore 11:30:59
hai detto delle sacrosante verità.
non conosco i White Lyon, o per lo meno non li ho mai ascoltati
conosco i Kings Of Lion, gruppo molto attuale, che fa belle canzoni, dove la chitarra< è presente, ma fa da cornice sui loro brani.
porto comunque sempre rispetto ai grandi virtuosi, come Eddie o Yngwie, che comunque hanno lasciato un segno ed una evoluzione dello strumento, in ogni caso nel bene o nel male hanno anche loro influenzato centinaia di migliaia di chitarristi nel mondo, è una musica difficile da ascoltare, vero, ma è pure sempre una musica che a sua volta ha emozionato una buona fetta di pubblico, grazie anche a loro, in molti si sono avvicinati a questo meraviglioso strumento che è la chitarra elettrica.
ciao Aleck:)
Rispondi
di
aleck
[user #22654]
commento del
22/09/2018 ore 11:36:31
Certo, infatti io me la prendo con gli emulatori di Van Halen... L'originale non si tocca :-)
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